14/02/17

Omicidio in cattedrale Storia di una congiura

Massimo Gregori Grgič
La storia è seducente, se non lo fosse non si spiegherebbe il proliferare di tanta narrativa e fiction cinematografica e televisiva che continua a spopolare. A sedurre Massimo Gregori Grgič è stato il Rinascimento, ma forse ancor più dell’epoca storica, che segnò un periodo di grande splendore ed egemonia per alcune aree della penisola italiana, ad affascinare l’autore toscano sono stati i personaggi incredibili che hanno vissuto quel periodo. L’evento della Congiura dei Pazzi diventa così un romanzo e non il semplice sfondo su cui tessere trame inventate.
Grgič ha dato libero sfogo alla penna, ma nello scrivere il suo libro ha dovuto immergersi come un palombaro nelle ambientazioni e soprattutto ha dovuto scartabellare una mole documentale che segna l’accuratezza dei fatti raccontati. Un aspetto che non è sfuggito al professor Gino Fornaciari, direttore scientifico del progetto “Medici” della divisione di paleontologia dell’Università di Pisa: «L’autore, – si legge nella presentazione del libro - pur trattandosi di un’opera storico-letteraria, non si è limitato a ricostruire l’evento ma, grazie a una puntigliosa ricerca dei dati di archivio, unita ai reperti paleontologici emersi dalle passate ricognizioni, è riuscito ad addentrarsi perfino negli aspetti psicologici e di costume del conflitto fra le due grandi famiglie fiorentine.»
Omicidio in cattedrale è un libro nato da un sogno: «I miei lettori sono ovviamente liberi di non crederci ma, sul mio onore, è andata davvero così: una notte ho sognato questo libro. Ho immaginato tutto.» Tutto tranne le informazioni storiche su cui Grgič ha dovuto fare il topo di biblioteca.
Il romanzo è dunque un’avvincente ricostruzione dell’attentato alla famiglia Medici avvenuto il 26 aprile 1478, nel quale perse la vita Giuliano de’ Medici, fratello di Lorenzo il Magnifico. La narrazione prende le mosse dal 26 dicembre 1476, data di un’altra congiura, durante la quale fu ucciso Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano. Il racconto si sposta poi a Firenze e segue la pianificazione dell’attentato ai Medici per opera di papa Sisto IV, oscuro mandante che agirà tramite Jacopo e Francesco de’ Pazzi e altri congiurati.
La vicenda si alterna tra palazzo Pazzi e palazzo Medici, nei giorni antecedenti l’attentato, fino alla drammatica conclusione dell’intreccio. Sullo sfondo degli eventi si sviluppa la storia d’amore tra Lapo Lanfredini e Fiammetta Tornaquinci.
Brama di potere, scandali, interessi economici e politici, misteri e alchimia sono gli ingredienti principali del romanzo, che offre una ricostruzione accurata e realistica della Firenze rinascimentale nella quale si muovono Pico della Mirandola, Sandro Botticelli, Angelo Poliziano, Leonardo Da Vinci e altri artisti loro contemporanei.
Le descrizioni ricche di dettagli storici e di costume, arricchite dai dialoghi in fiorentino quattrocentesco, creano l’ambientazione di un avvincente tuffo nel passato.

Omicidio in cattedrale - storia di una congiura

Massimo Gregori Grgič: è nato a Firenze, ma ha vissuto a lungo a Monza. Da alcuni anni abita e lavora in un casale sulle colline pisane. Progetta navi e insegna ai Master di Yacht Design al Poli Design di Milano e alla Tonji University di Shanghai. Omicidioin Cattedrale è il suo settimo romanzo.

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