Massimo Gregori Grgič |
La
storia è seducente, se non lo fosse non si spiegherebbe il proliferare di tanta
narrativa e fiction cinematografica e
televisiva che continua a spopolare. A sedurre Massimo Gregori Grgič è stato il Rinascimento, ma forse ancor più
dell’epoca storica, che segnò un periodo di grande splendore ed egemonia per
alcune aree della penisola italiana, ad affascinare l’autore toscano sono stati
i personaggi incredibili che hanno vissuto quel periodo. L’evento della Congiura dei Pazzi diventa così un
romanzo e non il semplice sfondo su cui tessere trame inventate.
Grgič
ha dato libero sfogo alla penna, ma nello scrivere il suo libro ha dovuto
immergersi come un palombaro nelle ambientazioni e soprattutto ha dovuto
scartabellare una mole documentale che segna l’accuratezza dei fatti
raccontati. Un aspetto che non è sfuggito al professor Gino Fornaciari,
direttore scientifico del progetto “Medici” della divisione di paleontologia
dell’Università di Pisa: «L’autore, – si legge nella presentazione del libro -
pur trattandosi di un’opera storico-letteraria, non si è limitato a ricostruire
l’evento ma, grazie a una puntigliosa ricerca dei dati di archivio, unita ai
reperti paleontologici emersi dalle passate ricognizioni, è riuscito ad
addentrarsi perfino negli aspetti psicologici e di costume del conflitto fra le
due grandi famiglie fiorentine.»
Omicidio in cattedrale
è un libro nato da un sogno: «I miei lettori sono ovviamente liberi di non
crederci ma, sul mio onore, è andata davvero così: una notte ho sognato questo
libro. Ho immaginato tutto.» Tutto tranne le informazioni storiche su cui Grgič ha dovuto fare il topo di biblioteca.
Il romanzo è dunque un’avvincente ricostruzione dell’attentato
alla famiglia Medici avvenuto il 26 aprile 1478, nel quale perse la vita Giuliano de’ Medici, fratello di Lorenzo il Magnifico. La narrazione
prende le mosse dal 26 dicembre 1476, data di un’altra congiura, durante la
quale fu ucciso Galeazzo Maria Sforza,
duca di Milano. Il racconto si sposta poi a Firenze e segue la pianificazione
dell’attentato ai Medici per opera di papa Sisto
IV, oscuro mandante che agirà tramite Jacopo e Francesco de’ Pazzi e altri
congiurati.
La vicenda si alterna tra palazzo Pazzi e palazzo Medici, nei
giorni antecedenti l’attentato, fino alla drammatica conclusione
dell’intreccio. Sullo sfondo degli eventi si sviluppa la storia d’amore tra Lapo Lanfredini e Fiammetta Tornaquinci.
Brama di potere, scandali, interessi
economici e politici, misteri e alchimia sono gli ingredienti principali del
romanzo, che offre una ricostruzione accurata e realistica della Firenze
rinascimentale nella quale si muovono Pico della Mirandola, Sandro
Botticelli, Angelo Poliziano, Leonardo Da Vinci e altri
artisti loro contemporanei.
Le
descrizioni ricche di dettagli storici e di costume, arricchite dai dialoghi in
fiorentino quattrocentesco, creano l’ambientazione di un avvincente tuffo nel
passato.
Omicidio in cattedrale - storia di una congiura |
Massimo
Gregori Grgič: è
nato a Firenze, ma ha vissuto a lungo a Monza. Da alcuni anni abita e lavora in
un casale sulle colline pisane. Progetta navi e insegna ai Master di Yacht
Design al Poli Design di Milano e alla Tonji University di Shanghai. Omicidioin Cattedrale è il suo settimo romanzo.
Nessun commento:
Posta un commento