21/03/20

IL VIRUS CORONA NON SA GIOCARE A NASCONDINO


In questi giorni, così tormentati e complicati, una delle cose più difficili è riuscire a raccontare ai bimbi in età prescolare cosa sta succedendo e dare loro risposte chiare ma anche rassicuranti, partendo dalla loro esperienza e dal loro vissuto. Così ho pensato di scrivere questa fiaba, per aiutare mamme e papà a raccontare ai lori bambini la realtà attraverso li linguaggio sempre magico e coinvolgente della fiaba.

IL VIRUS CORONA NON SA GIOCARE A NASCONDINO
di Gabriella Arcobello
(Pedagogista e scrittrice)



CARI BAMBINI E BAMBINE, C’ERA UNA VOLTA E C’È ADESSO UN VIRUS, INVISIBILE COME LO SONO TUTTI I VIRUS. GLI SCIENZIATI LO HANNO VISTO AL MICROSCOPIO E, GRAZIE A LORO, SAPPIAMO CHE HA LA FORMA DI UNA CORONA, UN PO’ COME LA CORONA DELLE REGINE E DEI RE.

C’ERA UNA VOLTA E STAVA NEL CORPO DEI PIPISTRELLI SENZA CREARE NESSUN PROBLEMA.
C’E’ ADESSO POICHÉ UN GIORNO DI QUESTI HA DECISO DI FARE IL MONELLO CON GLI UMANI: LI FA TOSSIRE E PROVOCA LORO LA FEBBRE, COME CAPITA CON L’INFLUENZA.

MA SE C’E’ ADESSO, I PROTAGONISTI DELLA FIABA SIETE TUTTI VOI!  INSIEME ALLE MAMME, AI PAPA’, AI FRATELLI E AI NONNI!
IL VIRUS CORONA È PIÙ MONELLO CON GLI ADULTI E MENO CON I BIMBI, CHE HANNO UNA CAPACITÀ QUASI MAGICA DI RESISTERE AL SUO ATTACCO. VOI BAMBINI SIETE PROPRIO FORTI COME GLI EROI E I SUPEREROI!  
PER COMBATTERLO, OLTRE ALLA VOSTRA FORZA MAGICA, AVETE ANCHE ALTRE ARMI.

LA PRIMA È QUELLA DI LAVARE BENE E SPESSO LE MANI, CONTANDO FINO A VENTI, OPPURE CANTANDO PER INTERO LA VOSTRA CANZONE PREFERITA, PERCHÉ IL VIRUS DAVANTI A SAPONI E DISINFETTANTI SCAPPA VIA A GAMBE LEVATE.
LA SECONDA ARMA È QUELLA DI GIOCARE A NASCONDINO. SÌ! PROPRIO COSÌ! DOVETE SAPERE, INFATTI, CHE IL VIRUS NON È PER NIENTE BRAVO IN QUESTO GIOCO. ECCO PERCHÉ IN QUESTI GIORNI SIETE A CASA DA SCUOLA: VOI VI NASCONDETE AL SICURO NELLE VOSTRE CASE E LUI NON VI TROVERÀ.

INTANTO, NEGLI OSPEDALI, DOTTORI E INFERMIERI CURANO LE PERSONE CHE SI AMMALANO E TANTI SCIENZIATI SONO AL LAVORO PER TROVARE UNA MEDICINA CHIAMATA VACCINO, CHE LO SCONFIGGERÀ UNA VOLTA PER TUTTE.

COSÌ TORNERETE A RIEMPIRE LE SCUOLE, I PARCOGIOCHI, LE GELATERIE, URLANDO AL CIELO IL VIRUS CORONA C’ERA UNA VOLTA E ADESSO NON C’È PIÙ!



Gabriella Arcobello è pedagogista, psicometrista, consigliere di orientamento scolastico e professionale, esperta di problematiche psicopedagogiche. Si occupa di prevenzione in età evolutiva e conduce corsi di formazione. Ha scritto Nove possibilità di donna (Effatà, 2012), Ti dono una fiaba (Monti, 2012), Storie di cose così (Monti, 2013) e il romanzo Come fiocchi di neve (Lettere animante, 2015). Per Edizioni il Ciliegio ha pubblicato Stella Piccina va all’asilo. La scimmietta Arianna e il dottor Talpone (2018) e La Bacca Rossa e Babbo Natale (2018).




Protagonista del racconto è una piccola bacca rossa che non si piace e non si accetta così com'è, ma che scoprirà di essere invece speciale e di poter dare una mano, grazie a una sua particolare risorsa, niente meno che a Babbo Natale.






Stella Piccina ha paura di andare all'asilo, così, quando arriva per la prima volta in quello del cielo, non riesce a interagire con le altre piccole stelle e rimane in disparte, finché viene raggiunta dalla Fata delle Stelle che gliele presenta. Stella Piccina comincia giocare con loro e se le fa amiche, così, da quel momento, tutti giorni aspetta impaziente che si faccia buio per divertirsi con loro.
La scimmietta Arianna invece ha paura di andare dal dottore. Un giorno, però, sua zia Emma le regala un gioco meraviglioso: una valigetta che contiene tutti gli strumenti che stanno nello studio medico. Arianna ne rimani affascinata e così, dopo aver visitato tutta la sua famiglia, non vede l'ora di andare anche dal dottore per comunicargli che da grande farà la dottoressa.



2 commenti:

  1. Grazie dottoressa! questa fiaba ci aiuta tanto a far capire ai nostri figli il perchè di questo brutto momento che stiamo vivendo...
    grazie ancora
    mamma martina speltoni

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  2. Bellissima!!!, Breve per raccontare e semplice da capire. Brava, mille volte brava! Dottoressa

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