tag:blogger.com,1999:blog-47222903946329510782024-03-27T16:15:32.952+01:00ilCiliegio.blogIl Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.comBlogger79125tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-40090230751283241452024-03-27T16:14:00.003+01:002024-03-27T16:14:39.611+01:00Mara dal Mare e i Fiori di Fuoco<p><b> Una storia sull'autodeterminazione e sul coraggio delle proprie scelte</b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivcJLDa8_HAwjib4kpTZ5OZGrlAIqk8gTM5Gn0NKpST6TKfKhPI86hwW7caCHcff_9jzALQe65lmt0ZpsrvIese-boNpv5EIY2rN4eXKNL60zYqSvt6mK5lAsyCzEnT61752XXcPjNvEazlBd6CqUO1sPp_WboZGC5I_fVYZDso_hTOP_6R90LR_QRzY0/s1087/9788867719549%20Mara%20dal%20Mare%20(2).jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1087" data-original-width="669" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivcJLDa8_HAwjib4kpTZ5OZGrlAIqk8gTM5Gn0NKpST6TKfKhPI86hwW7caCHcff_9jzALQe65lmt0ZpsrvIese-boNpv5EIY2rN4eXKNL60zYqSvt6mK5lAsyCzEnT61752XXcPjNvEazlBd6CqUO1sPp_WboZGC5I_fVYZDso_hTOP_6R90LR_QRzY0/s320/9788867719549%20Mara%20dal%20Mare%20(2).jpg" width="197" /></a></div><div>Ecco quanto ci hanno raccontato gli autori del libro, Giordana Molin e Andrea Bertini, sulla storia di Mara...</div><div><br /></div><div>«"Può una ragazzina cambiare il destino di tre regni?". È quello che si chiede Mara quando, durante il tradizionale anno di Servizio alla corte del re della Terra, si trova ad affrontare una terribile minaccia: la distruzione di una delle capitali dei Popoli. </div><div><br /></div><div>Mentre il re della Terra, il re dell’Aria e quello dell’Acqua non si risparmiano i colpi bassi, i loro figli cercano di salvare la propria città, lottando anche contro i pregiudizi che dividono i Popoli. Una strada già tracciata si apre davanti a loro e sembra condurli alla catastrofe “ma <b>la via non è mai una soltanto</b>…”</div><div><br /></div><div>“Mara dal mare e i Fiori di Fuoco” è una storia sull’<b>autodeterminazione </b>e sul <b>coraggio di fare le proprie scelte</b> senza condizionamenti, anche quando tutto e tutti, attorno, spingono verso una direzione che non vorremmo mai prendere. È una storia di <b>amicizia e inclusività</b>; racconta il viaggio di una<b> ragazza alla scoperta di sé e del mondo, in compagnia di guide favolose e di amici che riuscirà a spronare a essere la migliore versione di sé stessi. </b></div><div><br /></div><div>Le avventure narrate sono il primo capitolo di una serie di romanzi autoconclusivi ma allo stesso tempo tasselli di un racconto più ampio. A ogni tappa di questo viaggio, Marà dovrà superare <b>nuove sfide e risolvere misteri.</b> Ogni tappa le farà incontrare nuovi amici e persone che le sapranno dare <b>preziosi insegnamenti</b>. Ogni passo andrà anche ad aggiungere nuove tessere al puzzle della storia più ampia a cui le sue avventure s’intrecceranno sempre di più.» </div><div><br /></div><div><br /></div><div><b>Giordana Molin e Andrea Bertini </b>sono amici da quando hanno ricordi e hanno da sempre condiviso la passione per la lettura e la scrittura. Scrivere a quattro mani è diventato per loro tanto naturale che non sanno nemmeno bene dire quale sia l’esatto schema che usano. Anche perché, come dicono, alla fine non sono nemmeno loro a decidere: sono i personaggi che, una volta che hanno preso vita, guidano le danze e regalano sorprese ed emozioni a loro per primi. Emozioni di cui, garantiscono, non possono più fare a meno.</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYRYp7WK7JgkLOAt45JLBOk1NxcenT1tESKtKjrizZU7SE-uZ5QM44jyykj412wqAmtw8Uyy0TEhQvPMFP1kCa_kkOS8BRtHO2x6agrVPmOljH1M4gjC_WEvsxwAcSry04Uk3x3yzXaISSNyQwfLoltegv2cff56bU7ZRVovaa2ZiCEPnK-I7dIEO1gRg/s720/IMG-20240222-WA0002.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYRYp7WK7JgkLOAt45JLBOk1NxcenT1tESKtKjrizZU7SE-uZ5QM44jyykj412wqAmtw8Uyy0TEhQvPMFP1kCa_kkOS8BRtHO2x6agrVPmOljH1M4gjC_WEvsxwAcSry04Uk3x3yzXaISSNyQwfLoltegv2cff56bU7ZRVovaa2ZiCEPnK-I7dIEO1gRg/s320/IMG-20240222-WA0002.jpg" width="320" /></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQtAu-IHOAyr5MFdAWtDXiu5Bj7H96wBjlwAKmhaa4NM0TZ5eRJMgit_tpU1Ok6NFugiD-8BE6Mnniueo4KRaZWlyUokLR31N4oHENyYPeoWBqKnRqvYEzeegSFspZoPYnlpMHb7mz-3tOcrdWacGSrwyHS7V6HXkogbW1vWS47qWvvd5Vq9vAa3SCklk/s3576/IMG_0765.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2158" data-original-width="3576" height="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQtAu-IHOAyr5MFdAWtDXiu5Bj7H96wBjlwAKmhaa4NM0TZ5eRJMgit_tpU1Ok6NFugiD-8BE6Mnniueo4KRaZWlyUokLR31N4oHENyYPeoWBqKnRqvYEzeegSFspZoPYnlpMHb7mz-3tOcrdWacGSrwyHS7V6HXkogbW1vWS47qWvvd5Vq9vAa3SCklk/s320/IMG_0765.JPG" width="320" /></a></div><br />Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-87967362059647868352024-03-26T16:05:00.005+01:002024-03-26T16:21:53.996+01:00Infinito Presente<p><b>Una mostra dedicata a Yayoi Kusama</b></p><p>Articolo a cura di Lucia Cannone<br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p><p><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8oMZTqg7Lfx0MzKA2USryv22U9nH5Bpm3wa5SUbTY4M1v_WASy9PPkpuvoV7maTUhpJntU0MPuz9psJhzMRc9yO2phu-skpHiylGElKxKhuPR20vkQ2EizdEbGQM7PrVRxxpF5RFjGO_yRpNTcobxnOqCyxkNgFjoKsep5M8WcPOuoF2oMmrH9xWlZxo/s3264/20240201_100045.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3264" data-original-width="2448" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8oMZTqg7Lfx0MzKA2USryv22U9nH5Bpm3wa5SUbTY4M1v_WASy9PPkpuvoV7maTUhpJntU0MPuz9psJhzMRc9yO2phu-skpHiylGElKxKhuPR20vkQ2EizdEbGQM7PrVRxxpF5RFjGO_yRpNTcobxnOqCyxkNgFjoKsep5M8WcPOuoF2oMmrH9xWlZxo/s320/20240201_100045.jpg" width="240" /></a></div><p>Il <b>Palazzo della Ragione di Bergamo</b>, in occasione di Bergamo Brescia Capitale della cultura Italiana, <b>ospiterà fino al 21 aprile, la mostra Infinito Presente dedicata all’opera dell’artista giapponese Yayoi Kusama.</b> L’iniziativa è promossa da the Blank Contemporary Art e Comune di Bergamo. La mostra è curata da Stefano Raimondi e l’allestimento è ideato da Maria Marzia Minelli. </p><p></p><p>I biglietti venduti, ad oggi, sono 85.000. Questo dato è il segno tangibile di quanto abbiamo <b>tutti bisogno di bellezza</b> e di come l’arte può davvero salvare il mondo e l’umanità.</p><p>L’opera di Yayoi Kusama racchiude proprio questo messaggio: la bellezza come mezzo per salvare il mondo. Siamo tutti piccoli pois. <b>Ognuno di noi, seppur di forma e colore diverso, è un unico fondamentale pezzetto dell’umanità e può contribuire a creare armonia e pace.</b> Il nostro compito è quello di vivere nella bellezza e di creare bellezza. </p><div><br /></div><div><br /></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWBXsQXjqtRFJBYq1edKiGzLI0M7fSyKS3fO9gR0b30OBLYuZL4OTMt11PAg7NhTU2PjuvtLBitcO6uotPNNYjYj9bp_oJ58ZKZXMi8t9aHuBfnvyqsranakq-DO3NxzLKZHipyKaNsLsxkEyn1jPVv9ZC60saRiCOsjrmtDCm0ITUXJmM6q7DXC09YIM/s4000/20240201_101804.jpg" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWBXsQXjqtRFJBYq1edKiGzLI0M7fSyKS3fO9gR0b30OBLYuZL4OTMt11PAg7NhTU2PjuvtLBitcO6uotPNNYjYj9bp_oJ58ZKZXMi8t9aHuBfnvyqsranakq-DO3NxzLKZHipyKaNsLsxkEyn1jPVv9ZC60saRiCOsjrmtDCm0ITUXJmM6q7DXC09YIM/s320/20240201_101804.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lucia Cannone in Fireflies on the Water, <br />2024 Palazzo della Ragione (BG)</td></tr></tbody></table>Ho avuto modo di visitare la mostra Infinito Presente e l’esperienza immersiva di <b>Fireflies on the Water </b>è unica. Un solo minuto scorre veloce in apparente solitudine. In realtà non si è soli; si è parte dell’opera stessa. La sensazione è quella di lasciare il <b>proprio corpo fuori dalla stanza e di trasformarsi in uno dei tanti puntini luminosi che si riflettono sull’acqua e sugli specchi dell’installazione. </b><p style="text-align: left;">Un intenso minuto capace di cancellare qualunque pensiero e di donare pace, bellezza e armonia. Fireflies on the Water proviene dalla collezione del Whitney Museum of American Art di New York, una delle Infinity Mirror Room dell’artista. </p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><br /><br /><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right;"><tbody><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td><td class="tr-caption"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></td></tr></tbody></table><span style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsiyKncR1UzCtWjALaOv1ddsYMrEU6y9ca_iD0qvKK6pPRYXJOICv2gind931si-M9zl3wNdj5ZglU1FkifE-lwmfCRkA8B7LC1kZP-SoCALhXz8WZFN8wquZxPGCLCjcvvLyumsWACtL6I48VadQqtRKpRJGJP7YsaeInMLIRK_KsQZAZaCinzP_mf54/s579/YayoiKusama%20Book%20Cover.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="579" data-original-width="394" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsiyKncR1UzCtWjALaOv1ddsYMrEU6y9ca_iD0qvKK6pPRYXJOICv2gind931si-M9zl3wNdj5ZglU1FkifE-lwmfCRkA8B7LC1kZP-SoCALhXz8WZFN8wquZxPGCLCjcvvLyumsWACtL6I48VadQqtRKpRJGJP7YsaeInMLIRK_KsQZAZaCinzP_mf54/s320/YayoiKusama%20Book%20Cover.jpg" width="218" /></a></div><div>Uno dei volumi della <b>Collana Editoriale bilingue stART,</b> da me scritta ed illustrata, edita nel 2018 da il Ciliegio Edizioni, è <b>dedicata all’opera di Yayoi Kusama</b>. <b>Il volume è presente nel </b></div></span><div><b>Bookstore della mostra.</b> La collana nasce dal desiderio di diffondere il linguaggio dell’arte attraverso il racconto della vita e</div><div>delle opere più rappresentative di artisti contemporanei. L’arte contemporanea intesa come lingua universale non conosce confini culturali e geografici. </div><div><br /></div><div>É il mezzo attraverso il quale diffondere concetti quali il rispetto della diversità, l’uguaglianza e l’armonia. L’arte contemporanea come mezzo per comprendere più in profondità ciò che accade ogni giorno senza essere distratti dal pensiero comune. L’arte contemporanea come mezzo per andare a fondo nella realtà delle</div><div>cose. L’arte contemporanea per stimolare il senso civico e di appartenenza al mondo.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEictETcvyOjV-KBpZj-Lu8AcGOLxW9Xia_w0c1PPCUgytPL1GAFsVvhTKBwuFzKt9cWLtjWzRowfjzsuyqilEjrwXL4HNb3RedIoPnNOnKdxbQQtrWc_Y9W-sy8ACcApj6NVhw0wM-bGyAKMORCd5k9WKedjodh2IYcZeUpvLBmlZAaNXP4YCnNX-pj5QE/s403/per%20l'altro%20articolo.jpg" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="261" data-original-width="403" height="207" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEictETcvyOjV-KBpZj-Lu8AcGOLxW9Xia_w0c1PPCUgytPL1GAFsVvhTKBwuFzKt9cWLtjWzRowfjzsuyqilEjrwXL4HNb3RedIoPnNOnKdxbQQtrWc_Y9W-sy8ACcApj6NVhw0wM-bGyAKMORCd5k9WKedjodh2IYcZeUpvLBmlZAaNXP4YCnNX-pj5QE/s320/per%20l'altro%20articolo.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fireflies on the Water, <br />The wonderland of Yayoi Kusama, <br />Edizioni il Ciliegio, 2018</td></tr></tbody></table><div>LUCCIOLE SULL’ACQUA, NEW YORK, 2002</div><div><br /></div><div>"UN’ALTRA CAMERA DEGLI SPECCHI FAMOSA, CHE PROIETTA GLI SPETTATORI IN UN MONDO PARALLELO E INFINITO, È LUCCIOLE SULL’ACQUA. L’INSTALLAZIONE È COSTITUITA DA UN CUBO. ATTRAVERSO UNA PORTA SI ACCEDE AL SUO INTERNO ENTRANDO IN UNA STANZA INTERAMENTE RICOPERTA DI SPECCHI, CON UNA PICCOLA PISCINA DAL FONDO NERO SUL PAVIMENTO. L’ILLUMINAZIONE È FIEVOLE E CREATA DA DECINE DI MINUSCOLE LUCI GIALLE E BLU SOSPESE AL SOFFITTO CHE SI RIFLETTONO ALL’INFINITO. YAYOI AMA IL BUIO E LA LUCE BASSA CHE CREA UN AFFASCINANTE SPAZIO INFINITO E SERENO NEL QUALE PERDERSI, MENTRE LE LAMPADE SOSPESE AL SOFFITTO SI MUOVONO COME LA FIAMMA DI UNA CANDELA. L’INSTALLAZIONE PUÒ ESSERE VISITATA DA UNA PERSONA PER VOLTA, ENTRANDO NEL CUBO E ATTRAVERSANDO LA STANZA SU UNA PEDANA POSATA SULL’ACQUA. IL VISITATORE NON RIESCE A TOCCARE NESSUNA SUPERFICIE E SI SENTE PARTE DI UNO SPAZIO INFINITO DOVE TUTTO È LONTANO E NULLA SI PUÒ RAGGIUNGERE."</div><div><br /></div><div>Cit. <b>Il Paese delle meraviglie di Yayoi Kusama The wonderland of Yahoo Kusama, Edizioni il Ciliegio, 2018.</b></div><div><br /></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNvTECmC6yo4U6uHACNS_A6PM8i5aYQRxnRJqsFtyCN6hr93clx8WEpY9K5dPlAlQITTo70HmXHRy0Fge-eF8AeIwow-lTdDdSu7YzI3ewh9SZIX5FXLvF7gCHH7WfXNAE2T7lYD__FCexAyfrDZ7RN2pHJUdproAVSpi4DYWAmMAyGUy6033J__p4pUM/s4000/20240201_102740.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNvTECmC6yo4U6uHACNS_A6PM8i5aYQRxnRJqsFtyCN6hr93clx8WEpY9K5dPlAlQITTo70HmXHRy0Fge-eF8AeIwow-lTdDdSu7YzI3ewh9SZIX5FXLvF7gCHH7WfXNAE2T7lYD__FCexAyfrDZ7RN2pHJUdproAVSpi4DYWAmMAyGUy6033J__p4pUM/s320/20240201_102740.jpg" width="240" /></a></div><div>Al termine della mostra è possibile lasciare un <b>messaggio</b> scrivendolo con un pennarello su adesivi colorati consegnati all’ingresso. Ho lasciato il mio messaggio ed ho letto molti di essi. Sarebbe bello vederli tutti raccolti in un volume. Il volume dell’armonia, quella generata dall’opera di Yayoi Kusama, prezioso motore dell'umanità. La mostra si conclude con un messaggio di <span style="text-align: center;">Yayoi Kusama.</span><b style="text-align: center;"> </b></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW36FdL_iURHEacFwGIbNSP1ivahi6WElRJc7BlipskyxWt_F5UyfIaia5HCcfo3GD3-FW6sqvu1vgZnk4hjCy7PJNSAN6-pdrREPPZ4DrlTRhSsymLBOYqaV39xIUktPC2Z_W-AEHsPzpXjIAknWvLcTR_VOrdJ0axgBWWaQy7B8S1jLJZY_9iig_PVc/s4000/20240201_102941.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW36FdL_iURHEacFwGIbNSP1ivahi6WElRJc7BlipskyxWt_F5UyfIaia5HCcfo3GD3-FW6sqvu1vgZnk4hjCy7PJNSAN6-pdrREPPZ4DrlTRhSsymLBOYqaV39xIUktPC2Z_W-AEHsPzpXjIAknWvLcTR_VOrdJ0axgBWWaQy7B8S1jLJZY_9iig_PVc/s320/20240201_102941.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Messaggio scritto da Lucia Cannone</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p> </p><p><b>UN MESSAGGIO DI YAYOI KUSAMA PER IL MONDO INTERO</b></p></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">Benché essa scintilli appena fuori dalla mia portata, continuo a pregare affinché la speranza risplenda.</div><div style="text-align: center;">Il suo chiarore illumina la nostra strada</div><div style="text-align: center;">Un grandioso bagliore cosmico a lungo atteso</div><div style="text-align: center;">Ora che ci troviamo sul lato oscuro del mondo</div><div style="text-align: center;">Gli dei verranno a rafforzare la fede che abbiamo diffuso in tutto l’universo</div><div style="text-align: center;">Per chi è stato dimenticato, la storia di ogni persona e quella dei suoi cari</div><div style="text-align: center;">È ora di ricerca e un inno di amore per le nostre anime</div><div style="text-align: center;">Nel contesto di questa storica minaccia, una breve esplosione di luce indica il futuro</div><div style="text-align: center;">Intoniamo con gioia questo canto per un futuro splendido</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">Andiamo!</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">Avvolti da un profondo amore e dagli sforzi di persone di ogni luogo</div><div style="text-align: center;">Ora è tempo di oltrepassare, di portarci la pace.</div><div style="text-align: center;">Ci raduniamo per amore e spero di appagare quel desiderio</div><div style="text-align: center;">È giunto il momento di combattere e di superare la nostra infelicità</div><div style="text-align: center;">A COVID-19 che ostacola il nostro cammino</div><div style="text-align: center;">Io dico “Sparisci da questa Terra”.</div><div style="text-align: center;">Combatteremo.</div><div style="text-align: center;">Combatteremo questo terribile mostro.</div><div style="text-align: center;">Che le persone di tutto il mondo si alzino in piedi.</div><div style="text-align: center;">La mia profonda riconoscenza a tutti coloro che stanno combattendo.</div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: center;">Rivoluzionari del mondo per opera dell’Arte.</div></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><b>Lucia Cannone</b> nasce a Canosa di Puglia. Laureata in Ingegneria, vive a Torino dove lavora per una multinazionale. La sua carriera artistica comincia con il disegno a china su carta. Realizza adesso installazioni e partecipa a fiere internazionali. Con Edizioni il Ciliegio ha pubblicato, per la collana stART: Il metodo Abramović per i bambini (2017), Trovami: il mio nome è Banksy (2017), Il paese delle meraviglie di Yayoi Kusama (2018), Il mondo al contrario di Anish Kapoor (2018), La storia del tempo di Fiona Tan (2019), Perino & Vele. Un morbido cappotto di cartapesta (2019), I giochi di parole di Jenny Holzer (2019), Ai Weiwei. Cento milioni di semi di girasole in porcellana (2020) e Rebecca Horn. Immersioni spaziali (2021).</div><p>www.luciacannone.com</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwRm1fOAB1nM1l7J4Ht3eTliaVZMjvzKw-MKX422RN4TMkDnJM1W9uwODW9z3ZfuHRU4FgVHtK-NvwKDrylEQ' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><br /><p><br /></p><p><br /></p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-12892344229544295952024-03-18T18:54:00.001+01:002024-03-18T18:54:58.817+01:00E così sono<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Non è mai troppo tardi per ritrovare la propria identità e averne cura...</b></div><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbFpyiP0KC0t59xkY3XQATgK6qIaf4sG7a0HiWX5bZrQeJ1XC6HPKB1bm8RyGLudRLXasLz7dVLu7TlqckvHWtwkKYT0ON-i5lMxkaAtmAOISwrCpk_qO3fMNyO-3EOf1Jvge0Td6MXVPxMBN7Es4qv2d1CiwBfAyRrW93s2UTQBzMlyBMqIbRflQlY7k/s1000/E%20cosi%CC%80%20sono_cover.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="667" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbFpyiP0KC0t59xkY3XQATgK6qIaf4sG7a0HiWX5bZrQeJ1XC6HPKB1bm8RyGLudRLXasLz7dVLu7TlqckvHWtwkKYT0ON-i5lMxkaAtmAOISwrCpk_qO3fMNyO-3EOf1Jvge0Td6MXVPxMBN7Es4qv2d1CiwBfAyRrW93s2UTQBzMlyBMqIbRflQlY7k/s320/E%20cosi%CC%80%20sono_cover.jpg" width="213" /></a></div><p>Carla ha trecento anni e inizia una nuova vita. Finora ha vissuto sospesa, incapace di venire a capo di un’esistenza sofferta.</p><p>Durante l’ennesimo ricovero in ospedale, ripercorre le cadute e i fallimenti che hanno fatto a pezzi la sua identità condannandola a un senso di inadeguatezza. Divisa tra la resa e il rifiuto di cedere alla rassegnazione, ripensa ai fardelli che pesano sulle spalle e condizionano il percorso di tante figlie, mogli, madri, lavoratrici, donne come lei.</p><p>La lotta contro la malattia e una serie di incontri inaspettati la portano a tentare di fare <b>pace con se stessa e riconoscersi quel valore come persona che a lungo le è stato negato.</b></p><p>Ecco cosa ci ha raccontato il suo autore su come è nato questo libro così particolare: «"Ti va una pizza?". Accettando questa semplice proposta, mi sono ritrovato a scrivere un libro in prima persona nei panni di una donna. Niente male direi. Del resto con la mia amica Carla è sempre andata così: la sua naturalezza disarmante è riuscita a farmi digerire le idee più folli.</p><p>Fortunatamente dopo quella pizza mi è sempre stata vicino in tutte le fasi del lavoro, dalla progettazione della storia alla stesura, fino alla rilettura e alle modifiche. Nottate indimenticabili trascorse a raccontarci di qualsiasi cosa, discutere, ragionare e ridere di noi e degli accidenti che la vita riserva.</p><p>E così è nata la protagonista di questo libro. Naturalmente non poteva che chiamarsi Carla e raccontare la sua incredibile storia dall’alto dei suoi trecento anni. No, non si tratta di un'aliena o di un essere soprannaturale. Carla è una donna più che mai terrena, più che mai umana, e lo sono anche le altre donne che incontra e con le quali si confronta, a volte addirittura a loro insaputa. </p><p>Donne che apparentemente non hanno niente in comune con lei, per differenza d’età (nessun’altra ha trecento anni!), di provenienza, di progetti. Eppure, che se ne rendano conto o meno, aiutano Carla a fare ciò che in trecento anni non è mai riuscita a fare: <b>guardarsi nel profondo, ripercorrere i fallimenti, riconoscere il proprio valore, fare pace con se stessa, rinascere ancora una volta.</b></p><p>Ironia, leggerezza, temerarietà, paura, dolore, coraggio, sfrontatezza, follia, forza, resilienza, condivisione… <b>quante vite bisogna vivere prima di riuscire a miscelare al meglio gli ingredienti di un’esistenza senza rimpianti, sensi di colpa e timore di inadeguatezza?</b></p><p>La risposta ce la dà lei ed è utile a tutti coloro che, violati nella dignità di persona e caduti nel baratro, siano stanchi di autocommiserarsi e non vogliano <b>mai più perdere di vista il buono della vita</b>. La ricetta è più semplice di quanto si possa pensare, ed è alla portata di tutti. Di chi, come Carla, è un uragano di entusiasmo, un groviglio di emozioni, un desiderio instancabile di vita e di amore da dare e ricevere. Di chi, come <b>Carla, scopre di amare la vita e per questo motivo ne vive infinite</b>.</p><p>Ma siccome una fine deve sempre esserci, specie in un libro, e allora che sia un finale a sorpresa, inaspettato e aperto a diverse possibilità. Grazie Carla per avermi "incastrato" in questo nostro ennesimo folle progetto: proseguirò il lavoro sapendoti al mio fianco, come sempre.</p><p>Grazie lettrici e lettori: ora Carla e io abbiamo bisogno di voi per completare un sogno nato per caso una sera in pizzeria.»</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1Rs25hBCNAGChdKx_-RebAK9IrLyV-mq5os9ynnYJnWVMuBH4lyypjyxKeu7D6uotuD-B7hH2RlrFrmr-WGePfXWP3zl_mStba2WeNqpccGq1uoAeasMHN40_IEtnaCOkHS5ij0ln9AzD7AnnpJkWHBObGzQzBNZNFIlVDtje8MTCETY7SgwK3dwjuGY/s388/Bortolami_foto.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="388" data-original-width="365" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1Rs25hBCNAGChdKx_-RebAK9IrLyV-mq5os9ynnYJnWVMuBH4lyypjyxKeu7D6uotuD-B7hH2RlrFrmr-WGePfXWP3zl_mStba2WeNqpccGq1uoAeasMHN40_IEtnaCOkHS5ij0ln9AzD7AnnpJkWHBObGzQzBNZNFIlVDtje8MTCETY7SgwK3dwjuGY/s320/Bortolami_foto.png" width="301" /></a></div><br /><p><b>Tomaso Bortolami</b></p><p>Detto Tommy, padovano classe ’68, musicista e laureato, insegna italiano nelle scuole secondarie. Per il teatro scrive e dirige numerosi spettacoli vincitori di premi nazionali. Ha pubblicato il romanzo Onesti fino a prova contraria (Diogene Multimedia, 2020); la commedia Polli migratori (tradotta in spagnolo) nel testo scolastico Todos a la meta (Zanichelli, 2021). Nel 2022, sempre per Zanichelli, scrive la sceneggiatura di sedici video-storie per il corso di lingua spagnola per la scuola secondaria di secondo grado. Inserito tra i 100 migliori docenti d’Italia (MasterProf.it), Tommy non è diventato una rockstar ma un po’ di tutto, compreso uno scrittore.</p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-82198523149355452102024-03-14T16:35:00.000+01:002024-03-14T16:35:51.303+01:00Cittadini anche noi!<p><b>Educazione alla cittadinanza e al benessere per le bambine e i bambini</b></p><p><b><br /></b></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7qvRpMhdPVZiWL9BGSOj35cXRWx3jMbTgb-UywCWSBjs84ci-D64T8Ia8xJFfHIq0CEwfawRQZdMlPvYNq79iTP9ZMm2spWLRoYGmTjT-xJk9RB5qMJJMtwF1zl1N18voBthu_a7mqQ6_bLs-k_fBSKFpadyov-38M59hHV-Ah8hOkE_iX4fW_0J8tPk/s1399/Cittadini%20anche%20noi_COVER_1000px.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1399" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7qvRpMhdPVZiWL9BGSOj35cXRWx3jMbTgb-UywCWSBjs84ci-D64T8Ia8xJFfHIq0CEwfawRQZdMlPvYNq79iTP9ZMm2spWLRoYGmTjT-xJk9RB5qMJJMtwF1zl1N18voBthu_a7mqQ6_bLs-k_fBSKFpadyov-38M59hHV-Ah8hOkE_iX4fW_0J8tPk/s320/Cittadini%20anche%20noi_COVER_1000px.jpg" width="229" /></a></div>Sull'albero del Ciliegio è nato "Educazione civica", il primo volume di una collana rivolta alle bambine e ai bambini della scuola primaria e dedicata all’educazione alla cittadinanza!<p></p><div><div>Una delle due autrici, Laura Romano, ci racconta come è nato questo meraviglioso progetto: «Ed ecco finalmente il <b>primo volume della collana “Cittadini anche noi!</b>”, dedicata all’educazione alla cittadinanza per le bambine e i bambini da tre a sei anni!</div><div><br /></div><div>Questo volume - “<b>Educazione civica</b>” - desidera proporre ai più piccoli i <b>valori, i diritti e i doveri che fondano la cittadinanza</b>, dunque non soltanto norme e leggi, tutele e prescrizioni, ma anche <b>atteggiamenti e comportamenti</b> che ciascuno di noi può mettere in gioco nella vita di ogni giorno <b>per il bene comune</b>.</div><div><br /></div><div>La giovanissima età delle bambine e dei bambini della scuola dell’infanzia, infatti, non implica l’incapacità di conoscere e comprendere i valori e i principi di convivenza, rispetto, legalità su cui si fonda la nostra democrazia, i suoi simboli, le sue figure rappresentative, quel testo - prezioso, fondamentale e fondante - che è la Costituzione della Repubblica Italiana.</div><div><br /></div><div>Ai bambini, si sa, piacciono le <b>belle storie e le belle illustrazioni</b>; è la combinazione di questi due elementi che suscita il loro interesse, che cattura la loro attenzione e che li spinge a porre domande per conoscere di più e capire meglio. Non solo. Ai bambini piace potersi immedesimare nei protagonisti, andare alla scoperta del mondo accompagnati da<b> personaggi che fanno esperienze stimolanti,</b> proprio come loro.</div><div><br /></div><div>Ciascun volume dedicato all’Educazione alla Cittadinanza per i più piccoli è stato creato proprio a partire da questi elementi: <b>storie quotidiane, semplici ma non banali, corredate da illustrazioni curate e fantasiose, vissute da due amici – Ada e Leo – che accompagnano i bambini a scoprire in modo divertente come poter essere, già alla loro età, cittadine e cittadini del loro paese, della loro nazione, del mondo.</b></div><div><br /></div><div><b>Clarissa Mazzoni</b>, autrice dei testi, ha saputo ideare <b>narrazioni piacevoli</b>, ricche di esempi e di esperienze, adatte al pubblico dei più piccoli, che - nel fare e nel giocare - trovano la via maestra per ogni tipo di apprendimento. </div><div><br /></div><div><b>Marzia Di Scianni</b>, autrice delle illustrazioni, ha creato un <b>mondo di forme e di colori </b>capaci di <b>suscitare meraviglia e interesse</b>, emozioni e riflessioni.</div><div><br /></div><div>Mentre io, <b>Laura Romano</b>, essendo pedagogista e formatrice, ho curato il progetto educativo della collana e, nelle prefazioni, ha sottolineato il valore e l’<b>importanza dei vari contenuti proposti</b>. L’obiettivo comune è stato quello di accompagnare le bambine e i bambini ad <b>avere cura di sé stessi</b> e degli altri, <b>della collettività e del mondo</b>; di aiutarli a proteggere le persone, gli animali, l’ambiente; a riconoscersi nella comunità umana; a sentirsi e ad essere, autenticamente, cittadine e cittadini pronti a fare, ogni giorno, la propria (piccola) parte».</div><div><br /></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-IIbVlGcN1ptk6yTNCbW-L6VCkC6mqVyJiBXWrjcoHVdIjZe2ePS7Qd3sZqA3QRzlf7egVaHOro-14cqKGBfEdWLT9o_m_2gNr8RZfO009nYGefY4FsCDsseVc-rDowL8CLpd-CmTsQdtOIVVWJv5vj8qZBZpkQXAi9zZAubDY2CHo3csGb96AASdDIU/s552/foto%20ritratto%20lavoro%20Laura.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="552" data-original-width="552" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-IIbVlGcN1ptk6yTNCbW-L6VCkC6mqVyJiBXWrjcoHVdIjZe2ePS7Qd3sZqA3QRzlf7egVaHOro-14cqKGBfEdWLT9o_m_2gNr8RZfO009nYGefY4FsCDsseVc-rDowL8CLpd-CmTsQdtOIVVWJv5vj8qZBZpkQXAi9zZAubDY2CHo3csGb96AASdDIU/w244-h244/foto%20ritratto%20lavoro%20Laura.JPG" width="244" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b>Laura Romano</b></i></td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0VjW6EugXKTplTPpUT3A5uHBiCfq-4i_0EdhVCKOLfXc07N4e4MKAbZwqFkNXCNg1y6adyD8m7l5gyrpYflfpJJoSotNZAbtmPXLJnJQhKGL4liqumyxl2QrjTtgzjqh408QHMAXe-tUh1YC597KG3Q8x5INJMle3pE7HkJZWPdyo1t7GkK3g3leQ2yg/s1600/Clarissa.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0VjW6EugXKTplTPpUT3A5uHBiCfq-4i_0EdhVCKOLfXc07N4e4MKAbZwqFkNXCNg1y6adyD8m7l5gyrpYflfpJJoSotNZAbtmPXLJnJQhKGL4liqumyxl2QrjTtgzjqh408QHMAXe-tUh1YC597KG3Q8x5INJMle3pE7HkJZWPdyo1t7GkK3g3leQ2yg/w320-h239/Clarissa.JPG" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b>Clarissa Mazzoni</b></i></td></tr></tbody></table> </div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3J0_5BsSHPEbe_Guo_AYO5ACVj0xfd2GW91Cos2ZUwOYoZtsAehUyvVBLf1CV1HGzXYjyyMCSmrsGaLWeHg7uW9cQl-nXaHLMykGBevUCL8N1M4PHp8dMgYXfB4LD-4Zj2qVD0tCSaWaYdzoNmoUQVOAKjK6_LojSPrX4ajwPWIL50__0hfyw96dVs5s/s1280/347596595_825722135644179_5134217329457007855_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3J0_5BsSHPEbe_Guo_AYO5ACVj0xfd2GW91Cos2ZUwOYoZtsAehUyvVBLf1CV1HGzXYjyyMCSmrsGaLWeHg7uW9cQl-nXaHLMykGBevUCL8N1M4PHp8dMgYXfB4LD-4Zj2qVD0tCSaWaYdzoNmoUQVOAKjK6_LojSPrX4ajwPWIL50__0hfyw96dVs5s/w186-h320/347596595_825722135644179_5134217329457007855_n.jpg" width="186" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b style="text-align: left;"><i>Marzia Di Scianni</i></b></td></tr></tbody></table><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /> <br /></div></div>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-30765916278277124902024-02-26T19:30:00.002+01:002024-02-26T19:33:09.932+01:00Tata mia... mamma mia! <p><b> Il confronto sincero tra una nanny e un genitore</b></p><p><b><br /></b></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZHcRjlmYMieV57qxovVh95GzwyZaK8S3reEdzdpHScsU0RmJEDH36FaYwUkYH52rtPiHzx1yBct-_1J_1i8CIBkz_fVPBhZrEH807WAoFYSHQUCHBfQm3D7T_XQS7Cew4ipIev3gglW_N3k0JJuiRjiTnxP0ASGYi-shnNchrNHjK4LiY3O8yZjtpcTc/s1505/9788867719518%20TATA%20MIA%20...%20MAMMAMIA.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1505" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZHcRjlmYMieV57qxovVh95GzwyZaK8S3reEdzdpHScsU0RmJEDH36FaYwUkYH52rtPiHzx1yBct-_1J_1i8CIBkz_fVPBhZrEH807WAoFYSHQUCHBfQm3D7T_XQS7Cew4ipIev3gglW_N3k0JJuiRjiTnxP0ASGYi-shnNchrNHjK4LiY3O8yZjtpcTc/s320/9788867719518%20TATA%20MIA%20...%20MAMMAMIA.jpg" width="213" /></a></div><br />Un lavoro a quattro mani che racconta dalla A alla Z l’esperienza di una nanny al servizio di famiglie giramondo e quella di una mamma che per un periodo della sua vita ha assunto professioniste specializzate per aiutarla con le figlie. <p></p><p>I vari aspetti di questo rapporto vengono organizzati in ordine alfabetico: Assunzione; Benvenuta in famiglia; Colloqui; Dieta; Etica; Fiducia e così via. Ciascun tema viene analizzato prima dalla nanny e subito dopo dalla mamma. Ciò che esce dalla narrazione condivisa è la <b>consapevolezza </b>che, <b>al di là di ogni cosa, il bene dei bambini viene prima di tutto: si lavora uniti, si gioca come una squadra affiatata.</b></p><p><br /></p><p>Ecco cosa ci hanno raccontato le autrici del libro Vanessa Bonacina ed Elisa Sivieri sul loro progetto: «Vanessa era una di quelle mamme che pensava di farcela sempre da sola. Al massimo si concedeva giusto l’aiuto di qualche parente o amica stretta, certamente non quello di una nanny. Questo finché un imprevisto le ha fatto cambiare idea. Elisa è una professionista che conosce bene questo genere di genitori perché nella sua carriera di tata ne ha incontrati davvero molti e di tutti i tipi. Il suo lavoro l’ha portata in giro per il mondo: ha lavorato in Italia e negli Stati Uniti, ha accompagnato nella crescita neonati e bambini più grandicelli. </p><p>Dal nostro incontro, avvenuto qualche anno fa in una libreria, è nata nel tempo un’amicizia e poi il <b>progetto di raccogliere in un libro le nostre esperienze e i nostri ricordi </b>di famiglia “ospitante” di ragazze madrelingua inglese da un lato e collaboratrice convivente dall’altro. Tata mia… mamma mia! contiene il nostro <b>vissuto personale e professionale, i pensieri, i sentimenti provati nei confronti dei bambini protagonisti di questa avventura</b> di stretta condivisione ma soprattutto gli <b>insegnamenti</b> che, giorno dopo giorno, abbiamo tratto. </p><p>“Molto spesso le persone che scoprono quale sia il mio lavoro mi sommergono di domande: c’è molta curiosità su come svolgo il mio mestiere, come mi rapporto con i miei datori di lavoro, come organizziamo la quotidianità e le vacanze, i pomeriggi a casa e i viaggi in posti lontani. In queste pagine racconto come grazie agli studi, all’impegno e al sacrificio per la lontananza da casa e dai miei affetti, sono riuscita a trasformare il lavoro di baby-sitter in una professione che mi ha regalato importanti incarichi e incredibili soddisfazioni” racconta la nanny Elisa Sivieri. </p><p>Tata mia… mamma mia! è suddiviso in capitoli quante sono le lettere dell’alfabeto. Insieme le due autrici raccontano dalla A alla Z l’adrenalina dei colloqui e del momento dell’assunzione, l’emozione dell’ingresso in famiglia e quanto di sé va messo in gioco per accogliere una persona in casa propria. “Far entrare qualcuno di nuovo nel proprio nido - racconta Vanessa Bonacina, mamma di due ragazze - non è semplice. </p><p>La fase di selezione delle candidate è spesso lunga e, anche quando trovi la persona giusta, dare fiducia e affidarle i figli non è un passaggio automatico. Serve tempo, cuore, pazienza”. E certamente tanto coraggio perché convivere non è una passeggiata, condividere spazi e tempo ancora meno. “Il segreto - aggiunge Vanessa - è forse quello di aver ben chiari i rispettivi ruoli: definire fin da subito confini certi per evitare conflitti e garantire la serenità di tutti”. </p><p>Mamma e tata in questo volume offrono il loro punto di vista su <b>temi che interessano la quotidianità dei bambini: l’importanza della sana alimentazione, il gioco all’aria aperta, la lettura di bei libri, il rispetto della propria e altrui unicità. </b>Rimarca Elisa: “Nel corso della mia carriera, ho imparato che non esiste un unico modello di famiglia. Non è vero che una figura come la mia viene richiesta solo da genitori super impegnati e spesso lontani. </p><p>Negli anni ho conosciuto mamme e papà molto presenti e attenti alle esigenze di ciascun figlio”. Un testo che conferma anche come, per il bene individuale e della famiglia, si possano superare i pregiudizi. “Con il tempo - conclude Vanessa - ho imparato che in momenti meravigliosi ma anche delicati, come capita quando nasce un fratellino o una sorellina, è utile mettere da parte l’orgoglio e accettare di essere aiutati: da un parente, un’amica o appunto una tata. </p><p>Grazie alle opportunità create con altre donne ho scoperto il <b>valore della riconoscenza </b>e la <b>gioia del riunire tutti alla stessa tavola nonostante la differenza d’età, lingua, caratteri, provenienza, cultura</b>. Ogni nanny che ha frequentato casa nostra ci ha insegnato qualcosa”. Uno scambio reciproco di cui è convinta anche Elisa, tata con la valigia sempre pronta: “Il nostro compito non è unicamente quello di distribuire consigli e dritte alle famiglie. Noi per prime dobbiamo sforzarci di guardare il mondo con gli occhi di mamme e papà, tanto più se neogenitori. Solo così possiamo andare lontano tutti insieme”».</p><p><br /></p><p><b>Vanessa Bonacina</b> è giornalista, autrice di libri per bambini e mamma di un’adolescente che va veloce e di una piccoletta che alleva polli scatenati. Vive a Bergamo, dove coltiva la sua passione per la lettura, la fotografia e i viaggi. Se c’è una cosa che a casa sua non manca mai sono le uova. Alimento che in cucina mette tutti d’accordo: almeno così è capitato alla sua tavola, dove si sono sedute nannies provenienti da ogni dove. Con Edizioni Il Ciliegio nel 2016 ha pubblicato La famiglia Contrarietti, presente nelle librerie anche nella traduzione spagnola La Familia Al Revés.</p><p><b>Elisa Sivieri,</b> nata a Monza ma bergamasca d’adozione, ha girato il mondo per lavoro. Cresciuta nel mito di Mary Poppins, ha maturato in Italia e negli Stati Uniti importanti esperienze professionali come tata convivente. Dopo essersi trasferita in un paesino delle Marche affacciato sul mare, ha realizzato un altro sogno: mettere a disposizione delle giovani leve quanto lei ha imparato negli anni sul campo. Da questo desiderio è nata Tata da favola, un’agenzia di selezione e formazione di personale domestico.</p><p> </p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-18116291878079766772024-02-22T18:11:00.004+01:002024-02-22T18:12:10.320+01:00Cabrica Storia di Quinto<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p><b>Un luogo magico, misterioso e affascinante...</b></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRGup8d40hLDbTRT1bKRvbDGqg5eyY49OUL4EaBHkAWVcM8IjhtqsOC5JJpWi6RbC-6tRyGV_4pS-FOAUk_BNhbwQEjo1CgS6M8_86BMSw9cvVa9shSNvQC_KndBv3Xzq0Jnm7RUx6w96-NACrYT60stnsxX-bzhyRV6y9KoEbyygi7HzeW64Vc4gh0yM/s1500/9788867719501%20Cabrica%20storia%20di%20Quinto.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRGup8d40hLDbTRT1bKRvbDGqg5eyY49OUL4EaBHkAWVcM8IjhtqsOC5JJpWi6RbC-6tRyGV_4pS-FOAUk_BNhbwQEjo1CgS6M8_86BMSw9cvVa9shSNvQC_KndBv3Xzq0Jnm7RUx6w96-NACrYT60stnsxX-bzhyRV6y9KoEbyygi7HzeW64Vc4gh0yM/s320/9788867719501%20Cabrica%20storia%20di%20Quinto.jpg" width="213" /></a></div><p></p><p>Enrico, postino quasi trentenne, dalla morte dei genitori avvenuta anni prima, conduce una vita solitaria: ha pochi amici, tra cui il fedele Tost, e trova conforto nel rifugio di villa Lenca e nella routine. Tutto scorre tranquillo, finché una sera non fa la conoscenza di Dimitri. In poco tempo Enrico si trova in viaggio verso l’isola di Cabrica, dove scopre un mondo straordinario, fatto di natura incontaminata, tecnologie sconosciute sulla Terra, e popolato da persone di ogni nazionalità. </p><p>Qui farà la conoscenza dei suoi compagni di avventura che incorporano strani poteri. Presto capirà il motivo della sua presenza: un asteroide è in rotta di collisione con la Terra. Enrico sembra essere la chiave della salvezza, ma la sua diffidenza pone una sfida ulteriore da superare. Ce la farà a scoprire il suo potenziale e a fidarsi degli altri Elementi? Solo uniti potranno riuscire a salvare l’umanità dall’estinzione.</p><p>Questa è la storia presente in "Cabrica - Storia di Quinto". Un libro nato dalla penna del suo autore Sergio Evola in un momento delicato della sua vita, così come ci racconta lui stesso: «Cabrica - Storia di Quinto è stato per me l’esatto esempio di come la scrittura riesce a far superare un brutto momento. Quando ho iniziato a scriverlo vivevo un periodo particolare della mia vita; avevo pochi amici e ancora di meno erano quelli sinceri (molti avevano cambiato città e altri, come spesso succede, si erano persi lungo il cammino della vita).</p><p>In questo stato di sconforto e solitudine, ho visto nella scrittura una via di fuga dalla realtà. Cabrica parla innanzitutto di <b>amicizia</b> e di come avere le <b>giuste persone nella tua vita può renderti più sicuro</b>, cosi come Dimitri, Isabeau, Angel e Gamba (gli amici di diversa nazionalità ed età del protagonista) rendono un postino di nome Enrico, solitario prima di arrivare a Cabrica, più consapevole di sé e della sua natura. </p><p>Non è solo Enrico che cerca di salvare l’umanità ma tutti gli Elementi, “insieme”( è anche il titolo di un capitolo del libro). Gli amici, quelli sinceri, quelli che scegli come una seconda famiglia, ti rendono più sicuro, più forte, così come gli amici di Enrico fanno con lui, trasformandolo, via via che le pagine scorrono, fino a farlo diventare il Quinto Elemento.</p><p>E proprio quando diventa consapevole delle sue potenzialità, dei sui poteri, Quinto unito agli altri Elementi, richiama l’umanità intera come suo alleato per sconfiggere la minaccia che sta per incombere sulla Terra. Cabrica non parla solo di amicizia, la stessa isola è una protagonista indiretta della storia. Più che una isola, un luogo, Cabrica tende ad essere un punto di riferimento per l’umanità intera: <b>stili di vita ecosostenibili</b>, una <b>cura particolare per la natura</b>, intesa come qualcosa da preservare piuttosto che da "usare" e una tecnologia fuori dal comune, rendono questo <b>luogo affascinante, misterioso e magico</b>, una meta da aggiungere ai prossimi viaggi (durante dei piccoli focus Group di lettura del libro alcune persone mi hanno chiesto se Cabrica accettasse nuovi residenti). </p><p>In Cabrica, incontriamo Enrico, il postino italiano con il suo fidato amico a quattro zampe, Tost; Dimitri, il russo ultracentenario; Isabeau, la speranzosa francese; Àngel, il cileno più energico che abbiate mai conosciuto e Gamba, il super intelligente ghanese. Ognuno riesce a richiamare il potere dei quattro elementi. Ed è proprio per questa loro capacità che è stata affidata loro una grande missione: salvare l’umanità!</p><p>La comunità internazionale di ricercatori e scienziati, con le loro famiglie, che abita l'isola, completa il quadro della storia. A partire dalla dolce Mrs Grace che si prende cura dei tre nipoti (l’aspetto materno che fa capolino all’interno del libro) e da suo marito, il Dott. Empa, scienziato geniale e alleato degli Elementi che fa capire, tramite alcune invenzioni che aiutano i comprimari, come questo tipo di tecnologia possa essere un aiuto all’umanità e non qualcosa di cui averne paura. Com’era quella frase? Ah si: "È come la usi che fa la differenza".</p><p>Se mi chiedessero: "A quale scena sei più affezionato?". Certamente non avrei dubbi sulla risposta: ho adorato tutte le scene dove sono presenti tutti e cinque gli Elementi. Il senso di appartenenza, l’affetto che si percepisce e il calore famigliare rendono queste scene le mie preferite in assoluto. Le più belle certo ma anche le più difficili da scrivere: far interagire cinque personaggi di diversa nazionalità nella stessa scena, ognuno con i propri caratteri e con una caratterizzante comunicazione, scandita con gli intercalari tipici di ognuno, non è stato proprio un'impresa facile. </p><p>Calarsi ora in un Dimitri, magari arrabbiato, o nella dolce Isabeau che cerca di mettere sempre la pace è stato però divertente e stimolante, lo ammetto: sono proprio le scene che preferisco; dialogare con tutti loro è stato rigenerate e soprattutto salvifico. Menzione speciale va poi a uno degli ultimi capitoli dedicato al discorso di Enrico all’umanità; per scriverlo ci ho impiegato un mese. Non ero mai contento.</p><p>Spero che Cabrica e la missione degli Elementi possa essere capita per quello che veramente è. E se riuscisse a piantare in qualche lettore il seme per cambiare approccio nei confronti del pianeta e degli altri, ne sarei contento. Buona lettura!».</p><p><br /></p><p><b>Sergio Angelo Evola</b> nasce a Catania nel 1982. Laureatosi in Scienze della Comunicazione, ha frequentato l’Accademia del cinema e ha collaborato con diverse emittenti televisive. Attualmente svolge il lavoro di Social Media Manager e vive ai piedi di un vulcano con il suo fedele amico a quattro zampe, Tost. Con Il Ciliegio Edizioni pubblica il suo primo libro: Cabrica, storia di Quinto.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitn0phqXhT_FEeu8KKe3JkjBq6YSB_L9wnzLy7_raB9V5_Pyt7QlG1sVOPlq4haBj_l6CHtNrqg5n5Dm8GCD3QRel_rmfl-toJDZXXe8ABJTa0Nv3wbYF4sZSfIT8MdQ986lP5uvtN04h3r7_6y-OIXlABGVbDSt89S5a2hOy05MzC4saKuxqZkiZIKfA/s268/SERGIO%20FOTO%20CV.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="268" data-original-width="240" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitn0phqXhT_FEeu8KKe3JkjBq6YSB_L9wnzLy7_raB9V5_Pyt7QlG1sVOPlq4haBj_l6CHtNrqg5n5Dm8GCD3QRel_rmfl-toJDZXXe8ABJTa0Nv3wbYF4sZSfIT8MdQ986lP5uvtN04h3r7_6y-OIXlABGVbDSt89S5a2hOy05MzC4saKuxqZkiZIKfA/s1600/SERGIO%20FOTO%20CV.jpeg" width="240" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p></p><p><br /></p><p><br /></p><br /> <p></p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-79800867130904390442024-02-21T18:09:00.001+01:002024-02-21T18:53:29.380+01:00Kara Elizabeth Walker Silhouette <p> <b>Cosa vuol dire essere liberi?</b></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX3d2QTie-uVD9GRwbrMaVK0O245S5-wLt43oq4dwyCNeXgC_hxKKgamFPbMoZ5WJkEv5F2L6CWNitJhpSlNqQX3-VYG6YqektLxlXqii67niXctI9aUEr4s8jpIqnE6SPjgZbp-HMF8mKlXULQPQqaqIfqeYbfQmP0m2Sy0xO3ZKgs4PIKZrFezM_wXk/s1438/Kara%20Walker_COVER_1000px.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1438" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX3d2QTie-uVD9GRwbrMaVK0O245S5-wLt43oq4dwyCNeXgC_hxKKgamFPbMoZ5WJkEv5F2L6CWNitJhpSlNqQX3-VYG6YqektLxlXqii67niXctI9aUEr4s8jpIqnE6SPjgZbp-HMF8mKlXULQPQqaqIfqeYbfQmP0m2Sy0xO3ZKgs4PIKZrFezM_wXk/s320/Kara%20Walker_COVER_1000px.jpg" width="223" /></a></div><p></p><p>Kara Elizabeth Walker è un’artista afroamericana, nata in California nel 1969. Le opere di Kara affrontano <b>temi politici e sociali come il razzismo, la schiavitù e le discriminazioni </b>con l’obiettivo di<b> sensibilizzare il pubblico in merito alle ingiustizie subite dalle popolazioni di colore nel corso della loro storia</b>. Kara crea figure bidimensionali ritagliando sagome di carta che utilizza per creare collage, ombre cinesi, lanterne e marionette. L’artista realizza inoltre installazioni, sculture e video.</p><p>Ecco cosa racconta del libro la sua autrice Lucia Cannone: «Silhouette è il titolo del quattordicesimo volume della collana bilingue stART. La collana nasce dal desiderio di diffondere il linguaggio dell’arte attraverso il racconto della vita e delle opere più rappresentative di artisti contemporanei. </p><p>L’arte contemporanea intesa come lingua universale non conosce confini culturali e geografici ed è un mezzo attraverso il quale diffondere concetti quali il rispetto della diversità, l’uguaglianza e l’armonia. Ho già affrontato questi temi in altri volumi della collana e desideravo, in particolare, dedicare un volume ai temi del razzismo. </p><p>Kara è un’artista africana che ha sperimentato in prima persona la discriminazione. Kara racconta, attraverso le sue opere, le violenze e le cattiverie subite dalle popolazioni africane, soprattutto dalle donne. Le opere di Kara stimolano i più piccoli a <b>riflettere sulla storia e sul concetto di libertà intesa in un senso ampio</b>. Attraverso il racconto della schiavitù l’artista affronta il più ampio tema della sottomissione. Essere sottomessi significa non essere liberi di pensare e agire per come si vorrebbe. </p><p>Nei rapporti umani possono crearsi situazioni di potere, quando una persona prevale sull’altra. La persona più debole non è dunque più libera di agire. La possibilità di fare ciò che ci fa star bene, nel rispetto degli altri, è un diritto a cui nessuno dovrebbe rinunciare. </p><p>Un altro motivo che mi ha spinto a scrivere un libro su Kara Walker è il fatto che l’artista, attraverso le sue opere, porta alla luce aspetti della storia che i libri, i film e le opere d’arte del passato hanno tenuto volutamente nascosto. Tra le opere realizzate da Kara con questo obiettivo c’è FONS AMERICANUS del 2019. Quest’opera è la riproduzione del Victoria Memorial che si trova a Londra difronte alla residenza reale di Buckingham Palace. </p><p>Il monumento è un omaggio al regno della Regina Vittoria. Kara ha riprodotto il Victoria Memorial all’interno della Turbine Hall della TATE Gallery a Londra. L’opera di Kara, diversamente dal memorial, non è un omaggio al Regno della Regina Vittoria; ha l’obiettivo di far riflettere sui soprusi subiti dalle popolazioni africane durante il regno della Regina Vittoria. La storia raccontata da un altro punto di vista, attraverso un’opera d’arte, non si può dimenticare. </p><p>Qualche mese fa a Londra ho rivisto il Victoria Memorial e non ho potuto fare a meno di pensare a Kara. L’arte contemporanea non è arte fine a sé stessa. L’arte contemporanea offre la possibilità di guardare le cose da più punti di vista per comprendere in profondità il passato e vivere il futuro con più consapevolezza.»</p><p><a href="https://www.luciacannone.com/" target="_blank">https://www.luciacannone.com/</a> </p><p><b>Lucia Cannone </b>è nata a Canosa di Puglia ed è laureata in ingegneria. Vive a Torino e lavora per una multinazionale. Realizza installazioni e partecipa a fiere di arte internazionali. Illustra e scrive libri per bambini. Con Edizioni Il Ciliegio, per la collana stART, ha già pubblicato dieci volumi dedicati all’arte contemporanea. Conduce laboratori per bambini e adulti e attraverso l’arte contemporanea favorisce lo sviluppo delle competenze sociali ed emotive.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGTtgw2B6qQTYLBYaY5YkbTtAOm7jHBuGY6MUIhZahHd_u6Xv7qQjvDn_fVYfTmKWVVOH6aZeF1GUmxBc9-HbrYeW5GPDQ7-2WfI9spDsMPX_UmWkY4oA42M9uZuVO8DKlNuFMUdzYqAElUz-aBokM1OoD8ntBcgDYTCzfv4XTTt6U2GN3q9oQMi6Vfaw/s1590/Lucia%20Cannone.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1590" data-original-width="734" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGTtgw2B6qQTYLBYaY5YkbTtAOm7jHBuGY6MUIhZahHd_u6Xv7qQjvDn_fVYfTmKWVVOH6aZeF1GUmxBc9-HbrYeW5GPDQ7-2WfI9spDsMPX_UmWkY4oA42M9uZuVO8DKlNuFMUdzYqAElUz-aBokM1OoD8ntBcgDYTCzfv4XTTt6U2GN3q9oQMi6Vfaw/w140-h320/Lucia%20Cannone.jpg" width="140" /></a></div><br /><p><br /></p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-7477347733176403022024-02-15T17:07:00.003+01:002024-02-15T17:09:20.156+01:00Riccia e Purnio di nuovo insieme<p><b>Sfide, ostacoli e nuove amicizie per conoscersi sempre di più...</b></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJdxp5j6zIGkM8PmwOF8d5hrz7bY0Y18F5odTkj4SDvV2tKQjAZEpBaKHPAqpyWm6CFm-6aWrtyOUY3BpFJYSOzdpIU16ivQr1hG3w9IvuBs6QD4SxPPoWBX88XclOUhCP7jjaITI7D4TlVX_D23B1XMGt5qWAijKhAJj4TJrPXFsmXgG2DciEUhq4BiY/s1000/Cover_Riccia%20e%20Purnio2-1000px.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="998" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJdxp5j6zIGkM8PmwOF8d5hrz7bY0Y18F5odTkj4SDvV2tKQjAZEpBaKHPAqpyWm6CFm-6aWrtyOUY3BpFJYSOzdpIU16ivQr1hG3w9IvuBs6QD4SxPPoWBX88XclOUhCP7jjaITI7D4TlVX_D23B1XMGt5qWAijKhAJj4TJrPXFsmXgG2DciEUhq4BiY/s320/Cover_Riccia%20e%20Purnio2-1000px.jpg" width="319" /></a></div><p>Dopo la pubblicazione nel 2021 di Riccia e Purnio, in questi nuovi episodi ritroviamo i due simpatici protagonisti un po’ più cresciuti e alle prese con sfide, ostacoli e sensazioni mai sperimentate né affrontate: dall’<b>accettazione di sé</b> alla <b>gelosia</b> furiosa, dalle <b>amicizie inaspettate </b>nate nel folto del bosco all’emozione del palcoscenico condita da ansia da prestazione, Riccia e Purnio, sanno tenerci sempre con il fiato sospeso.</p><p>Ma come sono nate queste nuove avventure? Elena Bonetti, l'autrice del libro, racconta che: «Riccia e Purnio di nuovo insieme nasce come proseguimento “naturale” di Riccia e Purnio, pubblicato nel 2021.</p><p>Al centro dei racconti (3 episodi per libro) ci sono i due protagonisti: una riccia di nome Agata, sognatrice che adora leggere e una talpa di nome Purnio, timido e un genio dei computer. I due si conosco una mattina perché Riccia sente delle urla nel bosco: vedendo Purnio in difficoltà lo aiuta e da quel momento diventano inseparabili.</p><p>Ho voluto costruire ciascun episodio basandomi su una tematica principale, un filo conduttore come: le bugie, l’ansia di prestazione, la difficoltà dell’accettare la propria diversità soprattutto a causa dello sguardo altrui, la gelosia nell’amicizia e il lavoro di squadra.</p><p>L'ispirazione è arrivata dalla mia esperienza personale. Lavorando, infatti, a teatro e conducendo laboratori teatrali a scuola, mi immergo nel mondo dei bambini e delle loro dinamiche. Durante questi momenti lavorativi mi è capitato spesso di osservare qualcosa che mi incuriosisce e di annotarlo; ed è così che ho arricchito i miei personaggi e i racconti.</p><p>Curiosità: come dicevo sono un’attrice e l’ultimo episodio del sequel, “Caccia al tesoro” è un omaggio al teatro. Riccia, Purnio e gli altri amici sono agitatissimi perché devono mettere in scena da lì a poco lo spettacolo di fine anno e non sanno come risolvere la situazione dei travestimenti che paiono essere spariti.</p><p>Mi piace pensare che <b>i bambini si possano riconoscere nelle situazioni che vivono i personaggi e negli ostacoli che in qualche modo devono superare.</b> Desidero che con i miei racconti i lettori e le lettrici possano dire: “Ok, allora non solo io mi sento così! Come andrà a finire? Se ce l’ha fatta Riccia posso farcela anche io”.</p><p><b>Elena Bonetti</b> è un’attrice bergamasca laureata in Lingue e Letterature straniere. Scrive e partecipa agli spettacoli in italiano e lingue straniere de “Il Divano delle Favole”, in cui le storie costituiscono il ponte tra la realtà e la finzione scenica. Conduce laboratori anche in inglese, tedesco e francese, servendosi del gioco teatrale come strumento ludico di apprendimento. Ama leggere e passeggiare con la sua cagnolona Gretel, osservando le persone per arricchire il suo “baule dei personaggi”. Per Edizioni il Ciliegio ha pubblicato Riccia e Purnio e Il Letto Magico.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs5JcOl_h77PO1FpM9v6HnTLiJbTsaVWzVgEO1HRjVCN_SVEDoAasG8vMTvXx8jrUyUPqEjporGyd7vHiLhb0M2Og5nhgoe2U8pTNOAFfxoSXbwUk1Ew6zWb4JapRRgzWuQzrgLLR3KnRoLSLyyGgTg2S1pALQcbGJjVuVsRHGQbQmQiJXDOxjA6srRxU/s640/2-Elena%20Bonetti-primo%20piano.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="427" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs5JcOl_h77PO1FpM9v6HnTLiJbTsaVWzVgEO1HRjVCN_SVEDoAasG8vMTvXx8jrUyUPqEjporGyd7vHiLhb0M2Og5nhgoe2U8pTNOAFfxoSXbwUk1Ew6zWb4JapRRgzWuQzrgLLR3KnRoLSLyyGgTg2S1pALQcbGJjVuVsRHGQbQmQiJXDOxjA6srRxU/s320/2-Elena%20Bonetti-primo%20piano.jpeg" width="214" /></a></div><br /><p><br /></p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-35993870849746223092024-02-09T18:19:00.002+01:002024-02-09T18:19:20.473+01:00Il limite<p> Limite come soglia, limite come orizzonte nuovo...</p><p><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_bg2v929VURM6yCd1e7hJ6VOP8fc0AIhmM8MBJIsuVE3JrsR7wPq80vg0SVvD5EAqNY3B8_lVMnkvJ78DmdKfY5SlFQPYs09SSb1k072b5ryzhEdA9LkTW_DJeqEp-X0x_tk3-_HAJwaQqfmwJNO71joNWxljfyOIL3EjMNK9vKieKi41Q9V-2goj_Xg/s1000/Il%20limite_COVER_1000px.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_bg2v929VURM6yCd1e7hJ6VOP8fc0AIhmM8MBJIsuVE3JrsR7wPq80vg0SVvD5EAqNY3B8_lVMnkvJ78DmdKfY5SlFQPYs09SSb1k072b5ryzhEdA9LkTW_DJeqEp-X0x_tk3-_HAJwaQqfmwJNO71joNWxljfyOIL3EjMNK9vKieKi41Q9V-2goj_Xg/s320/Il%20limite_COVER_1000px.jpg" width="320" /></a></div>Una storia motivazionale indirizzata a piccoli lettori che porta a considerare cosa è un limite e a cosa serve. A presentarcelo, la sua autrice Vanessa Policicchio Rizzoli: «Quando ho iniziato a fare un po’ di ricerche per scrivere questo albo, la cosa che più mi ha colpita è il fatto che la parola non abbia un’etimologia chiara che ne esplichi il significato in modo univoco: questo termine deriva infatti da due diversi sostantivi latini ossia limes limitis e limen liminis. <p></p><p>Con il primo dei termini, i latini si riferivano a ciò che per l’uomo è da ostacolo, quindi la parola assumeva un significato negativo che stava a indicare una barriera invalicabile che relegava l’uomo in una zona oltre il cui confine non si poteva giungere. </p><p>Utilizzando il secondo dei termini il concetto assumeva una valenza del tutto differente: il <b>limite</b> diventava una <b>soglia</b> oltre la quale l’uomo era destinato a giungere in una <b>dimensione diversa, nuova e ricca di orizzonti tutti da scoprire</b>.</p><p>Infatti un limite può bloccare, provocare frustrazione e mettere in difficoltà. Ma può essere anche un punto di partenza, una <b>porta da oltrepassare o un ostacolo da superare</b>. Non senza paura, ma sempre con coraggio. Da qui è nato “Il limite”. Questo "passaggio" a volte può essere scomodo, a volte estremamente conveniente. A volte siamo noi a imporcelo, altre volte gli altri.</p><p>Quasi sempre il limite è solo dentro di noi, come un confine, e ci spinge ad osservarlo e a riflettere per capire l’importanza di averlo per poterlo superare. <b>Un albo per grandi e piccoli, adatto in particolar modo alla fascia d’età della scuola secondaria </b>per tutte le domande e i nodi che porta a risolvere e vestito perfetto per tutti gli sportivi.</p><p>La cosa che rende questo libro straordinario sono le <b>originalissime illustrazioni</b> di Elena Casiglio, realizzate interamente con la tecnica dei diorami.»</p><div><div><br /></div><div><b>Vanessa Policicchio Rizzoli</b>, classe 1982, è nata e vive a Latina. Medico anestesita e rianimatore, è un’appassionata lettrice. Scoperto il meraviglioso mondo degli albi illustrati, ha cominciato a</div><div>collezionarli, leggerli e infine studiarli. Ha iniziato così a immaginare e a scrivere storie sempre nuove da raccontare. Per Edizioni il Ciliegio ha scritto Brilla, illumina e risplendi! e Il Signor Meteo.</div><div>È membro di ICWA.</div></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoVFesnrGZdJ-vY0mNSc7Kh-e8tlWf5N75y9IjB5-f7HW5r6tepTyNrwWVhNV0Za3Kx03mVVrYM9Jt96beVVtZkhcLSrBjSN4JXiV23zuaOk6KmNL_ifQtTvvUSKhPQVCDpYTBK8Dw3wFrmb0oCx5BGNHwAmluK7IdjLXEuwSnP803-1od3KCxfjbCBro/s3492/image_123650291%20(1).JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3492" data-original-width="2618" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoVFesnrGZdJ-vY0mNSc7Kh-e8tlWf5N75y9IjB5-f7HW5r6tepTyNrwWVhNV0Za3Kx03mVVrYM9Jt96beVVtZkhcLSrBjSN4JXiV23zuaOk6KmNL_ifQtTvvUSKhPQVCDpYTBK8Dw3wFrmb0oCx5BGNHwAmluK7IdjLXEuwSnP803-1od3KCxfjbCBro/s320/image_123650291%20(1).JPG" width="240" /></a></div><br /><div><br /></div>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-59219610200649620462024-02-09T17:19:00.001+01:002024-02-09T17:19:27.724+01:00Dolly ha perso un orecchio<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Cosa sarà successo all'orecchio di Dolly?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQKK2tM6UNcRxJ-7Vli5hUV_rbmmkLGeO2K2x7ndDsO8NM4uqFwQ8NXX-JUBW_I35trfRcvcQZcK1uBeOkDqtZAxoliQgIJ4gG0lZXvpEd5kZ3g3YJ702h0PHc5yYPHATFgjLBimlLPSFFiwRi1EP5jMxcZat2QmtLJK3-SgLPbbLAqMepQgkTc9ApBkU/s1399/Copertina%20Dolly%20ha%20perso%20un%20orecchio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1399" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQKK2tM6UNcRxJ-7Vli5hUV_rbmmkLGeO2K2x7ndDsO8NM4uqFwQ8NXX-JUBW_I35trfRcvcQZcK1uBeOkDqtZAxoliQgIJ4gG0lZXvpEd5kZ3g3YJ702h0PHc5yYPHATFgjLBimlLPSFFiwRi1EP5jMxcZat2QmtLJK3-SgLPbbLAqMepQgkTc9ApBkU/s320/Copertina%20Dolly%20ha%20perso%20un%20orecchio.jpg" width="229" /></a></div><br /> </div><span style="text-align: center;">Dolly si sveglia una mattina e si accorge di aver perso un orecchio. Lo cerca in tutta la casa, ma sembra scomparso. Il lettore, pagina dopo pagina, cerca con Dolly l’orecchio perduto, che alla fine viene ritrovato nella cesta del gatto. Tutto sembra risolto, ma la storia non è finita, nell’ultima pagina si scopre infatti che Dolly non è il personaggio che appare nella prima... </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="text-align: center;">La storia ci insegna che bisogna guardare </span>con occhi nuovi, con una nuova prospettiva. Niente è come sembra. <span style="text-align: center;">Chi sarà allora Dolly?</span><span style="text-align: center;"> Ce lo racconta la sua autrice</span> Elena Glorini...</div><div><br /></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">«<span style="text-align: center;">La storia di Dolly è nata per caso una domenica mattina. Una delle mie figlie si era alzata e </span>mi aveva fatto notare che uno dei pon pon che fungevano da orecchie del personaggio che aveva stampato sul suo pigiama si stava staccando. Le spiaceva perché era nuovo e così mi disse: "Per fortuna l’orecchio di Dolly non si è perso". Aveva infatti deciso di dare questo nome al personaggio perché era buffo e simpatico. In quel momento mi è venuta un pensiero: e se, invece, Dolly avesse perso l’orecchio? Così è nata la storia di Dolly e della ricerca del suo orecchio. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ho pensato che la storia e soprattutto le immagini, avrebbero potuto coinvolgere i piccoli lettori in questa ricerca, stanza per stanza, pagina dopo pagina, fino all’epilogo finale dove ho voluto mettere un “colpo di scena” che svela chi sia in realtà Dolly: non un personaggio vero, ma l’immagine su un pigiama. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">L’idea era quella di incuriosire il lettore e spingerlo a rileggere e rivedere subito le immagini dall’inizio, non più con gli occhi di Dolly, ma con quelli della bambina. Mia figlia nel frattempo è cresciuta, il pigiama è diventato stretto, ma lo conserviamo con cura perché grazie a lui è nata questa storia.»</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><p></p><div class="separator" style="clear: both;"><b>Elena Glorini</b> è autrice di fiabe, racconti brevi e poesie per vari editori. Ha ricevuto premi e riconoscimenti in diversi concorsi letterari. Vive in provincia di Lecco con il marito, tre figlie e una micia.</div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="color: #0000ee;"><u><br /></u></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><p></p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-54724061024059839872024-01-31T16:09:00.000+01:002024-01-31T16:09:55.470+01:00Il tribunale degli assenti <p>Quali nodi nuovi dovrà sciogliere il maresciallo Tulipano?</p><p><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCSZUr98sUvBgXydHSR74D_N2DpdrF4P5hXb1H80Rzey9Jb35rKQxpzNX1Kf70TVSUr30vtN5ZsPYkVoIJVxbr3EGCewCb_FjWvHHK68mzV4k8wqXLttho5q1HEAMu1wbCC4aeDwa-0k6BxbKyfUktNAsFhUM5dlKaXGdyxq8wxVg8Q_nlQk74Yo6MUM8/s1050/Copertina%20Il%20tribunale%20degli%20assenti%20copertina%20ridimensionata%20per%20comunicato%20stampa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1050" data-original-width="700" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCSZUr98sUvBgXydHSR74D_N2DpdrF4P5hXb1H80Rzey9Jb35rKQxpzNX1Kf70TVSUr30vtN5ZsPYkVoIJVxbr3EGCewCb_FjWvHHK68mzV4k8wqXLttho5q1HEAMu1wbCC4aeDwa-0k6BxbKyfUktNAsFhUM5dlKaXGdyxq8wxVg8Q_nlQk74Yo6MUM8/s320/Copertina%20Il%20tribunale%20degli%20assenti%20copertina%20ridimensionata%20per%20comunicato%20stampa.jpg" width="213" /></a></div><br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Che nesso potrà esserci tra Padre Gutierrez, capo inquisitore della curia milanese, il generale della marina argentina Raùl Ortega, uno dei comandanti dei voli della morte, Armerio, il libraio anarchico in epoca fascista ed Elio, il figlio del Podestà, annegato nel lago il giorno di Sant’Anna? Sono i nodi che il maresciallo Tulipano deve sciogliere per condurre in porto l’indagine in merito alle minacce ricevute da Carolina, una giovane donna. <b>Una storia complessa in cui sono protagoniste tre donne, accomunate dalle ingiustizie subite e dalla medesima, originale, modalità di vendetta.</b></div><p></p><p>Secondo la voce stessa del suo autore, Giovanni Corti, "Il tribunale degli assenti" è nato così: «Una visita in compagnia del proprietario di Palazzo Prina, l’antica dimora oggionese del Governatore spagnolo e la scoperta di un passaggio sotterraneo sotto il palazzo stesso mi ha permesso di vedere di persona ciò avevo solo sentito dire fin da piccolo, ovvero come gli edifici del centro storico e la stessa chiesa del paese fossero tra loro collegati da antichi cunicoli sotterranei, sbarrati in tempi più recenti con muri e cancelli dai proprietari e trasformati in ghiacciaie, cantine e ripostigli. </p><p>Mi incuriosiva che, come in grandi città, per esempio Napoli, Roma, Parigi o, per le tristi tragiche e attuali vicissitudini, Gaza, anche in un piccolo borgo della Brianza collinare esistesse una sorta di “città” sotterranea e soprattutto l’idea di conoscere a cosa servissero queste gallerie. Ovviamente il fine di queste costruzioni era per la difesa personale, una via di fuga in caso di pericolo, ma in caso di epidemie, di lockdown diremmo oggi, anche per evitare divieti e comunicare, non visti, senza uscire alla luce del sole. Una misteriosa segreta viabilità sotterranea utilizzata nei momenti di necessità, dal medioevo ad oggi, da chi ne era a conoscenza e naturalmente dai protagonisti del romanzo.</p><p>Giocare con il tempo e con le storie costituisce il mio divertimento per la costruzione di ogni romanzo giallo che mi accingo a scrivere. In quest’ultimo ho toccato tematiche, ahimè attuali, come l’emigrazione e la violenza contro le donne, riportandole indietro nel tempo, un gioco letterario per far capire come certi fenomeni non sono frutto esclusivo dei tempi moderni, a dimostrazione che l’uomo non cambia. Ma, per me, è interessante anche studiare la reazione di chi patisce la violenza. C’è chi risponde affidandosi alla giustizia degli uomini, chi facendosi giustizia da sé, chi subisce rassegnato senza reagire e c’è chi, come nel libro, sperimenta invece una via nuova.</p><p>La vicenda avviene sul finire del secolo scorso, l’anno poco importa. Carolina, una giovane donna argentina, figlia di genitori desaparecidos, torna in Italia e riprende possesso della casa dei nonni, emigrati in Sudamerica prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Il suo ritorno alla terra d’origine è una scelta personale che non riguarda solo la sfera affettiva dei legami famigliari. Vuole ricostruirsi un’identità e una nuova vita, in fuga dall’Argentina e dal suo recente passato, condizionato da fatti drammatici che l’hanno vista protagonista.</p><p>Pur essendo una perfetta sconosciuta, l’accoglienza in paese però non è delle migliori, anzi la sua presenza pare non essere gradita e la ragazza diviene oggetto di minacce anonime, che evidentemente riguardano il passato della sua famiglia, di cui lei stessa non è a conoscenza. Sono tanti i nodi da sciogliere per il maresciallo Tulipano, protagonista in pianta stabile degli ultimi romanzi, per condurre in porto l’indagine in merito a quelle strane minacce. Bisognerà indagare nel passato, ricostruire una vicenda complessa che si ripete nel tempo con morti misteriose. Così la storia apre altre storie. <b>Una saga famigliare, una catena in cui le donne sono protagoniste, accomunate dalla dote innata della veggenza, dalle ingiustizie subite e dalla medesima, originale, modalità di vendetta.</b>»</p><p><b>Giovanni Corti</b> è nato a Oggiono (Lecco) nel 1955. Con il Ciliegio Edizioni ha pubblicato i romanzi: Azzurro Marco; A bello, peste et fame libera nos domine; Il re che verrà; 4 + 1 = 5 Cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia; Occhioperocchio; La corona della cittadina Eufemia; Vacche olandesi.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmI4pDkevCrjB2Fu3NK3Fg4hze5YNfSxln9n2ya7YqJ-AGfkB9M4HM9ah6MTsFkgYJ971jmyZmfE9BJwM2mnurgAHGvog1RCA99mXUbzQr6V6sjo2Jskr-6UPdkGvKq3ZlZteBxNE0Oq0yS04IYBYhbcy4lE8fdU4y-M03pZPo1Ue_b6myRfJKprxHghs/s491/IMG-20230213-WA0002~2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="491" data-original-width="444" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmI4pDkevCrjB2Fu3NK3Fg4hze5YNfSxln9n2ya7YqJ-AGfkB9M4HM9ah6MTsFkgYJ971jmyZmfE9BJwM2mnurgAHGvog1RCA99mXUbzQr6V6sjo2Jskr-6UPdkGvKq3ZlZteBxNE0Oq0yS04IYBYhbcy4lE8fdU4y-M03pZPo1Ue_b6myRfJKprxHghs/s320/IMG-20230213-WA0002~2.jpg" width="289" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-81544723577341385332024-01-29T18:30:00.000+01:002024-01-29T18:30:10.522+01:00Brilla, illumina e risplendi! <p> Una storia di grande coraggio</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXvQPttHupLLjZmWLF5e98NndWpia85wIsuIOFwxBNbqpJS6RvQcsN1G0OSmIdHvyOkhVpR5RqJ1b2nhyphenhyphenwWRk78ILVDCXR6CF2Ps9rtsiWIq3dDG5Qe3W3w_aTcsGaKkkC8AG6e6rVcgffRcSOJVhUDSBmz5t_G9WBqbEgEN1HMdecVlHEDK8iLVxz42U/s1006/Copertina%20Brilla,%20illumina%20e%20risplendi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1006" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXvQPttHupLLjZmWLF5e98NndWpia85wIsuIOFwxBNbqpJS6RvQcsN1G0OSmIdHvyOkhVpR5RqJ1b2nhyphenhyphenwWRk78ILVDCXR6CF2Ps9rtsiWIq3dDG5Qe3W3w_aTcsGaKkkC8AG6e6rVcgffRcSOJVhUDSBmz5t_G9WBqbEgEN1HMdecVlHEDK8iLVxz42U/s320/Copertina%20Brilla,%20illumina%20e%20risplendi.jpg" width="318" /></a></div><br /><div style="text-align: left;">Pic<span style="text-align: left;">cola Stella è nata così: piccola. È la più piccola di tutti gli astri del cielo. Amareggiata ma molto risoluta, decide di mettersi in cammino per scoprire il motivo per cui è così piccina, andando a chiedere alla stella più saggia di tutto il cielo: Stella Balena.</span></div></div><p></p><p>Inizia così l’avventuroso viaggio che la porterà a scoprire che la grandezza di ognuno di noi non corrisponde e non dipende dalla nostra grandezza fisica e che, a volte, lo scopo della nostra esistenza è molto più importante di quanto si possa immaginare. </p><p>Secondo quanto ha raccontato la sua autrice Vanessa Policicchio Rizzoli: «Piccola Stella è giunta in una notte di pioggia quando, nel dormiveglia, negli occhi appena chiusi appaiono fuochi di luce. E così ho immaginato il viaggio che tutti noi affrontiamo per diventare grandi. Un viaggio fatto di strade dritte, imprevisti o curve improvvise che cerchiamo di compiere non senza paura, ma sempre con coraggio. Un percorso reso più agevole dalla polvere delle altre stelle che incontriamo e che ci accompagnano. </p><p>Stelle rappresentate dai nostri genitori, da una zia, dai nonni, da un fratello o una cugina, dagli amici e dai nostri insegnanti. Un libro avventuroso dove la piccola protagonista dimostrerà tutta la sua forza e la sua volontà e scoprirà che non sono le dimensioni a determinare quanto siamo grandi.»</p><p><b>Una curiosità sul libro</b>: l’illustratrice, Maria Mariano, ha disegnato le stelle una per una, con pennello ed acquerelli.</p><p><b>Vanessa Policicchio Rizzoli</b> è nata e vive a Latina. Laureata in medicina e chirurgia, specializzata in Anestesia e Rianimazione, è da sempre un’appassionata lettrice. Grazie ai suoi figli ha scoperto l’affascinante mondo degli albi illustrati che ha cominciato a collezionare, leggere e infine studiare. Ha iniziato così a immaginare e a scrivere storie sempre nuove da raccontare. È membro di ICWA.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFEQhQ_fj3EqT1k1I4Dg9NOpZ0MSUEej28Jxj0APTQeb8Dy368J1W_Gi12mGr9RmnHLJg4d4_TIGH0vi6s5I5xf3XUk380XA7o34CiL1TaOYxuWGPzuqNvewMR5wPoMQV9BtJNr81yuRVuLyA5icdRfQU5qjyeDCjXK7vCyTngRO8S1Baww_FZywhIq8o/s3492/image_123650291.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3492" data-original-width="2618" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFEQhQ_fj3EqT1k1I4Dg9NOpZ0MSUEej28Jxj0APTQeb8Dy368J1W_Gi12mGr9RmnHLJg4d4_TIGH0vi6s5I5xf3XUk380XA7o34CiL1TaOYxuWGPzuqNvewMR5wPoMQV9BtJNr81yuRVuLyA5icdRfQU5qjyeDCjXK7vCyTngRO8S1Baww_FZywhIq8o/s320/image_123650291.JPG" width="240" /></a></div><br /><p><br /></p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-41999008947567861832024-01-24T18:45:00.000+01:002024-01-24T18:45:36.141+01:00 Il sereno è su<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b> Sappiamo ancora vedere il mondo con gli occhi di un bambino?</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHuFQ-snZc8nlW_cqxZPJagjurgNZF5b0DoskJikKIM4O9CAVIh1HLMLrP3UyAL6DONh5shyphenhyphenGiEw5jShM_ZDQkRZN5K5ZjSBt9uMhGK2hW-BSXEO9lynPhHfkbyB5xMUQFaQFy2LqULgIdvQ0mbw7W_c_YN4t6gp8a0wN99xNIrHXA4akzxgcMqUQFLGU/s1500/Copertina%20Il%20sereno%20%C3%A8%20su.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHuFQ-snZc8nlW_cqxZPJagjurgNZF5b0DoskJikKIM4O9CAVIh1HLMLrP3UyAL6DONh5shyphenhyphenGiEw5jShM_ZDQkRZN5K5ZjSBt9uMhGK2hW-BSXEO9lynPhHfkbyB5xMUQFaQFy2LqULgIdvQ0mbw7W_c_YN4t6gp8a0wN99xNIrHXA4akzxgcMqUQFLGU/s320/Copertina%20Il%20sereno%20%C3%A8%20su.jpg" width="213" /></a></div>È possibile andare oltre le filastrocche e testi di grandi poeti, da Leopardi a Caproni, ai bambini? L’esperienza esposta in questo saggio si concentra proprio sulla <b>lettura ad alta voce di poesie d’autore a bimbi in età prescolare.</b> Scrive Miura Chora: “Guardo la luna. Nuvole se alzo gli occhi, se li abbasso il sereno”. Ma Caterina, cinque anni, basandosi sul proprio vissuto e su ciò che vede, sostiene il contrario: “Il sereno è su, in alto, non in basso”. Ai versi dei poeti, l’autrice Maria Alba de Prà accosta i pensieri, i sentimenti e le poesie dei partecipanti ai suoi laboratori di lettura e scrittura. <p></p><p>E come ci racconta lei stessa «"Il sereno è su" è una riflessione su una attività di lettura di poesie d’autore vissuta con bambini di quattro e cinque anni. La riflessione su questa esperienza e la raccolta di pensieri, sentimenti, emozioni dei piccoli partecipanti ha avuto come obiettivo quello di dare visibilità a un mondo, quello infantile, che con la nostra lente adulta non riusciamo più a vedere e a ricordare nitidamente. </p><p>Il nostro mondo adulto è molto diverso da quello infantile. <b>Riusciamo a ricordare qualcosa di quella età?</b> Probabilmente sì ma, altrettanto probabilmente, non come lo abbiamo vissuto allora ma come lo spieghiamo e lo definiamo con la nostra capacità logica razionale di ora. A volte ricordiamo fatti e situazioni mal interpretati che ci hanno lasciato un segno. Un genitore, p.es., ha ricordato di aver vissuto come una punizione il giorno in cui non ha più trovato la sua amata seggiolina in vimini, gettata via dalla mamma perché ormai logora ma per lei preziosa e insostituibile. </p><p>Leggere poesie di grandi autori a bambini così piccoli può essere una modalità per comunicare con questo mondo infantile. <b>La poesia è come uno spartito, ha un ritmo fatto di parole-suoni che raggiungono la sfera emotiva.</b> I piccoli non comprendono il significato ma seguono e recepiscono la sua musicalità che penetra nell’area intima. Il dialogo e i pensieri che seguiranno la lettura provengono dal loro mondo interiore. Solo una volta ho chiesto: “Cosa ho letto?”. E la risposta è stata: “Boh…!?!?”.</p><p>Un giorno ho letto la poesia di Albert Camus sull'amicizia. Mi è sembrato uno stimolo di discussione per bambini che hanno ancora in fase di sviluppo la capacità di stare insieme e condividere giochi, oggetti con gli altri, riconoscere i primi amici, quelli con cui si sta bene. Ero curiosa di conoscere i loro pensieri, le loro considerazioni sugli amici soprattutto dopo piccoli litigi. Leggo:</p><p>Non camminare davanti a me potrei non seguirti</p><p>Non camminare dietro di me non saprei dove condurti</p><p>Cammina al mio fianco e sii mio amico</p><p>Seduti in cerchio sul tappeto i sei partecipanti ascoltano e come spesso accade al termine della lettura segue il silenzio. È A., 4 anni, che rompe questo momento di calma. Sporge un piede verso di me e mi chiede: “Ti piacciono le mie scarpe nuove?”. Per noi adulti, imprevedibile intervento dopo l’ascolto della poesia, ma, a pensarci bene, è poi davvero così imprevedibile e senza senso? In fondo Camus scrive “camminare” e le scarpe hanno la loro importanza, e se poi si aggiunge anche il fatto che sono nuove, sono anche capaci di offrire momenti di orgoglio.</p><p><br /></p><p><b>Maria Alba De Prà</b>, pedagogista e psicologa, vive a Genova. Ha lavorato presso Enti Pubblici e come libera professionista. Ha pubblicato articoli su riviste specializzate nel settore pedagogico ed educativo tra cui Riforma della Scuola, Lg Argomenti, Bambini, Scuola dell’Infanzia, il saggio Senza Parole (2019) e Il cane nella vita tra arte, mitologia, leggenda (2023)</p><p><br /></p><blockquote style="border: none; margin: 0 0 0 40px; padding: 0px;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNWoWUg3tlLPN4oJUeCafPQTRuLRqxFZa4NSphsPCa3QFXkLvPopqiXbQGHgNAMJyArFPfIOKsRfO8y1yycZgWzgsedP8uNinKzUJAwMJIjgqXrB6zXd9KV7O7p6M35tMz3mz3BR4EtMAN8UamAVT40ktpPLgsrqFlxtsqSk7roZe9NEJoLWTkFb-rxkA/s2453/foto%20di%20Alba%20del%20Pr%C3%A8%20riadattata.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2453" data-original-width="2374" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNWoWUg3tlLPN4oJUeCafPQTRuLRqxFZa4NSphsPCa3QFXkLvPopqiXbQGHgNAMJyArFPfIOKsRfO8y1yycZgWzgsedP8uNinKzUJAwMJIjgqXrB6zXd9KV7O7p6M35tMz3mz3BR4EtMAN8UamAVT40ktpPLgsrqFlxtsqSk7roZe9NEJoLWTkFb-rxkA/s320/foto%20di%20Alba%20del%20Pr%C3%A8%20riadattata.jpg" width="310" /></a></div></blockquote><br /><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p> </p><p><br /></p><p> </p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-33864660529075449002024-01-17T17:09:00.000+01:002024-01-17T17:09:43.955+01:00 LA VOCE DELLA CAMPANA<p style="text-align: center;"><i> </i><b>Può una campana </b><span style="text-align: left;"><b>po’</b></span><b> stonata ricominciare a suonare?</b></p><p><i>La voce della campana</i> di Debora Giomi narra di un fabbro, Polidoro, che tutti in paese chiamano Mastro Poli. Il suo modo di lavorare i metalli è unico; nessuno nel paese sa farlo come lui. Ogni oggetto che crea o ripara è perfetto. Un giorno, il parroco del paese gli chiede di aggiustare una campana molto preziosa che durante la guerra è riuscita a salvarsi dal destino toccato a molte altre: essere fusa per costruire cannoni. Una crepa, però, ne ha compromesso la tonalità, togliendole il suo Si bemolle. Come farà Polidoro a ridare voce alla campana? </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz_ebJA0C5P63D6lkNZAUTv_ulmQAibl640dxXgJpuSQp8khjwsr7mWvHxcsAlMAqPUTkvdDWtkTXOPCqjhLL0flunrlAjQVKHFovL03mkCGkURQzQNmYtJoIhS4s-mVMJOcbHqfshjJVrBRqaYlZoLud0ue5mFHcWftY0fwOyHIlU0F98YHqGAfR2xNY/s1500/Copertina%20La%20voce%20della%20campana.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="1000" height="337" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz_ebJA0C5P63D6lkNZAUTv_ulmQAibl640dxXgJpuSQp8khjwsr7mWvHxcsAlMAqPUTkvdDWtkTXOPCqjhLL0flunrlAjQVKHFovL03mkCGkURQzQNmYtJoIhS4s-mVMJOcbHqfshjJVrBRqaYlZoLud0ue5mFHcWftY0fwOyHIlU0F98YHqGAfR2xNY/w224-h337/Copertina%20La%20voce%20della%20campana.jpg" width="224" /></a></div><p><span style="text-align: justify;">Il libro è <b>ispirato a una storia vera</b> ed è nato, così come ci racconta la sua autrice Debora Giomi, da un' esperienza personale vissuta dalla scrittrice e dalla sua immaginazione: «Abito in un piccolo borgo medievale nel cuore della Maremma Toscana e in questo luogo, nel secolo scorso, ha vissuto un fabbro che tutti consideravano un genio per le sue grandi doti di saldatore al punto di essere citato anche in alcune riviste scientifiche. Per lui i metalli non avevano segreti. Non ho mai conosciuto personalmente Polidoro, il protagonista del racconto. </span></p><p>Ho conosciuto però le storie, gli aneddoti che alcuni abitanti di Istia d'Ombrone mi hanno raccontato. Ho immaginato il suo mondo, a pochi passi dalla mia abitazione, in gran parte chiuso tra le quattro mura della sua bottega dove da sempre regnava il caos. Ho immaginato anche quella che un tempo era la sua Buca, luogo sacro dove il genio esprimeva tutte le sue doti di fabbro e oggi diventato un bellissimo giardino. Ho voluto scrivere un libro su Polidoro perché penso che la <b>memoria sia importante</b> e quelle storie in qualche modo sentivo che dovevano essere raccontate. In particolare la storia di una campana un po’ stonata che aveva subito dei danni al punto di non poter più suonare. In realtà nella sua vita ne aveva riparate ben dodici ma quella raccontata nel libro fu sicuramente la più importante, perché commissionata dal Vaticano. Sono sempre stata affascinata dal suono delle campane e durante questo lavoro mi sono documentata scoprendo un mondo incredibile a me sconosciuto. </p><p>Il libro annovera in sé storia, <b>folclore, fantasia e antropologia</b>. Ma vuol essere anche un omaggio all'<b>arte artigiana</b> che racchiude <b>sfumature quasi magiche</b>, spesso (come nel caso di Polidoro o Mastro Poli, perché così tutti lo chiamavano in paese) praticate nella inconsapevolezza della propria genialità.</p><p><br /></p><p style="text-align: left;"><b style="text-align: justify;">Debora Giomi </b><span style="text-align: justify;">è nata a Grosseto nel 1970 e vive a Istia d’Ombrone. Laureata in Scienze Economiche e Bancarie, è una funzionaria pubblica. Il suo primo libro per bambini, Quando al villaggio arrivarono le oche. Racconti di sentimenti, ingegno, amicizia, è stato pubblicato nel novembre del 2021 dalla casa editrice Parole Nuove, con le illustrazioni di Patrizia Pellegrini.</span></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidMM7gss1TL68HHD40wOQ5RydpBg32LPXllzt52jv9iQgb4QnvG-j7urW2efZwJCY-qU1jAyPQKN-OlsMD9zK38qM1vFAWQZ_lM6roKf7Q-wAHXGGMiy_JMx1JVtkQzZbuzGCOUN934T_UcLGpp-pIgRxYL9mWgh4tkm6b5QvCc1hsQXX7CvFvamgEoIo/s1271/IMG_7983.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1271" data-original-width="828" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidMM7gss1TL68HHD40wOQ5RydpBg32LPXllzt52jv9iQgb4QnvG-j7urW2efZwJCY-qU1jAyPQKN-OlsMD9zK38qM1vFAWQZ_lM6roKf7Q-wAHXGGMiy_JMx1JVtkQzZbuzGCOUN934T_UcLGpp-pIgRxYL9mWgh4tkm6b5QvCc1hsQXX7CvFvamgEoIo/s320/IMG_7983.jpg" width="208" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-21960793602476929092023-07-10T10:47:00.000+02:002023-07-10T10:47:00.901+02:00ROCKY, IL TOPO DELLE STELLE. <div style="text-align: center;"><a name="_Hlk139876845" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;"><div style="display: inline !important; text-align: left;"><b style="text-align: justify;">Una storia contro i pregiudizi</b></div></span></b></a></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;"> <br /></span></b><i><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">Rocky,
il topo delle stelle</span></i><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;"> scritto
da Silvia Bolis è una storia dedicata a tutti: bambini, ragazzi e adulti. È ambientata
nello Spazio, precisamente sulla Stazione Spaziale Orbitante Internazionale.<br /><o:p></o:p></span><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">«L’ispirazione
mi è venuta dai racconti di alcuni astronauti che ho avuto la fortuna di
incrociare per lavoro, in particolare Paolo Nespoli, che ha un record di
permanenza nello spazio (313 giorni) – racconta l’autrice - I suoi libri mi
hanno aiutato anche a capire che cosa </span><b style="font-family: Tahoma, sans-serif;">si
prova a stare per mesi</b><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;"> lontani dal pianeta Terra, potendo però guardarlo da
una prospettiva unica. Tutti raccontano di essere rimasti colpiti nel vedere
questa magnifica palla azzurra, sulla quale </span><b style="font-family: Tahoma, sans-serif;">non ci sono divisioni; </b><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">i confini tra le nazioni in realtà non
esistono, sono linee immaginarie per le quali però ci facciamo la guerra. Nel
libro si parla anche di questo.»<br /></span><b><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;"> <br /></span></b><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFJN5dlvWSN04N2kHpvbaNYqcLA4jv62VdIleJOqHff_9z1B0l71XtvSuegzsvigxlMEmaAi-XnLDjLZ0GvljcK4w2iWE91HSiJifHDlLHGcEg7aE3RHycU0OvMZRAsbQoL1wozeHYozfPcs9vwvRcJHALxNMLT0ljp3G1QrLl0xElZ3pcbKvf7BDNs1M/s4032/Libro.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFJN5dlvWSN04N2kHpvbaNYqcLA4jv62VdIleJOqHff_9z1B0l71XtvSuegzsvigxlMEmaAi-XnLDjLZ0GvljcK4w2iWE91HSiJifHDlLHGcEg7aE3RHycU0OvMZRAsbQoL1wozeHYozfPcs9vwvRcJHALxNMLT0ljp3G1QrLl0xElZ3pcbKvf7BDNs1M/w150-h200/Libro.jpeg" width="150" /></a></div><span style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;">La
storia è quella di un cucciolo di topo che s’infila per sbaglio nello Shuttle
durante un lancio e finisce sulla Stazione Spaziale Orbitante Internazionale. </div></span></div></span><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">All’inizio
nessuno si accorge di lui; poi uno dei protagonisti, l’ingegnere Jack Sparks,
lo scopre.<br /></span><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Il
regolamento prevede di eliminarlo perché costituisce un potenziale pericolo per
la strumentazione, che deve garantire la vita sulla stazione, ma Jack decide di
nasconderlo e proteggerlo. Perché è una forma di vita, in un luogo in cui la
vita appare per quello che è, incredibilmente preziosa.<br /></span><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">Il
suo compagno di missione John Mc Gregor, che è un ex militare, quindi più ligio
alle regole e ai protocolli, però la pensa diversamente.<br /> </span><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">Sullo
sfondo di questa vicenda, si svolge un’altra vicenda, più grande in apparenza,
quella della complicata missione che gli astronauti sono lì per compiere e
nella quale il topolino - che verrà chiamato Rocky -, avrà un ruolo importante.<br /></span><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;"> <br /></span><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">Questo
libro racconta un’avventura, un viaggio fuori nello Spazio, ma anche dentro,
nelle profondità dei nostri sentimenti.<br /></span><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">Uno
dei temi portanti è quello dell’amore, che è un linguaggio universale, che ci
permette di comunicare con tutti ed è capace di superare i confini, le
differenze - anche quelle tra esseri umani e topi - i pregiudizi e gli altri
inganni della nostra mente, perché l’amore origina dal cuore e il cuore sa, in
ogni momento, che cosa è vero e che cosa è giusto fare.<br /> </span><b><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;"> <br /></span></b><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">«Una
mia carissima amica, Laura Allemagna, mi faceva notare che la radice della
parola coraggio è <i>cor agére</i> ovvero agire col cuore – continua Bolis - Questo
libro è anche un omaggio agli animali, a quelli che vivono con noi e anche a
quelli che magari ci piacciono meno perché abbiamo dei pregiudizi nei loro
confronti, ma proprio per questo forse hanno qualcosa di ancora più prezioso da
mostrarci. Questo vale per gli animali, ma naturalmente anche per le persone.»<br /></span><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;"> </span></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin;">Silvia Bolis </span></b><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;">è nata a Lecco nel 1975. Vive tra lago e
montagna, lavorando come autrice nel mondo della comunicazione e degli eventi.
Da piccola ha scoperto l’amore per la scrittura grazie a un topo, incontrato
per caso. Con Edizioni il Ciliegio ha pubblicato i romanzi Camino, il treno che
sapeva sognare e La Fortuna di Santo. Quando un sogno diventa leggenda.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: 12pt;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH8nTYIEyccHpI9sJQ502CzbyOzOE1MVfFXCNJFb4WQTZFdfJqKDN-kaJkyuVOuWSwDXuGIHfL39HWpPDbgsyiZ1XVHH_KlRJRMs9D5IdfdpIfl6ssMFKwAJdh34DEqJfldiRNA2TFW1rOy866r7z756Kh8q9bBGXWF08O1rt2KtF6VyTCTdYe-SLTsI0/s1029/Silvia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="989" data-original-width="1029" height="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH8nTYIEyccHpI9sJQ502CzbyOzOE1MVfFXCNJFb4WQTZFdfJqKDN-kaJkyuVOuWSwDXuGIHfL39HWpPDbgsyiZ1XVHH_KlRJRMs9D5IdfdpIfl6ssMFKwAJdh34DEqJfldiRNA2TFW1rOy866r7z756Kh8q9bBGXWF08O1rt2KtF6VyTCTdYe-SLTsI0/w200-h193/Silvia.jpg" width="200" /></a></div></span></div><div style="text-align: justify;"></div>
Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-51945410694940664292021-10-30T14:38:00.001+02:002021-10-30T14:38:52.229+02:00Alla riscoperta dei Cavalieri Templari: suggestione senza tempo grazie al romanzo di Giovanni Corti “La corona della cittadina Eufemia” <p style="text-align: left;"><i style="background-color: white; font-family: arial; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">L’ultimo romanzo
di Giovanni Corti, un giallo ricco di colpi di scena, ruota intorno a un
mistero che risale ai tempi della Quarta Crociata e a una preziosa reliquia, bottino
di guerra dei Templari. Ma perché i Cavalieri Templari continuano a emanare un
fascino esoterico che cattura l’attenzione della letteratura e del cinema? Una
domanda alla quale risponde Elaine Tralli in questo interessante articolo scritto
in esclusiva per Il Ciliegio. </span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: arial;"><i><span style="font-size: 12pt;"><o:p> </o:p></span></i><i style="text-align: right;"><span style="font-size: 12pt;">i.b.</span></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;">I Cavalieri
Templari e la loro storia riscuotono da sempre un immenso fascino: basti
pensare alla nutritissima filmografia e bibliografia al riguardo. Ma cosa
suscita tutta questa ammirazione? I motivi sono molteplici, ma è bene
ricordarne principalmente due: anzitutto, l’innegabile attrazione esercitata
dalla figura, già considerata “anomala” al tempo, del monaco - guerriero, con
tutte le sue contraddizioni che non staremo a spiegare in questa sede; in
secondo luogo, la fine violenta dell’Ordine, con la condanna e il rogo di
Jacques de Molay, ultimo Gran Maestro, e del Precettore di Normandia Geoffrey
de Charnay, eseguita l’11 marzo 1314. Da ricordare che Papa Clemente V, che
aveva decretato la soppressione dell’Ordine (bolla <i>Vox in excelso</i>, 22 marzo 1312), morì solo un mese dopo e che
Filippo IV di Francia (detto “Il Bello”), artefice primo del processo ai
Templari con lo scopo di incamerarne, in parte, l’immenso patrimonio,</span><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;"> </span><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;">morì il 29 novembre dello
stesso anno. Da qui il fiorire di leggende sul potere “oscuro” dei Templari,
riattizzate qualche secolo più tardi dallo scrittore massone Andrew Michael
Ramsay, che nel 1737 scrisse una storia della Massoneria nella quale i Templari
avevano un ruolo molto importante a partire già dal periodo delle Crociate,
durante il quale essi avrebbero elaborato dei “segni segreti” utili al
riconoscimento in un ambiente ostile; occupando il tempio di Salomone sarebbero
inoltre diventati i custodi di quella “sapienza segreta” ereditata poi proprio
dai massoni. Tutto ciò ha contribuito non poco a creare quell’alone di
segretezza e di mistero che tutt’oggi circonda la storia dei Templari.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center; vertical-align: baseline;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.edizioniilciliegio.com/scheda-libro/giovanni-corti/la-corona-della-cittadina-eufemia-9788867717958-726342.html" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: arial;"><img border="0" data-original-height="1571" data-original-width="1000" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-Y88KJrvWXnk/YX04RRHK7sI/AAAAAAAABgE/53HEGDPSb5si5wwyTTtSS0IDFSy0Y0nmwCLcBGAsYHQ/w408-h640/corona_1000px.jpg" width="408" /></span></a></div><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: arial;"><span style="color: black; font-size: 12pt;"><b><i>La questione delle reliquie e il vergognoso saccheggio
di Costantinopoli</i></b></span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: arial;"><span style="color: black; font-size: 12pt;">La vicenda
narrata nel testo ci riporta in varie epoche, prima fra tutte alla Quarta
Crociata (che di “Crociata”, a ben guardare, aveva ben poco) e agli anni
immediatamente successivi. Essa fu indetta da Papa Innocenzo III con lo scopo
di liberare la Terrasanta, ma si concluse con l’ignobile saccheggio della
capitale dell’Impero bizantino, Costantinopoli (1204) a causa
dell’invischiamento dei Crociati nelle vicende della Repubblica di Venezia e
nelle questioni dinastiche bizantine. Durante il saccheggio furono trafugate
dalla città moltissime reliquie, che finirono sparse per l’Europa, spesso
divise in pezzi. Ed è proprio un’importantissima reliquia recuperata da un
Cavaliere del Tempio in questo periodo a scatenare gli avvenimenti descritti nella
storia, che però si svolge in epoca contemporanea, precisamente nel 1978: il
rapimento del figlio di un imprenditore porta, grazie alle indagini
coscienziose di un Maresciallo dei Carabinieri, a scoprire collegamenti con una
storia ben più vasta, che protende le sue radici non solo verso la Quarta
Crociata, ma anche all’epoca napoleonica, arrivando all’Imperatore corso in
persona. Cosa nasconde la corona trafugata dal capo della statua di
Sant’Eufemia, nel paesino di Oggiono, nel Lecchese? Perchè Napoleone in persona
se ne vuole impossessare? E perchè, secoli dopo, il mistero della Corona,
caduto nell’oblio, torna a far parlare di sè?</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: arial;"><span style="color: black; font-size: 12pt;">Di certo vi è
solo un fatto: tralasciando, per un momento, esoterismo e misticismo, viene
strano pensare che proprio quelle categorie che ideologicamente rifiutano ogni
collegamento con la religione, come i post-rivoluzionari francesi e i
brigatisti rossi (ebbene si, ci sono anche loro) cerchino strumenti di potere
derivanti da essa. Quasi ad ammettere che, in fondo, la ricerca di qualcosa di
superiore, magico o divino che sia, è insita in ognuno di noi. Senza eccezione.<span style="border: none windowtext 1.0pt; mso-border-alt: none windowtext 0cm; padding: 0cm;"> </span></span><span style="border: 1pt none windowtext; font-size: 12pt; padding: 0cm;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: arial;"><span style="border: 1pt none windowtext; font-size: 12pt; padding: 0cm;"><o:p> </o:p></span><span style="font-size: 12pt; text-align: right;">Elaine
Tralli</span></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right; vertical-align: baseline;"><span style="font-size: 12pt; text-align: right;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"></span></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-mMkAzwpNJeA/YX05sVhMTLI/AAAAAAAABgQ/QQ5O0y1XrkclAwwMzt5RwIuacOYNRWcmQCLcBGAsYHQ/s512/Giovanni%2BCorti.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: arial;"><img border="0" data-original-height="399" data-original-width="512" height="156" src="https://1.bp.blogspot.com/-mMkAzwpNJeA/YX05sVhMTLI/AAAAAAAABgQ/QQ5O0y1XrkclAwwMzt5RwIuacOYNRWcmQCLcBGAsYHQ/w200-h156/Giovanni%2BCorti.jpg" width="200" /></span></a><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><b>Giovanni
Corti</b></span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%; text-align: justify;"> è nato a Oggiono (Lecco) nel 1955. Con il Ciliegio
Edizioni, oltre a <i>La corona della cittadina Eufemia</i>, ha pubblicato i
romanzi: <i>Azzurro Marco</i>; <i>A bello, peste et fame libera nos domine</i>;
<i>Il re che verrà</i>; 4 + 1 = 5 Cambiando l’ordine degli addendi la somma non
cambia; <i>Occhioperocchio</i>.</span><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;"> </span></span></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"></span></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-eXi4Oe5IfNA/YX06GrxWfSI/AAAAAAAABgc/E4yPCl_plzkvmb1VXOP8TNHy-zVdCVQpwCLcBGAsYHQ/s2048/Elaine.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: arial;"><img border="0" data-original-height="2005" data-original-width="2048" height="191" src="https://1.bp.blogspot.com/-eXi4Oe5IfNA/YX06GrxWfSI/AAAAAAAABgc/E4yPCl_plzkvmb1VXOP8TNHy-zVdCVQpwCLcBGAsYHQ/w195-h191/Elaine.jpg" width="195" /></span></a><span style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><b>Elaine
Tralli</b></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">, nata in Irlanda nel 1983, si è laureata in Storia
antico-medievale presso l’Università degli Studi di Milano nel 2008 con una
tesi intitolata <i>Una fonte per la storia della guerra medievale: l’Anonimo
Cumano (sec. XII).</i></span></span></div></span></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 17.55pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="color: #333333; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p> </o:p></span></p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-78803151792991604332021-01-13T10:15:00.006+01:002021-01-14T15:35:16.868+01:00Lo "Smart working" esisteva già cinquant’anni fa!<p><i style="text-align: justify;"></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i style="text-align: justify;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ParMv7axT2I/X_683dsjQ8I/AAAAAAAABXs/YhG2sW7ErLcmTqpuhzSK7pA8APRsIYnJQCLcBGAsYHQ/s1280/Immagine%2Blavoro%2Ba%2Bdomicilio%2Bfemminile.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="871" data-original-width="1280" height="313" src="https://1.bp.blogspot.com/-ParMv7axT2I/X_683dsjQ8I/AAAAAAAABXs/YhG2sW7ErLcmTqpuhzSK7pA8APRsIYnJQCLcBGAsYHQ/w460-h313/Immagine%2Blavoro%2Ba%2Bdomicilio%2Bfemminile.jpg" width="460" /></a></i></div><i style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: 12pt;"><p><i style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></i></i></p><p><i><i><span style="font-size: 12pt;">Soprattutto durante la prima fase dell’emergenza
sanitaria si è molto sentito discutere </span></i><span style="font-size: 12pt;">di
smart working<i>. Qualcuno ha esaltato questa forma di lavoro più flessibile
sostenendo che debba essere potenziata anche quando il Covid19 sarà solo un
brutto ricordo; altri, da subito, hanno manifestato qualche scetticismo in più.</i></span></i></p></span></i></i><p></p><p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: justify;"><i><span style="font-size: 12pt;">Come qualsiasi fenomeno sociale, culturale ed
economico anche lo </span></i><span style="font-size: 12pt;">smart working<i>
non lo si può adottare nella sua forma più estensiva senza che prima venga
seriamente valutato e regolamentato da tutti gli attori coinvolti: imprenditori,
lavoratori, classi dirigenti, ecc…</i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: justify;"><i><span style="font-size: 12pt;">Già prima della pandemia la precarizzazione e la
discriminazione di genere in alcuni settori del mondo del lavoro è proliferata
senza che si sia tentato di arginarle. In questo illuminante articolo che Irena
Schiavetta ci propone possiamo trarre interessanti spunti di riflessione: il
passato non va dimenticato per non compromettere le conquiste che crediamo
acquisite e il nostro futuro. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: right;"><i><span style="font-size: 12pt;">i.b.</span></i></p><p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: right;"><span style="font-size: 12pt; text-align: center;"><span></span></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: center;"><span style="font-size: 12pt;">di Irene Schiavetta</span></p><p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">L’Osservatorio del Politecnico di Milano definisce
lo smart working </span><i style="font-size: 12pt;">”una nuova filosofia
manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e
autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da
utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati”.</i><span style="font-size: 12pt;"> Ma
è tutto oro quello che luccica? Ed è veramente “nuovo” come sembra?</span></p><p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ebbene, bisogna ricordare che a partire dagli anni
Sessanta è già esistito, in Italia, quello che oggi chiamiamo “smart working”, una
modalità di “lavoro agile” che interessava un ben preciso tipo di lavoratori:
le donne.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Le coordinate generali dell’occupazione femminile, in
quegli anni, erano legate indissolubilmente a una serie di tradizioni,
abitudini e convinzioni molto radicate nella società. Ad esempio, era prassi
comune che le donne, quando si sposavano, fossero licenziate alla nascita del
primo figlio (ma anche oggi, quante devono accettare un trattamento simile?).
Nello stesso tempo, gran parte del lavoro agricolo continuava a essere svolto
da loro, che dovevano quindi barcamenarsi tra la fatica nei campi e quella in
casa (compreso l’allevamento dei figli, visto che non esistevano adeguate strutture
per l’infanzia). La società italiana era ancora di stampo patriarcale, le donne
erano tenute a casa dal legame con i figli e la loro attività lavorativa era
considerata sempre “gratis data”, pur essendo pesante. La divisione dei ruoli
era rigida: l’uomo si preoccupava del reddito, la moglie era una casalinga. Se
poi tra le sue mansioni c’erano quelle, come detto, di contadina o lavoratrice
precaria, non erano che inevitabili conseguenze della sua “naturale”
condizione. Quindi, dovute.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Occorre considerare che nelle fabbriche, a partire
dalla seconda metà degli anni ’50, la meccanizzazione era andata avanti a passi
da gigante. Di conseguenza, soprattutto nel terziario e in particolari nei settori
industriali quali ad esempio la meccanica di precisione e la costruzione di
apparecchiature elettriche, gli operai qualificati potevano essere sostituiti –
con grande risparmio – da donne. Erano perfette perché costituivano una manodopera
flessibile, mobile, erano adatte a mansioni non qualificate e molto ripetitive,
che tuttavia richiedevano abilità, precisione, pazienza. Man mano che passavano
gli anni, quindi, soprattutto nelle aree urbane, le donne furono sempre più
spesso impegnate in lavori a domicilio che andavano dalla sartoria
all’assemblamento di ingranaggi elettrici, dalla costruzione di giocattoli alla
creazione di monili. Erano attività precarie e intermittenti, difficili oggi da
ricostruire dettagliatamente, ma che avevano un punto in comune: l’assenza di
ogni garanzia e tutela. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Anche le donne regolarmente assunte non se la passavano
meglio: nelle fabbriche spesso erano relegate nelle categorie e qualifiche più
basse e private di ogni possibilità di avanzamento di carriera, con
discriminazioni salariali (che nel mondo del lavoro femminile esistono ancora
oggi!).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">A partire dagli anni Sessanta quindi questo antenato
dell’attuale “smart working”, il lavoro a domicilio, è stato comune tra le
donne. Spesso il reddito del capofamiglia non era sufficiente, ma
contemporaneamente la moglie doveva essere a casa a tempo pieno per seguire la
famiglia. Molte grandi aziende d’altronde attuavano un deciso decentramento
produttivo, per cui diverse fasi della lavorazione erano svolte tramite imprese
minori, fino al lavoro a domicilio, l’ultimo anello di questa catena, una
modalità lavorativa caratteristiche elevate di sfruttamento, ritmi di lavoro
massacranti e spesso condizioni igienico-sanitarie precarie per tutta la
famiglia (in caso di utilizzo di sostanze nocive nell’ambiente domestico).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">D’altra parte, le stesse lavoratrici tendevano a
considerare positivamente l’enorme vantaggio di potere restare a casa senza
apparenti obblighi e imposizioni di orario, scambiando per libertà quella che
era invece l’espressione massima dello sfruttamento e dell’emarginazione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-prqzqPCjq84/X_62fb9jnaI/AAAAAAAABXU/J3el7F8rtjwCZUw9uLk4PUHnGXWD4nyYwCLcBGAsYHQ/s2048/la%2Btabaccheria.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1364" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-prqzqPCjq84/X_62fb9jnaI/AAAAAAAABXU/J3el7F8rtjwCZUw9uLk4PUHnGXWD4nyYwCLcBGAsYHQ/w133-h200/la%2Btabaccheria.jpg" width="133" /></a></div>Nel romanzo “La tabacchiera di Otto Schmitt” vediamo
la protagonista, Carmelina Spadafora, originaria della Calabria e trasferitasi nel
Nord Italia nel paesino di Colombano, costretta dalle circostanze a trovare un
lavoro a domicilio, per poter guadagnare qualcosa pur avendo una figlia in età
scolare e nessuna specializzazione. Non sarà la prima, né l’ultima delle
difficoltà che dovrà affrontare, dal giorno in cui, con un matrimonio
combinato, ha lasciato la Calabria per un viaggio interminabile…<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: justify;"><b><span style="font-size: 12pt;"></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://1.bp.blogspot.com/-lKRYzi3KQTE/X_635CoIlcI/AAAAAAAABXg/PCLyUkCSCWc-JUhcOTfUrugeHDIfwGx2ACLcBGAsYHQ/s904/Irene%2BSchiavetta%2B2020.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="904" data-original-width="897" height="185" src="https://1.bp.blogspot.com/-lKRYzi3KQTE/X_635CoIlcI/AAAAAAAABXg/PCLyUkCSCWc-JUhcOTfUrugeHDIfwGx2ACLcBGAsYHQ/w184-h185/Irene%2BSchiavetta%2B2020.jpg" width="184" /></a></b></div><b>Irene Schiavetta</b><span style="font-size: 12pt;"> vive a Savona con il marito e i figli e insegna pianoforte presso il
Conservatorio di Cuneo, dove è vicedirettore. Ha scritto commedie brillanti,
racconti, il romanzo <i>Le tre signore</i> (Coedit, premiato in concorsi
internazionali); testi di letteratura (pubblicati da Atlas); cinque libri
gialli con Fiorenza Giorgi, fra cui <i>Il mistero di San Giacomo</i> (Fratelli
Frilli); il racconto per bambini <i>L’Occhio di Bubuz</i> (il Ciliegio). Ha
pubblicato inoltre testi di didattica musicale tra cui <i>Primo Piano</i>, <i>Il
nuovo Centone</i> (Carisch) e <i>Mai troppo piano</i>, <i>Il Millione, Su e giù
per le scale, Pianopiùforte</i> (Dantone).<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-right: 12.8pt; text-align: justify;"><i><span style="font-size: 12pt;"><a href="http://www.edizioniilciliegio.com/scheda-libro/irene-schiavetta/la-tabacchiera-di-otto-schmitt-9788867717545-709461.html">La tabacchiera di Otto Schmitt</a></span></i><span style="font-size: 12pt;"> è il suo ultimo lavoro letterario recentemente pubblicato
da Edizioni Il Ciliegio. <o:p></o:p></span></p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com022040 Lurago D'erba CO, Italia45.7519542 9.222142217.441720363821155 -25.9341078 74.062188036178839 44.3783922tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-10662930661607677462020-11-25T10:30:00.003+01:002020-11-25T10:30:40.289+01:00L'impegno del Ciliegio contro la violenza sulle donne<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-uN8ULbwkz_A/X74gaaOUGkI/AAAAAAAABTs/jJ_3x5-4l54maKQPV9iG_pX73yLUVQsxQCLcBGAsYHQ/s2000/25%2Bnovembre%2Bgiornata%2Binternazionale%2Bcontro%2Bla%2Bviolenza%2Bsulle%2Bdonne.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1414" data-original-width="2000" height="283" src="https://1.bp.blogspot.com/-uN8ULbwkz_A/X74gaaOUGkI/AAAAAAAABTs/jJ_3x5-4l54maKQPV9iG_pX73yLUVQsxQCLcBGAsYHQ/w400-h283/25%2Bnovembre%2Bgiornata%2Binternazionale%2Bcontro%2Bla%2Bviolenza%2Bsulle%2Bdonne.jpg" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Oggi, 25 novembre, è la giornata internazionale
contro la violenza sulle donne. Edizioni il Ciliegio ha raccontato nei suoi
libri questa piaga. Propone ai suoi lettori alcuni titoli recenti e meno recenti.<br /><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;"><b>Di Laura Romano</b></div><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><i><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-wLqo42bRATQ/X74gt3E0r-I/AAAAAAAABT0/MlBIxN9sIYgiNaCmfTXEY5n3hiDavRXjgCLcBGAsYHQ/s383/lividi-sul-corpo-lividi-nellanima-529870.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="383" data-original-width="250" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-wLqo42bRATQ/X74gt3E0r-I/AAAAAAAABT0/MlBIxN9sIYgiNaCmfTXEY5n3hiDavRXjgCLcBGAsYHQ/w131-h200/lividi-sul-corpo-lividi-nellanima-529870.jpg" width="131" /></a></div><a href="http://www.edizioniilciliegio.com/scheda-libro/laura-romano/lividi-sul-corpo-lividi-nellanima-9788867714964-529870.html">Lividi sul corpo, lividi nell’anima</a><br /></i>In questo saggio, Laura Romano
presenta diverse dolorose storie di vita, storie drammaticamente vere, in cui
le violenze – fisiche e psicologiche – gli abusi, le prepotenze, le
prevaricazioni colpiscono il mondo femminile in ogni età della vita. L’autrice
analizza e commenta con delicata profondità caso per caso, spiegando le ragioni
di tali disagi, offrendo suggerimenti educativo-riabilitativi e indicando gli
aiuti necessari al loro superamento.<br /><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;"><b><br /></b></div><div style="text-align: center;"><b>Di Giovanna Ferrari</b></div><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><i><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><i style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-_J8xQVZ88jg/X74hYErZfhI/AAAAAAAABUE/CQsj_jWQTjIQ6Y2O9PssM_PLKCw_X8WMgCLcBGAsYHQ/s416/per-non-dargliela-vinta-69774.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="416" data-original-width="279" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-_J8xQVZ88jg/X74hYErZfhI/AAAAAAAABUE/CQsj_jWQTjIQ6Y2O9PssM_PLKCw_X8WMgCLcBGAsYHQ/w134-h200/per-non-dargliela-vinta-69774.jpg" width="134" /></a></div><a href="http://www.edizioniilciliegio.com/scheda-libro/giovanna-ferrari/per-non-dargliela-vinta-9788897783305-69774.html">Per non dargliela vinta</a></i></div></i>L’11 febbraio 2009 Giulia viene
assassinata dal marito. Un delitto atroce, inspiegabile, assurdo che sconvolge
e lacera il tessuto di un’intera esistenza ordita intorno agli affetti e ai
valori della famiglia. Questo libro, vuole essere innanzitutto un ricordo
oggettivo della figura e della personalità della giovane donna barbaramente uccisa
e ulteriormente “brutalizzata” dalle infamanti distorsioni della sua immagine,
operata, a scopi difensivi, dal suo assassino. È, inoltre, una rigorosa
ricostruzione, in base agli atti processuali, del delitto e del conseguente
procedimento giudiziario, da cui esce una chiara denuncia contro la “violenza”
operata dalla “giustizia” ai danni della vittima e più in generale della donna.
Perché la morte di Giulia e quella di tante, troppe, donne private di
prepotenza del diritto inalienabile alla vita, non sia vana.</div><div style="text-align: justify;"><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><i><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-rHwq5Iu3qvA/X74hnfaAo1I/AAAAAAAABUI/axWfBlkjCCwDtDpuO3IUTnlRna0ArimDgCLcBGAsYHQ/s378/chat-in-rosa-237722.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="378" data-original-width="250" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-rHwq5Iu3qvA/X74hnfaAo1I/AAAAAAAABUI/axWfBlkjCCwDtDpuO3IUTnlRna0ArimDgCLcBGAsYHQ/w133-h200/chat-in-rosa-237722.jpg" width="133" /></a></div><a href="http://www.edizioniilciliegio.com/scheda-libro/maria-rosaria-de-simone-giovanna-ferrari/chat-in-rosa-9788867711536-237722.html">Chat in rosa</a></i></div><div style="text-align: justify;">Gio e Ros si conoscono in maniera
fortuita a Roma. Per diversi motivi e in diversi modi entrambe combattono una
battaglia contro la violenza di genere, anche se in città lontane. Gio ha perso
una figlia, Giulia; Ros racconta del dramma del femminicidio e della violenza
assistita, che coinvolge i minori, sulle pagine di un giornale online.
Cominciano a scriversi sulla chat di Facebook e a raccontarsi il loro vissuto.<br />Ne nasce un carteggio in cui, in
maniera tagliente e sferzante, condannano il malcostume che trasforma i luoghi
della “Giustizia” in cittadelle del Male, e affrontano tematiche legate al
quotidiano con uno stile leggero, ironico e scanzonato.<br />Un libro tutto al femminile, che
fa ridere e piangere, sfoglia pagine del passato e indaga il presente con lo
sguardo rivolto al futuro, verso quella parità di diritti per la donna che la
nostra cultura è ancora così restia a riconoscere.<br /><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><i><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ArMKJSpLnU8/X74iAeaecBI/AAAAAAAABUU/81A3uzidWPM2J_Iko2wYU3zBa7wM_CqNACLcBGAsYHQ/s380/love-infinity-305161.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="380" data-original-width="250" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-ArMKJSpLnU8/X74iAeaecBI/AAAAAAAABUU/81A3uzidWPM2J_Iko2wYU3zBa7wM_CqNACLcBGAsYHQ/w132-h200/love-infinity-305161.jpg" width="132" /></a></div><a href="http://www.edizioniilciliegio.com/scheda-libro/giovanna-ferrari/love-infinity-9788867712236-305161.html">Love infinity</a><br /></i>Luna, sotto l’apparenza di
allegra solarità, nasconde un vissuto doloroso da cui, pur con la
consapevolezza maturata dalle esperienze negative, fatica a liberarsi. Alla
sofferenza per la lunga storia di amori sbagliati, si aggiungono l’isolamento e
l’incomprensione scaturiti dal contesto sociale di un piccolo paese, improntato
a miopi stereotipi culturali.<br />Una storia tormentata, tesa a
portare allo scoperto il conflitto di sentimenti che devastano l’animo di una
donna vittima di relazioni violente.<br />Una sorta di cronaca minuto per
minuto, fatta in tempo reale: un “qui e ora” che percorre una trentina d’anni
di vita della protagonista. Una chiave per entrare nelle pieghe più nascoste
dell’animo alle prese col mistero dell’Amore e con le trappole insidiose che
può nascondere questo percorso.<br /><b><br /></b></div><div style="text-align: center;"><b>Di Germana Blandin Savoia</b></div><div style="text-align: justify;"><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><i><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-NEiHr_OWymU/X74iLBqDs2I/AAAAAAAABUY/WCVxy5cy-JMq2-cVjxhmMzGF26uMCEUAACLcBGAsYHQ/s233/le-donne-dalle-labbra-mancanti-10939.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="233" data-original-width="171" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-NEiHr_OWymU/X74iLBqDs2I/AAAAAAAABUY/WCVxy5cy-JMq2-cVjxhmMzGF26uMCEUAACLcBGAsYHQ/w147-h200/le-donne-dalle-labbra-mancanti-10939.png" width="147" /></a></div><a href="http://www.edizioniilciliegio.com/scheda-libro/germana-blandin-savoia/le-donne-dalle-labbra-mancanti-9788888996752-10939.html">Le donne dalle labbra mancanti</a></i></div><div style="text-align: justify;">Con una prosa estremamente
intimista, Germana Blandin Savoia scava nei ricordi, nei segreti, nei mondi e
nei cuori di quattordici donne. Quattordici donne o forse una, poco importa.
Ognuna ha la sua storia, ma tutte sono accomunate dal silenzio,
dall'impossibilità di dire al mondo ciò che sentono, desiderano, sognano. E
allora l'unico rimedio che resta loro è quello di affidarsi alla scrittura, o
meglio ad una voce narrante che si faccia carico di scrivere le loro parole
nero su bianco.<br />Il risultato di questo audace
esperimento narrativo sono quattordici racconti dal carattere quasi universale.
Le storie riportano voci e identità di donne differenti, ma riunite tuttavia
attorno alla comune essenza femminile da cui scaturiscono, essenza per sua
natura indomabile, ancestrale, eterna.<br /><o:p> </o:p></div>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p> </o:p></p><br /><p></p>Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-72708877337705894762020-11-04T15:26:00.001+01:002020-11-04T15:29:42.876+01:00 "Corri in libreria!": con AIE, il Natale è già iniziato.<p style="text-align: center;"><b>COMUNICATO STAMPA</b></p><p style="text-align: center;"><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://1.bp.blogspot.com/-dO6B88Sv2Ek/X6K4oim7WuI/AAAAAAAABSI/ojaBh9KIqiEZBIoIKgu86agcix9tG8XHACLcBGAsYHQ/s1653/Campagna%2BAIE%2BNatale%2B2020.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1169" data-original-width="1653" height="283" src="https://1.bp.blogspot.com/-dO6B88Sv2Ek/X6K4oim7WuI/AAAAAAAABSI/ojaBh9KIqiEZBIoIKgu86agcix9tG8XHACLcBGAsYHQ/w400-h283/Campagna%2BAIE%2BNatale%2B2020.jpg" width="400" /></a></b></div><p></p><p style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;">Libri: parte oggi la campagna
degli editori “Pensaci subito, non fare le code. In libreria il Natale è già
iniziato” Levi (AIE) e Ambrosini (ALI): “Nella situazione di incertezza che ci
circonda invitiamo gli italiani a non aspettare l’ultimo momento. Novembre è il
nuovo dicembre” Pensaci subito, non fare le code. In libreria il Natale è già
iniziato. Parte oggi la campagna dell’Associazione Italiana Editori (AIE) e
librai (ALI Confcommercio) per invitare i lettori ad andare in libreria il
prima possibile, senza attendere le code di Natale.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: left;">“Nella situazione di incertezza
che ci circonda invitiamo gli italiani a non aspettare l’ultimo momento. Novembre
è il nuovo dicembre, per usare lo slogan di una felice campagna dei librai
americani, ripresa anche nel Regno Unito e in Olanda – sottolineano insieme il presidente
dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Ricardo Franco Levi e quello dell’Associazione
Librai Italiani (ALI), Paolo Ambrosini -. E questo invito agli italiani è ancora
più urgente e sentito in questo momento difficile in cui torniamo a rivolgere
il nostro appello a tutte le istituzioni: il libro non può essere considerato
alla stregua di un semplice oggetto di consumo il cui acquisto è rinviabile, ma
va ritenuto un bene essenziale, come già aveva indicato il governo nei decreti
di aprile”.</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: left;">La campagna, disponibile sul sito
di AIE alla pagina aie.it/campagnanatale2020.aspx e sul sito ALI
libraitaliani.it e fatta propria da tutti gli editori e librai, durerà fino a
Natale, coinvolgendo siti e social degli editori e mobilitando le librerie
italiane.</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: left;"><o:p> </o:p>Milano, 3 novembre 2020</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p><br style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;" />Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com022040 Lurago D'erba CO, Italia45.7519542 9.222142221.26174594973353 -25.9341078 70.242162450266477 44.3783922tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-79142551301155456012020-07-20T10:16:00.001+02:002020-07-20T10:16:44.739+02:00“Non Mollare Mirtilla!”: una fiaba che affronta il tema della lontananza ai tempi del Covid 19.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-JEFCwr-4nNw/XxVSFgtQbCI/AAAAAAAABPs/wXUUHj1qn04cmTlzwKjvAJ3Fbe7OZZOzACLcBGAsYHQ/s1600/tav.1-col..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-JEFCwr-4nNw/XxVSFgtQbCI/AAAAAAAABPs/wXUUHj1qn04cmTlzwKjvAJ3Fbe7OZZOzACLcBGAsYHQ/s400/tav.1-col..jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un'illustrazione del libro "Non mollare Mirtilla!" <br />realizzata da Simone Lucchesi</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
È uscito lo scorso 15 luglio, nelle principali librerie, il
libro per bambini “Non Mollare Mirtilla!”: una fiaba scritta da Alessandra
Cerretti con le illustrazioni di Simone Lucchesi. Si tratta di un’edizione
bilingue, con scheda didattica che può essere un ottimo supporto per insegnanti
e genitori. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“Non Mollare Mirtilla!”
è una fiaba che affronta con delicatezza il tema del superamento delle
difficoltà, non solo fisiche ma anche emotive. È infatti la lontananza dagli
affetti più cari - che molti bambini hanno sperimentato nel difficile periodo
del lockdown - a spingere la protagonista Mirtilla a compiere un viaggio
impegnativo attraverso il bosco. In questo percorso, non privo di ostacoli, la
piccola elfa Mirtilla, grazie all’aiuto dei suoi amici animali, crescerà,
superando tutti gli ostacoli e potrà finalmente riabbracciare il suo amato
papà. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
La fiaba, divertendo, può supportare i genitori nel
difficile compito di parlare con i più piccoli delle loro paure o difficoltà. Alessandra
Cerretti affronta anche in questo suo libro argomenti non facili da spiegare ai
bambini come la dislalia e il distanziamento sociale. Con questa edizione, Il
Ciliegio conferma ancora una volta la sua attenzione al mondo emotivo e spirituale
dei bambini e la sua competenza nella produzione di contenuti educativi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Un’altra interessante caratteristica di questo libro
riguarda la parte grafica. La scelta delle illustrazioni di Simone Lucchesi
pone in primo piano l’importanza dell’aspetto visivo nel coinvolgimento del
bambino.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Lucchesi, pur rivolgendosi ai
più piccoli, mantiene inalterate le qualità che caratterizzano la sua tecnica,
in particolare l’uso di colori sgargianti e delle sfumature, che colpiscono e donano
alle tavole profondità e la complessità del tratto, dove ogni filo d’erba è
disegnato singolarmente ed ogni spazio curato nel dettaglio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-qQBHPGU9vRs/XxVSqipMKRI/AAAAAAAABP0/crdoPu6vAnAlZvj4qaN1kwDkRjWOGKowgCLcBGAsYHQ/s1600/Non%2Bmollare%2BMirtilla_500px.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-qQBHPGU9vRs/XxVSqipMKRI/AAAAAAAABP0/crdoPu6vAnAlZvj4qaN1kwDkRjWOGKowgCLcBGAsYHQ/s320/Non%2Bmollare%2BMirtilla_500px.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Alessandra
Cerretti</span></b><span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> è scrittrice spezzina di fiabe. Ama trattare tematiche quali la diversità
e il rispetto per l’ambiente e gli animali. Ha al suo attivo diverse
pubblicazioni e riconoscimenti. Per Il Ciliegio ha pubblicato nel 2018 <i style="mso-bidi-font-style: normal;">La banda degli occhialuti </i><span style="mso-bidi-font-style: italic;">e nel 2019</span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"> <span style="mso-bidi-font-weight: bold;">La banda degli occhialuti 2 -
Tutti per uno e uno per tutti.<o:p></o:p></span></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Simone Lucchesi</span></b><span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">, triestino, nel 1986 si diploma Maestro d’Arte e nel
1998 inizia a Milano l’attività di illustratore collaborando con giornali e
riviste. Ha realizzato le illustrazioni del programma televisivo <i>Strano ma
Vero</i>, con Gene Gnocchi, nonché pannelli scenografici e loghi. Con l’artista
Mauro Manco, ha fondato il marchio CastèStyle. Dal 2016 disegna stoffe d’arredo
e abbigliamento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-17897870776255295692020-06-11T17:33:00.001+02:002020-06-11T17:33:21.106+02:00Gol alle porte del Sahara: una storia che ci aiuta a fare leva sulle nostre forze con spirito di squadra<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13pt;">di </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13pt;">Teresa Capezzuto</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-WSXdoHNMVh8/XuJNHZcsWYI/AAAAAAAABN0/ykFqyC6kUUEW3Yb9hyHJQKefcqgtu9yDACLcBGAsYHQ/s1600/gol1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="574" data-original-width="407" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-WSXdoHNMVh8/XuJNHZcsWYI/AAAAAAAABN0/ykFqyC6kUUEW3Yb9hyHJQKefcqgtu9yDACLcBGAsYHQ/s320/gol1.jpg" width="224" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;">Sta per arrivare l’estate e si ritorna a giocare all’aria
aperta. Che bello divertirsi insieme in un prato, magari correndo dietro a un
pallone! Il gioco del calcio non è mai stato così divertente come in Gol alle
porte del Sahara! Capace di scatenare allegria con un pizzico di magia. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;">Bambini e bambine della scuola primaria. Sì, dico proprio a
voi! Il nostro viaggio, prometto, sarà pieno di emozioni e colori. Verremo catapultati
in un mondo sconosciuto a molti di noi, ma in fondo non tanto diverso dal nostro.
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;">Questo capita a Ribigeir, arrivato alle porte del Sahara
sulla scia della simpatica palla Lalla. Lui è un po’ strampalato, sapete? E
pure bassettino e sdentato. Beh, nessuno di noi è perfetto. Pensate che noia se
tutti fossimo uguali, bellissimi e supereroi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-2gKL8dReXHg/XuJNbFH3WQI/AAAAAAAABN4/ynth5GOEZEU8B-9QSm6A9lCGSh27ucpfgCLcBGAsYHQ/s1600/gol%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="433" data-original-width="476" height="181" src="https://1.bp.blogspot.com/-2gKL8dReXHg/XuJNbFH3WQI/AAAAAAAABN4/ynth5GOEZEU8B-9QSm6A9lCGSh27ucpfgCLcBGAsYHQ/s200/gol%2B2.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;">Ribigeir
possiede una qualità molto importante: fa numeri da campione quando tira col
pallone. Tanto che appena lo vedono, i gobbuti quattrozampe abitanti del
deserto lo ingaggiano come allenatore di calcio. C’è un torneo internazionale da
vincere! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-QKln3nzgR8Q/XuJODMbQ00I/AAAAAAAABOA/8YqDZPFH4CckimUK6zRAfV24eCujnOShwCLcBGAsYHQ/s1600/gol3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="527" data-original-width="389" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-QKln3nzgR8Q/XuJODMbQ00I/AAAAAAAABOA/8YqDZPFH4CckimUK6zRAfV24eCujnOShwCLcBGAsYHQ/s320/gol3.jpg" width="236" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13pt;">Questo
è l’inizio di Gol alle porte del Sahara. Una storia davvero curiosa e piena
d’avventura. Allora, pagina dopo pagina, venite con me! Io sono Teresa
(Capezzuto) e ho scritto la storia. Dentro vi trovate anche consigli pratici
sul gioco del calcio, per mettervi alla prova dove volete. Potete scegliere
qualsiasi terreno di gioco: il cortile, il parco, la palestra …</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;">Poi c’è Albertina (Neri) che ha creato le bellissime
illustrazioni. Ha dato volto al paesaggio, agli ambienti e ai vari personaggi:
femmine e maschi, animali e piante parlanti. Li conoscerete e farete squadra
con loro, imparando a credere nelle vostre forze. E poi siete invitati a
trovare le pagine con Lalla la palla che corre e salta … lì scoprirete tante
attività e divertentissimi giochi. Evviva la creatività e l’intercultura!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-BHmJa9y6XJE/XuJONA-zUrI/AAAAAAAABOE/cXive-GMfHgY75USgxbL9_vPEw6yHlo1wCLcBGAsYHQ/s1600/gol4.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="818" data-original-width="548" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-BHmJa9y6XJE/XuJONA-zUrI/AAAAAAAABOE/cXive-GMfHgY75USgxbL9_vPEw6yHlo1wCLcBGAsYHQ/s200/gol4.jpg" width="133" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;">Ho dedicato questo racconto interattivo – così si chiama –
a mia mamma, Edda, e a tutti i bambini e le bambine del mondo. Ho pensato al
loro sorriso, che va sempre difeso, e ai loro tanti colori. Per questo i nostri
amici, che conoscerete nel libro, si riuniscono nella squadra … indovinate un
po’… degli Arcobaleno! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;">Fate come noi e seguite sempre il sole che è in
voi!<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt; line-height: 107%;">È un messaggio positivo utile
per tutti noi e in cui credo molto. Buon viaggio con la lettura! Ditelo in
famiglia e a scuola. Sarà un’avventura entusiasmante fra realtà e fantasia. Io
ho viaggiato alcuni anni fa proprio alle porte del Sahara. Fra deserto e oasi,
in sella a uno scatenato quattrozampe gobbuto. Chissà se avrà imparato a
giocare a calcio … <o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Titolo: <i>Gol alle porte del Sahara</i><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Autrice: Teresa Capezzuto<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Illustratrice: Albertina Neri<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="background: white; color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Il
Ciliegio Edizioni</span><span style="font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span class="A0"><span style="color: windowtext; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt;">ISBN<b> </b>978-88-6771-717-0<o:p></o:p></span></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Pagine: 100<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Prezzo: <span style="background: white;">€ 10,00</span><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Edizione: 2020<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Formato: 15x21<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Collana: Ciliegine dai 6 ai 99 anni<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="Default" style="text-align: justify;">
<span style="background: #F9F9F9; color: red; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 9.0pt;">Un libro per bambini scritto dall’autrice Teresa Capezzuto,
illustrazioni di Albertina Neri. Una storia avventurosa di amicizia e sport per
la scuola primaria. Fai gol con noi qui alle porte del Sahara! Leggi e gioca
con il tuo racconto interattivo! Consigli pratici sul calcio. Giochi e
attività, creatività e intercultura. Il Ciliegio edizioni.<o:p></o:p></span></div>
<div class="Default" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Teresa Capezzuto </span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">è nata a Bergamo dove vive. È autrice,
insegnante, giornalista. Partecipa a concorsi e percorsi letterari ottenendo
menzioni e premi. Cultrice appassionata della parola e delle storie, ama
scrivere poesia, narrativa, letteratura per bambini e ragazzi con originalità e
un pizzico di ironia. Sue le raccolte di poesie <i>Particolare e Autentica </i>(Genesi
Editrice). Per il Ciliegio Edizioni ha pubblicato <i>Gol alle porte del Sahara</i>.
Il sito ufficiale è </span><a href="http://www.teresacapezzuto.it/"><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">www.teresacapezzuto.it</span></a><span style="font-family: "Arial",sans-serif;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">Albertina Neri </span></b><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">diplomata alla Scuola del Fumetto di
Milano, lavora come illustratrice e grafica in provincia di Como. Adora da
sempre disegnare e insegnare i trucchi del suo mestiere ai bambini. Crede nelle
storie divertenti e con un pizzico di magia. Per il Ciliegio Edizioni ha
scritto <i>Lo squalo senza denti </i>e illustrato diversi testi, tra cui: <i>La
rana Luisa</i>, <i>C’era una volta un fiore</i>, <i>Principessa Carotina</i>, <i>La
bambina che si rosicchiava sempre le unghie </i>e <i>Petunia</i>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<b><span style="background: white; color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 13.0pt;">Guardate il video!<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #ed7d31; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-themecolor: accent2;">Qui potete aprire una
finestra sul booktrailer, che è già pubblicato sul canale youtube:
www.youtube.com/TeresaCapezzutoautrice<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: #ed7d31; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-themecolor: accent2;">Link diretto:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span><a href="https://youtu.be/kiXOz1FdSrQ" target="_blank"><span style="font-family: "Arial",sans-serif;">https://youtu.be/kiXOz1FdSrQ</span></a><span style="color: #ed7d31; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-themecolor: accent2;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: #ed7d31; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-themecolor: accent2;">Sarebbe bello se pubblicaste il
booktrailer anche sul vostro canale youtube e se deste risalto a questo pezzo
per il vostro blog sul vostro profilo Facebook! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: #ed7d31; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-themecolor: accent2;">GRAZIE MILLE!!! Teresa<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-285913953763148472020-04-16T17:32:00.002+02:002020-04-18T11:05:12.373+02:00LUIS SEPÚLVEDA : “UOMO GENEROSO E ALTRUISTA"<br />
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="color: black;">Nell'</span></i><i>aprile del 2017 mi capitò tra i libri da promuovere quello
di Chiara Taormina intitolato “Ruggero e la macchina del tempo”. Una bella
copertina, una bella storia, delle belle illustrazioni. A impreziosirlo ancora
di più, però, c’era la prefazione di Luis Sep</i><i><span style="font-family: "times new roman" , serif;">úlveda</span></i><i><span style="font-family: "times new roman" , serif;">. Devo ammettere che ho provato un brivido e una forte invidia. Chiara,
con la sua semplicità di appassionata lettrice aveva conosciuto e conquistato
la simpatia dell’autore cileno, che, dopo avere approfondito l’amicizia
epistolare con Chiara, non ha esitato a scrivere la prefazione al libro per
bambini della nostra autrice.</span></i></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="color: black; font-family: "times new roman" , serif;">Purtroppo è tristissima
la notizia di oggi, quella della scomparsa di </span><span style="color: black;">Sep</span></i><i><span style="color: black; font-family: "times new roman" , serif;">úlveda dopo più di un
mese di lotta contro il Coronavirus. Ho chiesto a Chiara di ricordarlo e Chiara
lo ha fatto così: con le parole che seguono. <o:p></o:p></span></i></div>
<div align="right" class="Standard" style="text-align: right;">
<i><span style="color: black; font-family: "times new roman" , serif;">i.b.<o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="Standard" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="Standard" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="Standard" style="text-align: center;">
<span style="color: black;">CIAO LUIS: “UOMO GENEROSO E ALTRUISTA.”<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="Standard" style="text-align: center;">
<span style="color: black;">di <o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="Standard" style="text-align: center;">
<span style="color: black;">Chiara Taormina<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="Standard" style="text-align: center;">
<span style="color: black;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-zTAilXaFZsI/XprBXfyMYXI/AAAAAAAABMU/r-pVHQGt6KgwqwF4jtJA7dzEEt_WEYtkACEwYBhgLKs0DAL1OcqxaH2yhWsGsHHi1IImdUgorztlui9wBddeGBq4qeDxsGTcrtNz8VKQ9qqZYN0yLoEnSlcl37kAVehck2DMMTvpTa0-CXSnpyogpqBcxpDIJipQkjbfWAzWAgv2PP7ZKuF0kL6gelNumOatE0Scy-Vp-wS_lKTrcn7et0XGu-I3YHuDiNpAtdJcC-KiVfEpuf0jeo09csN0bCheslY86MeE4KP39OEcADnLLTUED8-WMy9XHbFDhXtfY2kQ2KuDVsesMuUjvSClUnDdTGq1KQKba138AqTtr1BQSu7L-7t8gl3kjpEnSv28Fcf-wHWKxbrJVA78XyaFVJevtkhpE1X2xFcPaB3UUFFC8B-xRy187u6SjKh65AQnorC4FUprbwmJmw07J9XGcoLNfGMTUTDaVNpLOORidgqOAN9tS_0prKLSpu5BOkHSBJCpCzsd2y4eiwo3TeWidhIN-h2gs_A8tKsKIeUaXEvEU5xWtW8jyiiPLbt6X0PNEtDksCR62PhPoejK9IdOtSrIHUbDUUCV3p2jeqyxkl_mWx8v5nxnn_6P6C8wEqm06hNZVUY2aevneGE-JY2-o0ZS0FxxNNOmc8WM8r2u8nMEwgojr9AU/s1600/Luis_Sepulveda_-_CRL_-_Universit%25C3%25A9_Toulouse_Le_Mirail_-_octobre_2013_%2528cropped%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="777" data-original-width="539" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-zTAilXaFZsI/XprBXfyMYXI/AAAAAAAABMU/r-pVHQGt6KgwqwF4jtJA7dzEEt_WEYtkACEwYBhgLKs0DAL1OcqxaH2yhWsGsHHi1IImdUgorztlui9wBddeGBq4qeDxsGTcrtNz8VKQ9qqZYN0yLoEnSlcl37kAVehck2DMMTvpTa0-CXSnpyogpqBcxpDIJipQkjbfWAzWAgv2PP7ZKuF0kL6gelNumOatE0Scy-Vp-wS_lKTrcn7et0XGu-I3YHuDiNpAtdJcC-KiVfEpuf0jeo09csN0bCheslY86MeE4KP39OEcADnLLTUED8-WMy9XHbFDhXtfY2kQ2KuDVsesMuUjvSClUnDdTGq1KQKba138AqTtr1BQSu7L-7t8gl3kjpEnSv28Fcf-wHWKxbrJVA78XyaFVJevtkhpE1X2xFcPaB3UUFFC8B-xRy187u6SjKh65AQnorC4FUprbwmJmw07J9XGcoLNfGMTUTDaVNpLOORidgqOAN9tS_0prKLSpu5BOkHSBJCpCzsd2y4eiwo3TeWidhIN-h2gs_A8tKsKIeUaXEvEU5xWtW8jyiiPLbt6X0PNEtDksCR62PhPoejK9IdOtSrIHUbDUUCV3p2jeqyxkl_mWx8v5nxnn_6P6C8wEqm06hNZVUY2aevneGE-JY2-o0ZS0FxxNNOmc8WM8r2u8nMEwgojr9AU/s400/Luis_Sepulveda_-_CRL_-_Universit%25C3%25A9_Toulouse_Le_Mirail_-_octobre_2013_%2528cropped%2529.jpg" width="276" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div align="center" class="Standard" style="text-align: center;">
<span style="color: black;"><br /></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Stamattina ho appreso la tragica notizia che <span class="StrongEmphasis"><span style="background: white; font-size: 10.5pt;">Luis Sepúlveda</span></span> è scomparso. Il mio cuore si è subito stretto in un dolore
acuto. Anche se ho avuto l’onore di incrociare per poco tempo il grande
scrittore cileno, ho da subito capito quanto fosse immensa la sua anima e
pregna di generosità.</div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">Sono cresciuta in Sicilia con i suoi splendidi libri, li ho
letti tutti e </span><span class="StrongEmphasis"><span style="background: white; color: black; font-size: 10.5pt;">Luis Sepúlveda</span></span><span style="color: black;"> è sempre stato il mio autore preferito, quello che mi
faceva battere forte il cuore perché nei suoi scritti ho sempre ritrovato il
mio modo di essere e di concepire la vita. <o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">Come non ricordare le sue battaglie per la tutela
dell’ambiente e l’amore per gli animali con cui Luis si identificava per far
capire quanto possa essere crudele l’uomo per scopi di puro profitto. <o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">Così quando sono diventata mamma, dopo aver fatto tesoro
dei suoi insegnamenti, ho iniziato a cimentarmi nella scrittura per bambini,
seguendo la scia del grande autore. Poi un giorno, nell'era dei social, decisi
di scrivergli e fargli sapere che in Sicilia c’era una scrittrice, di certo non
famosa, ma che lo aveva sempre seguito e desiderava fargli avere i suoi libri. <o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">Osai chiedere e </span><span class="StrongEmphasis"><span style="background: white; color: black; font-size: 10.5pt;">Luis
Sepúlveda</span></span><span style="color: black;">, da uomo generoso e sempre
altruista, non si è tirato indietro e mi ha detto dove spedire le mie storie e
da quel giorno tra noi è nata una bellissima amicizia epistolare. Ci scambiavamo
gli auguri per le feste, io mandavo i disegni di mia figlia e lui rispondeva
sempre con affetto. Inoltre come se tutto ciò non bastasse, mi ha elargito il
grande onore della sua prefazione perché mi scrisse che aveva apprezzato i miei
libri e che avrebbe scritto qualcosa sul nuovo libro con grande piacere e così
è stato.</span><o:p></o:p></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">In questo tragico giorno di lutto mondiale, posso affermare
con immenso dolore, con immenso affetto e nostalgia che non dimenticherò mai la
sua stima, la sua fiducia e la sua generosità riposta in me e nel libro di
Ruggero. Grazie amico Luis, resterai sempre nel mio cuore.</span><o:p></o:p></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div align="right" class="Standard" style="text-align: right;">
<span style="color: black;">Palermo
16/04/2020<o:p></o:p></span></div>
<div align="right" class="Standard" style="text-align: right;">
<br /></div>
<div align="center" class="Standard" style="text-align: center;">
<b><span style="color: black;">Prefazione<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="Standard">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-p1UzwRs7PO0/XprBjZbZpRI/AAAAAAAABMQ/PrnN5y75F_Yc2PzZCDacAx38RjNjY6vLACEwYBhgLKs0DAL1OcqyGnSxx5ovfUtUqgqxQhulemC_MRuejFnbJy5cSLzsZinSGiZCq4BiyFqYeFC2RlsiyskAcfiJl487lMsTtI-1Z63BMH4c3AD24JCAGCFufmDk8DxoLM9ED--gpGA_XNtahvNbv0m5GuOpofwd02Z8bNe9mBx3OWoJub_czvvv1zM24CncLT1XP93uOnP_0IZWth9Gr7zoW2sJgKtaxks-odPdnSKh0uR6k2HaepDrF6oMTCul9iT_KuIJ78sqRrHlhAirkfytOrTNkjAZIwhzCVQPDPME2gB2c79zOmOM4eWJTWkhl3UmP_OjHhYd6IJUGFz--rjtnulfoQ2EiQMy_COKSLkLEy9ajijHZRGQkT2bopFZhnMDoCPJwOhLfSvQ_lpScXFXRxUQfPngwvvbtWYtPFsYWQh-G_XQJf1pHPwv3XXAmuKN2gGG2gxyIieN1TMzj7-sCTt2gsPMMlTgdXRQyekk8wBU02vH3kCOdIKUm3e_RM5QEX0IhWksUoSsykmA6t2eVOI_bv8eOPhdiGtK5XxN1oTkX3yN5VJjntNtcCtpr5YY-zoNbiLabj4G9msHoUXibgIHxHtpDpJqUsOBXhBCqjR0wm4jr9AU/s1600/copertina%2Bdefinitiva%2BRuggero.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1143" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-p1UzwRs7PO0/XprBjZbZpRI/AAAAAAAABMQ/PrnN5y75F_Yc2PzZCDacAx38RjNjY6vLACEwYBhgLKs0DAL1OcqyGnSxx5ovfUtUqgqxQhulemC_MRuejFnbJy5cSLzsZinSGiZCq4BiyFqYeFC2RlsiyskAcfiJl487lMsTtI-1Z63BMH4c3AD24JCAGCFufmDk8DxoLM9ED--gpGA_XNtahvNbv0m5GuOpofwd02Z8bNe9mBx3OWoJub_czvvv1zM24CncLT1XP93uOnP_0IZWth9Gr7zoW2sJgKtaxks-odPdnSKh0uR6k2HaepDrF6oMTCul9iT_KuIJ78sqRrHlhAirkfytOrTNkjAZIwhzCVQPDPME2gB2c79zOmOM4eWJTWkhl3UmP_OjHhYd6IJUGFz--rjtnulfoQ2EiQMy_COKSLkLEy9ajijHZRGQkT2bopFZhnMDoCPJwOhLfSvQ_lpScXFXRxUQfPngwvvbtWYtPFsYWQh-G_XQJf1pHPwv3XXAmuKN2gGG2gxyIieN1TMzj7-sCTt2gsPMMlTgdXRQyekk8wBU02vH3kCOdIKUm3e_RM5QEX0IhWksUoSsykmA6t2eVOI_bv8eOPhdiGtK5XxN1oTkX3yN5VJjntNtcCtpr5YY-zoNbiLabj4G9msHoUXibgIHxHtpDpJqUsOBXhBCqjR0wm4jr9AU/s320/copertina%2Bdefinitiva%2BRuggero.jpg" width="228" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.edizioniilciliegio.com/scheda-libro/chiara-taormina/ruggero-e-la-macchina-del-tempo-9788867713967-411377.html">Ruggero e la macchina del tempo</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="color: black;">Una bella historia para leer entre todos.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="color: black;">Los libros de mi amiga Chiara Taormina no son historias
para leer en soledad, alejado de la gente que queremos. Las historias que
cuenta y escribe Chiara Taormina son para ser le</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">í</span><span style="color: black;">das en voz
alta, junto al fuego ahora que es invierno, o al atardecer de un d</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">í</span><span style="color: black;">a de verano. Son historias para ser le</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">í</span><span style="color: black;">das entre todos y o</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">í</span><span style="color: black;">das con
atenci</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">ó</span><span style="color: black;">n.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="color: black;">As</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">í</span><span style="color: black;"> ocurre con esta historia de
Ruggero y su amigo Sam</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">ù</span><span style="color: black;">, que un d</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">í</span><span style="color: black;">a deciden ayudar a un conejo extraviado, un conejo muy
diferente, un conejo que conoce algo que Ruggero y Sam</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">ù</span><span style="color: black;"> no conocen, y que se llama afecto, cariño, amor que
algunos seres humanos sienten por los animales.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="color: black;">La selva donde viven Ruggero y sus amigos es un lugar
seguro porque est</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">á</span><span style="color: black;"> alejado de los seres humanos,
pero deciden ayudar a ese otro conejo, al conejo diferente que necesita ayuda,
y as</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">í</span><span style="color: black;"> se lanzan a una aventura que puede ser peligrosa.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="color: black;">Cada pedazo del camino que recorren est</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">á</span><span style="color: black;"> acompañado de una bella reflexi</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">ó</span><span style="color: black;">n po</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">é</span><span style="color: black;">tica, de un Haiku y, como una
manera de acompañar a Ruggero, Sam</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">ù</span><span style="color: black;"> y Ciuffo, el
conejo diferente, la historia nos invita tambi</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">é</span><span style="color: black;">n a descansar
con ellos respondiendo a las ingeniosas adivinanzas de Maurizio Maiorana.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="color: black;">Como escritor, como hombre al que le agrada contar
historias, s</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">é</span><span style="color: black;"> lo dif</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">í</span><span style="color: black;">cil que es escribir para los lectores de pocos años, para
los niños y los padres que conservan la formidable costumbre de leer a sus
hijos. Mi amiga Chiara Taormina consigue siempre mantener la atenci</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">ó</span><span style="color: black;">n y la curiosidad, con manera de contar nos hace participar
y gracias a eso un libro deja de ser algo exclusivamente personal y se
convierte en un patrimonio de todos los que amamos las bellas historias bien
contadas.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="color: black;">Gracias, Chiara Taormina por esta hermosa historia que leer</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">é</span><span style="color: black;"> a mis nietos junto al fuego, ahora que es invierno.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="color: black;">Luis Sep</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">ú</span><span style="color: black;">lveda<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="color: black;">Gij</span></i><i><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">ó</span><span style="color: black;">n. Asturias . Enero 2017.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Una bella storia da leggere per tutti.</div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">I libri della mia amica Chiara Taormina non sono storie da
leggere in solitudine, lontano dalla gente che amiamo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">Le storie che racconta e scrive Chiara Taormina sono per
essere lette a voce alta, attorno al fuoco adesso che è inverno. Oppure in un
giorno d’estate al calar del sole. Sono storie per essere lette da tutti e
ascoltate con attenzione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">Cos</span><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">ì</span><span style="color: black;"> come questa storia di Ruggero e
il suo amico Samù, che un giorno decide di aiutare un coniglio smarrito, un
coniglio molto particolare, un coniglio che conosce qualcosa che Ruggero e Sam</span><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">ù</span><span style="color: black;"> non conoscono, che si chiama affetto, tenerezza, amore che
alcuni esseri umani avvertono per gli animali. <o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">La selva, dove vivono Ruggero e i suoi amici, è un luogo
sicuro, perché si trova lontano dagli esseri umani, ma decidono di aiutare
quest’altro coniglio, il coniglio particolare che ha bisogno d</span><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">’</span><span style="color: black;">aiuto, e così si lanciano in un</span><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">’</span><span style="color: black;">avventura che
può rivelarsi pericolosa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">Ogni tappa del percorso che intraprendono è segnata dalla
bella riflessione poetica di un haiku e, come un modo per accompagnare Ruggero,
Sam</span><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">ù</span><span style="color: black;"> e Ciuffo, il coniglio speciale, la storia ci invita anche
a riposare con loro rispondendo agli ingegnosi indovinelli di Maurizio
Maiorana.<o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">Come scrittore, come uomo che ama raccontare storie, so com’è
difficile scrivere per i lettori di pochi anni, per i bambini e i genitori che
conservano la formidabile abitudine di leggere ai propri figli.<o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">La mia amica Chiara Taormina riesce sempre a mantenere l’attenzione
e la curiosità, attraverso un modo di raccontare che ci fa partecipare e grazie
a questo un libro finisce per diventare qualcosa di personale trasformandosi in
un patrimonio per tutti coloro che amano le belle storie ben raccontate.<o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">Grazie, Chiara Taormina per questa bella storia che leggerò
ai miei nipoti accanto al fuoco, ora che è inverno.<o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">Luis Sep</span><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">ú</span><span style="color: black;">lveda<o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="color: black;">Gij</span><span lang="ZH-CN" style="color: black; font-family: "nsimsun"; mso-ascii-font-family: "Liberation Serif"; mso-hansi-font-family: "Liberation Serif";">ó</span><span style="color: black;">n, ASTURIE, GENNAIO 2017<o:p></o:p></span></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="Standard" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-zTAilXaFZsI/XprBXfyMYXI/AAAAAAAABMM/dnPEPLjpwhkrZXtPKKVxWCxSLEFExQirQCLcBGAsYHQ/s1600/Luis_Sepulveda_-_CRL_-_Universit%25C3%25A9_Toulouse_Le_Mirail_-_octobre_2013_%2528cropped%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="777" data-original-width="539" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-zTAilXaFZsI/XprBXfyMYXI/AAAAAAAABMM/dnPEPLjpwhkrZXtPKKVxWCxSLEFExQirQCLcBGAsYHQ/s320/Luis_Sepulveda_-_CRL_-_Universit%25C3%25A9_Toulouse_Le_Mirail_-_octobre_2013_%2528cropped%2529.jpg" width="221" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-p1UzwRs7PO0/XprBjZbZpRI/AAAAAAAABMQ/etJNjW_n0QM_rRgyXNw00VXnMmGRBd8iwCLcBGAsYHQ/s1600/copertina%2Bdefinitiva%2BRuggero.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1143" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-p1UzwRs7PO0/XprBjZbZpRI/AAAAAAAABMQ/etJNjW_n0QM_rRgyXNw00VXnMmGRBd8iwCLcBGAsYHQ/s320/copertina%2Bdefinitiva%2BRuggero.jpg" width="228" /></a></div>
<br />Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com022040 Lurago D'erba CO, Italia45.7519542 9.222142245.7297947 9.1818017000000012 45.7741137 9.2624827tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-61025969415992633992020-03-21T09:59:00.000+01:002020-03-21T10:19:06.150+01:00IL VIRUS CORONA NON SA GIOCARE A NASCONDINO<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="background: white; color: black; font-size: 12.0pt; line-height: 106%;">In questi giorni, così tormentati
e complicati, una delle cose più difficili è riuscire a raccontare ai bimbi in
età prescolare cosa sta succedendo e dare loro risposte chiare ma anche
rassicuranti, partendo dalla loro esperienza e dal loro vissuto. Così ho
pensato di scrivere questa fiaba, per aiutare mamme e papà a raccontare ai lori
bambini la realtà attraverso li linguaggio sempre magico e coinvolgente della
fiaba.</span></i><i><span style="background: white; font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 107%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><br /></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 107%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">IL VIRUS
CORONA NON SA GIOCARE A NASCONDINO<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 107%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">di Gabriella
Arcobello<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 107%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">(Pedagogista
e scrittrice)<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-T4Jcox2KTXU/XnXW_FN2u4I/AAAAAAAABK0/AMKup1TfP1oR-yjqJ1xnDHCiFvoReYI6ACLcBGAsYHQ/s1600/coronavirus_PNG33.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="424" data-original-width="650" height="208" src="https://1.bp.blogspot.com/-T4Jcox2KTXU/XnXW_FN2u4I/AAAAAAAABK0/AMKup1TfP1oR-yjqJ1xnDHCiFvoReYI6ACLcBGAsYHQ/s320/coronavirus_PNG33.png" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">CARI
BAMBINI E BAMBINE, C’ERA UNA VOLTA E C’È ADESSO UN VIRUS, INVISIBILE COME LO
SONO TUTTI I VIRUS. GLI SCIENZIATI LO HANNO VISTO AL MICROSCOPIO E, GRAZIE A
LORO, SAPPIAMO CHE HA LA FORMA DI UNA CORONA, UN PO’ COME LA CORONA DELLE
REGINE E DEI RE.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><br /></span>
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">C’ERA UNA VOLTA E STAVA NEL CORPO DEI
PIPISTRELLI SENZA CREARE NESSUN PROBLEMA. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">C’E’
ADESSO </span>POICHÉ <span style="font-size: 12pt;">UN GIORNO DI QUESTI HA DECISO DI FARE IL MONELLO CON GLI UMANI:
LI FA TOSSIRE E PROVOCA LORO LA FEBBRE, COME CAPITA CON L’INFLUENZA.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><br /></span>
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">MA SE C’E’ ADESSO, I PROTAGONISTI
DELLA FIABA SIETE TUTTI VOI!<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>INSIEME
ALLE MAMME, AI PAPA’, AI FRATELLI E AI NONNI!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">IL VIRUS CORONA È </span><span style="font-size: 12pt;">PIÙ </span><span style="font-size: 12pt;">MONELLO CON GLI
ADULTI E MENO CON I BIMBI, CHE HANNO UNA CAPACITÀ QUASI MAGICA DI RESISTERE AL
SUO ATTACCO. VOI BAMBINI SIETE PROPRIO FORTI COME GLI EROI E I SUPEREROI! </span><span style="font-size: 12pt;"> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">PER
COMBATTERLO, OLTRE ALLA VOSTRA FORZA MAGICA, AVETE ANCHE ALTRE ARMI.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><br /></span>
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">LA PRIMA È QUELLA DI LAVARE BENE E
SPESSO LE MANI, CONTANDO FINO A VENTI, OPPURE CANTANDO PER INTERO LA VOSTRA
CANZONE PREFERITA, </span><span style="font-size: 12pt;">PERCHÉ </span><span style="font-size: 12pt;">IL VIRUS DAVANTI A SAPONI E DISINFETTANTI SCAPPA VIA
A GAMBE LEVATE.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">LA
SECONDA ARMA È QUELLA DI GIOCARE A NASCONDINO. SÌ! PROPRIO COSÌ! DOVETE SAPERE,
INFATTI, CHE IL VIRUS NON È PER NIENTE BRAVO IN QUESTO GIOCO. ECCO </span><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">PERCHÉ </span><span style="font-size: 12pt;">IN
QUESTI GIORNI SIETE A CASA DA SCUOLA: VOI VI NASCONDETE AL SICURO NELLE VOSTRE
CASE E LUI NON VI TROVERÀ.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><br /></span>
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">INTANTO,
NEGLI OSPEDALI, DOTTORI E INFERMIERI CURANO LE PERSONE CHE SI AMMALANO E TANTI
SCIENZIATI SONO AL LAVORO PER TROVARE UNA MEDICINA CHIAMATA VACCINO, CHE LO
SCONFIGGERÀ UNA VOLTA PER TUTTE.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><br /></span>
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 106%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">COSÌ
TORNERETE A RIEMPIRE LE SCUOLE, I PARCOGIOCHI, LE GELATERIE, URLANDO AL CIELO
IL VIRUS CORONA C’ERA UNA VOLTA E ADESSO NON C’È PIÙ!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;">
<br />
<div style="text-align: left;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-09ezOoBMSxw/XnXTdRSGtbI/AAAAAAAABKg/7YeqWGRTH3YB5JTx0MTBogcbTUDNA0s_wCEwYBhgL/s1600/PHOTO-2020-03-16-17-09-16.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="622" data-original-width="621" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-09ezOoBMSxw/XnXTdRSGtbI/AAAAAAAABKg/7YeqWGRTH3YB5JTx0MTBogcbTUDNA0s_wCEwYBhgL/s200/PHOTO-2020-03-16-17-09-16.jpg" width="199" /></a><span style="font-size: 12pt;"><b>Gabriella Arcobello</b></span><span style="font-size: 12pt;"> è
pedagogista, psicometrista, consigliere di orientamento scolastico e
professionale, esperta di problematiche psicopedagogiche. Si occupa di
prevenzione in età evolutiva e conduce corsi di formazione.<span style="background: white; color: black;"> </span>Ha
scritto <i>Nove possibilità di donna</i> (Effatà, 2012), <i>Ti
dono una fiaba</i> (Monti, 2012),<i> Storie di</i> <i>cose così</i> (Monti,
2013) e il romanzo<i> Come fiocchi di neve </i>(Lettere animante,
2015). Per Edizioni il Ciliegio ha pubblicato <i>Stella Piccina va
all’asilo. La scimmietta Arianna e il dottor Talpone </i>(2018) e <i>La Bacca
Rossa e Babbo Natale </i>(2018)<i>.</i></span></div>
</div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Ak3nOmrVVSs/XnXTfhTObLI/AAAAAAAABKs/G0GUS5-xmTcuyctFm_NVJs4d1nuNzmKMACEwYBhgL/s1600/la-bacca-rossa-e-babbo-natale-574802.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="255" data-original-width="250" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-Ak3nOmrVVSs/XnXTfhTObLI/AAAAAAAABKs/G0GUS5-xmTcuyctFm_NVJs4d1nuNzmKMACEwYBhgL/s200/la-bacca-rossa-e-babbo-natale-574802.jpg" width="196" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: left;">
<span style="font-size: 12pt;">Protagonista del
racconto è una piccola bacca rossa che non si piace e non si accetta così
com'è, ma che scoprirà di essere invece speciale e di poter dare una mano,
grazie a una sua particolare risorsa, niente meno che a Babbo Natale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-U-cFRleL0qw/XnXTipFKnQI/AAAAAAAABKk/tG0dI9BbRkAm-d1t1d0yxwZzX4eT-UYwACEwYBhgL/s1600/stella-piccina-va-allasilola-scimmietta-arianna-e-ildottor-talpone-520045.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="251" data-original-width="250" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-U-cFRleL0qw/XnXTipFKnQI/AAAAAAAABKk/tG0dI9BbRkAm-d1t1d0yxwZzX4eT-UYwACEwYBhgL/s200/stella-piccina-va-allasilola-scimmietta-arianna-e-ildottor-talpone-520045.jpg" width="199" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b style="text-align: left;"><span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Stella Piccina</span></b><span style="font-size: 12pt; text-align: left;"> ha paura di andare
all'asilo, così, quando arriva per la prima volta in quello del cielo, non
riesce a interagire con le altre piccole stelle e rimane in disparte, finché
viene raggiunta dalla Fata delle Stelle che gliele presenta. Stella Piccina
comincia giocare con loro e se le fa amiche, così, da quel momento, tutti
giorni aspetta impaziente che si faccia buio per divertirsi con loro.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;">
<span style="font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La scimmietta <b>Arianna</b> invece ha paura di andare
dal dottore. Un giorno, però, sua zia Emma le regala un gioco meraviglioso: una
valigetta che contiene tutti gli strumenti che stanno nello studio medico.
Arianna ne rimani affascinata e così, dopo aver visitato tutta la sua famiglia,
non vede l'ora di andare anche dal dottore per comunicargli che da grande farà
la dottoressa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-86199527900628887232020-02-15T16:58:00.000+01:002020-02-15T16:58:56.151+01:00Una storia che aiuta mamme e bambini ad affrontare il primo distacco<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; mso-line-height-alt: 10.0pt; tab-stops: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 17.3333px;"><b>Quando la mamma va al lavoro</b></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; mso-line-height-alt: 10.0pt; tab-stops: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 13pt;">di </span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; mso-line-height-alt: 10.0pt; tab-stops: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 13pt;">Giorgia Cozza</span><i><span style="font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; mso-line-height-alt: 10.0pt; tab-stops: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-x6po-bfm6WE/XkgT8cujf0I/AAAAAAAABI0/hU4NSFd9nOsIy-1tfRfie7ni_4jzrgFqgCLcBGAsYHQ/s1600/COPERTINAMammaVaLavoro_500px.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-x6po-bfm6WE/XkgT8cujf0I/AAAAAAAABI0/hU4NSFd9nOsIy-1tfRfie7ni_4jzrgFqgCLcBGAsYHQ/s320/COPERTINAMammaVaLavoro_500px.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; mso-line-height-alt: 10.0pt; tab-stops: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 13pt;">Da quando scopre
che c'è un bimbo in arrivo, il pensiero della mamma è rivolto a lui. Per nove
mesi sono un tutt'uno, corpo e anima, due cuori che battono l'uno accanto
all'altro. Poi il bimbo nasce, viene accolto in questo mondo nuovo e
sconosciuto ed è tra le braccia di sua madre che si "ritrova", che si
sente al sicuro, che si sente bene.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Per molte
settimane, mamma e bambino continuano a vivere in simbiosi. Nel primo periodo
successivo alla nascita, le energie, i pensieri, le preoccupazioni della mamma
sono tutte per lui. Vicini, ancora una volta, anima e corpo. Di giorno e di
notte. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Perché piange?
Mangerà abbastanza? Starò sbagliando? Sarà normale? Quanti dubbi, ma anche
quante emozioni. Il suo primo sorriso. Un sorriso che arriva diritto al cuore,
lo conquista e lo fa suo, ancora più suo. Le sue manine... La sua voce...<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">E dopo la fatica
dei primi tempi, in cui la donna impara a muovere i suoi primi passi da mamma,
quando la neofamiglia ha trovato i suoi ritmi, ecco che arriva un cambiamento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Un cambiamento
importante. Di quelli che separano in modo netto il prima e il dopo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">La mamma e il
suo bambino dovranno separarsi. Solo per un poco, certo. Ma quella del distacco
è un'esperienza forte per entrambi. È la prima volta in tanto tempo che la
mamma si troverà senza il suo bambino accanto, ed è la prima volta nella vita
del bambino che la mamma non sarà lì, presenza costante, rassicurante certezza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Che la mamma si
senta pronta per rientrare nel mondo del lavoro o che si trovi ad affrontare
questo passo quando vorrebbe ancora del tempo da dedicare in esclusiva al suo
bambino, la prima separazione può essere molto faticosa. Spesso porta con sé
dubbi, incertezze, timori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">È qualcosa che
merita... una storia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Perché le storie
hanno potere, le storie possono aiutare. Possono consolare. Dare forza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">L'albo
illustrato “<a href="http://una%20storia%20che%20aiuta%20mamme%20e%20bambini%20ad%20affrontare%20il%20primo%20distacco/">Quando la mamma va al lavoro</a>” parla proprio di una mamma che torna
al lavoro e del suo bambino. </span><span style="font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 10.5pt; mso-line-height-alt: 10.0pt; tab-stops: 0cm; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Questa è la storia di una mamma che lavora e di
Chicco, il suo bambino. <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 10.5pt; mso-line-height-alt: 10.0pt; tab-stops: 0cm; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">È anche la storia di due nastrini speciali che servono
per sentirsi vicini quando si è lontani.</span></i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 10.5pt; mso-line-height-alt: 10.0pt; tab-stops: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 10.5pt; mso-line-height-alt: 10.0pt; tab-stops: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 13pt;">È una storia che
nasce da lontano, dall'esperienza delle tante, tantissime mamme (un centinaio!)
che ho intervistato scrivendo per La Leche League il saggio "Allattare e
lavorare si può", e dai messaggi delle mamme che mi hanno scritto in
questi anni, per chiedere un suggerimento, per confidarsi, per sentirsi dire
che andrà tutto bene.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">“Quando la mamma
va al lavoro” si può leggere anche con bimbi molto piccoli, perché la storia è
semplice (eventualmente la mamma, leggendo, può semplificare ulteriormente il
testo) e le belle illustrazioni dai colori allegri di Cinzia Praticelli sono
immediatamente comprensibili. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Il libro è
adatto sia per i bambini che sono affidati ai nonni o alla baby sitter, sia per
i bambini che frequentano l'asilo nido (o che iniziano la scuola
dell'infanzia), perché non viene specificato questo aspetto: abbiamo una mamma
e un bambino che durante il giorno sono lontani. Una mamma che va, e poi torna.
E quando torna... si fa il pieno di vicinanza e di coccole!<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Un messaggio rassicurante, utile anche per i
bambini più grandicelli.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: justify;">
<span style="color: #8773ae; text-align: left; text-indent: 35.4pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: center;">
<span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;">Titolo:</span><span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;"> </span><i style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;">Quando la mamma va
al lavoro</i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: center;">
<span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;">Autrice </span><span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;">Giorgia
Cozza</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: center;">
<span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;">Illustratrice </span><span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;">Cinzia
Praticelli</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: center;">
<span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;">ISBN: 978-88-6771-698-2</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: center;">
<span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;">Pagine: </span><span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;">28</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: center;">
<span style="text-indent: 35.4pt;">Prezzo:
</span><span style="background: white; text-indent: 35.4pt;">€ 12,00</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: center;">
<span style="text-indent: 35.4pt;">Edizione:
2020</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: center;">
<span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;">Formato: </span><span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;">22x22</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: center;">
<span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;">Collana: </span><a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack" style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;"></a><span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;">Ciliegine da 3 a 6 anni</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 13.75pt; text-align: center;">
<span style="text-align: left; text-indent: 35.4pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Giorgia Cozza</b> è una mamma-giornalista che scrive saggi per genitori e
fiabe per bambini. I suoi manuali (<i>Bebè a costo zero</i>, <i>Benvenuto
fratellino</i>, <i>Me lo leggi?</i> e tanti altri) sono diventati un importante
punto di riferimento per numerose famiglie in Italia e all’estero. Con Il
Ciliegio ha pubblicato <i>Ruffo cambia casa,</i> <i>Un fratellino o una
sorellina per Tommi</i>, <i>Santamarta. Gli eredi della Terra di Altrove </i>e<i> Avventura tra i ghiacci</i>. <o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Cinzia Praticelli</b> diplomata all’Accademia di belle Arti di Venezia,
ha frequentato vari corsi di specializzazione. È stata guida didattica per la
Fondazione Peggy Guggenheim e tiene corsi di pittura e disegno. Per Edizioni il
Ciliegio ha illustrato diversi testi tra cui: <i>I Tre Pasticcioni</i>, <i>La mia
Supernonna</i>, <i>Aròmia e le saponette
magiche</i>, <i>Ohibò! Prima o poi ce la
farò</i>. Di <i>Batti le mani e gioca con me</i>
è anche autrice.</div>
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<o:p></o:p></div>
<br />
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<span style="color: black; font-size: 13.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><br /></span></div>
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<br />Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722290394632951078.post-5110204126403370942019-10-21T17:02:00.002+02:002019-10-21T17:02:59.001+02:00A cento anni dalla nascita di Gianni Rodari, Il Ciliegio ne ricorda l'esperienza al "Pioniere"<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Ylx4guqPoWE/Xa3G6nog7YI/AAAAAAAABGI/cywei8mcyFcpkM3BYUR1tOzwetW_KMRwQCLcBGAsYHQ/s1600/3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="692" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-Ylx4guqPoWE/Xa3G6nog7YI/AAAAAAAABGI/cywei8mcyFcpkM3BYUR1tOzwetW_KMRwQCLcBGAsYHQ/s320/3.jpg" width="216" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Fra un anno esatto, il 23
ottobre 2020, ricorrerà il centenario della nascita di Gianni Rodari: uno dei
più grandi autori italiani per l’infanzia, vincitore <span style="background: white; color: black; mso-color-alt: windowtext;">nel 1970 del prestigioso premio “Hans
Christian Andersen”, considerato il Nobel della letteratura per bambini.</span></span><span style="background: white;"><o:p></o:p></span></div>
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<br /></div>
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<span style="background: white; color: black; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Numerose saranno le iniziative in suo onore. <b>Edizioni Il
Ciliegio</b>, che dedica gran parte delle sue pubblicazioni proprio all’infanzia,
non poteva non avere in catalogo un libro che raccontasse il valore letterario
e pedagogico dell’autore di <i>Favole al telefono</i>.<i> </i></span><i><span style="background: white; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></i></div>
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<span style="background: white; color: black; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-color-alt: windowtext;">Il libro in questione si intitola <i><a href="http://www.edizioniilciliegio.com/scheda-libro/rossella-greco/educare-senza-annoiare-appassionare-senza-corrompere-gianni-rodari-e-la-direzione-del-pioniere-1950-1953-9788867711390-220610.html">Educare senza annoiare –appassionare senza corrompere: Gianni Rodari e la direzione del Pioniere (1950 –1953)</a></i> di <b>Rossella Greco</b>. Si tratta di un volumetto di 112 pagine pubblicato
nel luglio del 2014 e racconta l’esperienza dello scrittore alla guida della
redazione de </span><i><span style="mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;">“Il Pioniere – settimanale di tutti i ragazzi d’Italia”</span></i><span style="mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;"> di cui fu
direttore, ma anche ideatore.<o:p></o:p></span></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;">L’obiettivo dell’autrice, che ha scritto
questo saggio, è stato quello di porre nuovamente l’attenzione <span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span><span style="mso-bidi-font-size: 12.0pt;">su
unna pagina del giornalismo per ragazzi che rappresentò il tentativo della
Sinistra italiana di edificare un sistema pedagogico laico, che fosse
incardinato sui valori costituzionali quali la solidarietà sociale, la difesa
della pace, l'uguaglianza tra razze, la libertà di pensiero, definendo così il
profilo di un bambino “attivo”, partecipe alla vita della società, impegnato a
scuola, curioso esploratore del mondo e solidale con il prossimo.<o:p></o:p></span></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Oggi il nome di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Gianni Rodari</b>
è inevitabilmente accostato al mondo dell’infanzia. I suoi libri, tradotti in
molte lingue, sono la dimostrazione che la letteratura per bambini è una
letteratura di contenuti dove la fantasia e la poesia si uniscono in un
connubio che è ancora la chiave di volta per tutti gli scrittori che oggi si
cimentano con questo genere di storie. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VabE4LT_-hc/Xa3HIbAbrtI/AAAAAAAABGM/GW_CAUB1i10Azrr_oBExH4eIMWUGW-KTgCLcBGAsYHQ/s1600/Rodari.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="455" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-VabE4LT_-hc/Xa3HIbAbrtI/AAAAAAAABGM/GW_CAUB1i10Azrr_oBExH4eIMWUGW-KTgCLcBGAsYHQ/s200/Rodari.jpg" width="141" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 1.0cm; text-align: justify; text-autospace: none;">
<b>Rossella Greco</b> (Catania,
1984) è esperta di letteratura per l'infanzia e presidente dell'associazione
culturale "Bafè -<span style="color: red;"> </span>avventure per giovani
lettori" nata nel 2013 con l'obiettivo di promuovere la cultura del libro
e della lettura per bambini nel cuore del centro storico catanese. È autrice
del saggio <i>Bianca Pitzorno e la moderna editoria per l'infanzia</i>
pubblicato nel 2011 da Il Ciliegio edizioni<span style="font-family: "Courier New";"><o:p></o:p></span></div>
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<br /></div>
<br />Il Ciliegiohttp://www.blogger.com/profile/06259429214912570031noreply@blogger.com0