09/11/18

Le Edizioni Il Ciliegio a New York con Lucia Cannone


Lucia Cannone, curatrice della Collana stART, ha rappresentato Il Ciliegio a New York; ospite della Fiera del Libro Italiano e Bilingue.

di Lucia Cannone

Lo scorso 2 Novembre si è tenuta a New York, la prima Fiera del Libro Italiano e Bilingue  presso l’Istituto Italiano di Cultura sito 686 Park Ave. Si tratta della prima fiera del libro Italiano e bilingue (da un’idea dell’Ufficio Educativo del Consolato Generale d’Italia, in collaborazione con Elisa Conigliaro, giornalista scientifica, e IACE (The Italian American Committee on Education), un’organizzazione non-profit basata a New York e fondata nel 1975 con il fine di promuovere lo studio della lingua e della cultura italiana negli stati dell’area di New York, New Jersey and Connecticut. L’evento dedicato alle ultime novità in fatto di pubblicazioni, ebook, in Italiano per stranieri e bilingui (Italiano/Inglese) per le scuole primarie, e secondarie di primo e secondo grado è rivolto agli insegnanti di italiano. Le case editrici presenti erano: Alma Edizioni, Edilingua Edizioni, Editoriale Scienza, Edizioni IlCiliegio e Le Monnier/Mondadori Education.
Due autori, specializzati rispettivamente in arte contemporanea e scienze, hanno presentato le loro pubblicazioni agli insegnanti e ai dirigenti scolastici provenienti dai diversi stati: Washington, San Francisco, Boston e New York con un workshop. Sono stata una dei due autori a rappresentare la Casa Editrice Il Ciliegio con la Collana stART: i volumi bilingui per bambini dai 5 ai 9 anni in dedicati all'arte contemporanea.
L’altro autore presente è stato Matteo Farinella, che ha presentato il libro “Benvenuti a Cervellopoli”, edito da Editoriale Scienza: un libro per bambini dai nove anni di divulgazione scientifica che descrive il funzionamento del cervello.
Ho trovato molte affinità con Matteo, da una parte la sua formazione scientifica (dottorato in neuroscienze e la mia in ingegneria), l’altra la passione comune per il disegno e la scrittura e non ultimo e importante l’obiettivo di rendere accessibili a tutti argomenti come la scienza nel caso di Matteo, e l’arte nel caso dei miei volumi. Arte e Scienza sono due argomenti solo apparentemente lontani (Einstein scrisse: “Tutte le religioni, le arti e le scienze sono rami dello stesso albero…”).
Attraverso il mio workshop ho avuto il piacere di parlate del progetto della Collana stART, centrando l’attenzione sull’obiettivo ambizioso che Il Ciliegio si prefigge, ovvero quello di contribuire, attraverso l’arte, alla nascita della coscienza morale, civile ed etica dei bambini, introducendo concetti come: la capacità di riconoscere il proprio ruolo e la propria unicità all’interno della società; l’importanza di sviluppare una propria coscienza e di comprendere ciò che appare e ciò che è diverso da noi. Ho dunque spiegato che i bambini di età compresa tra i cinque e i dieci anni, età alla quale è rivolta la collana, cominciano a esercitare una propria coscienza e a definire un loro ruolo all’interno della famiglia, della scuola e del mondo. È dunque un momento importante per imparare a capire quali sono i propri confini, quelli degli altri, il rispetto per la diversità e l’apertura a quest’ultima. 
Attraverso la Collana stART si vuole avvicinare i bambini alla complessità del mondo degli adulti. I nostri bambini hanno oggi accesso a moltissime informazioni e prima rispetto a quanto avveniva un tempo. È importante dunque che gli adulti abbiano coscienza di ciò.
Ho anche spiegato il motivo della scelta di scrivere i libri in italiano e in inglese ovvero l’intento, non secondario, di dare l’opportunità di insegnare la lingua italiana o viceversa la lingua inglese a quelle famiglie dove il bilinguismo è presente. Ho anche spiegato che la Collana è un progetto dinamico ed è da leggere e utilizzare per costruire ogni volta qualcosa di nuovo con noi stessi e con i nostri figli: quando sono molto piccoli aiutandoli a cogliere le situazioni più vicine alla loro sfera emotiva, quando sono più grandi lasciando che siano loro stessi a cogliere direttamente e in maniera più profonda sfumature sempre nuove. Ho dunque concluso il mio intervento con la proiezione delle immagini di alcuni laboratori che ho tenuto. Molto bella ed emozionante è stata la proiezione delle immagini di alcuni disegni realizzati dai bambini a file laboratorio. Questo è sempre un momento molto intenso perché è la prova tangibile che l’arte come la musica sono due linguaggi universali che possono unire abbattendo tutte barriere.
Il progetto è stato accolto con entusiasmo ed è stato manifestato un interesse a utilizzare i volumi della Collana stART nei corsi di lingua italiana di alcune scuole di New York. La Fiera del libro Italiano e Bilingue per le scuole è stata dunque un’iniziativa molto interessante e un’opportunità che ho accolto con molto entusiasmo. Sono molto felice che i miei libri abbiano superato i confini nazionali.
Vorrei chiudere il mio racconto della meravigliosa esperienza nella Grande Mela con un immagine dell’opera di Yayoi Kusama scoperta passeggiando tra le strade di New York e che mi ha reso felice! 




 Lucia Cannone nasce a Canosa di Puglia, vive a Torino. Dopo il conseguimento della laurea in Ingegneria si trasferisce in Spagna e poi in Portogallo, dove lavoro per una multinazionale. La sua carriera artistica comincia con il disegno a china su carta. Si dedica adesso alla ricerca dei materiali, realizzando installazioni. Partecipa a fiere internazionali. Con Edizioni Il Ciliegio ha pubblicato, per la Collana stART: Il metodo Abramovic per i bambini (2017); Il mio nome è Banksy (2017); Il paese delle meraviglie di Yayoi Kusama (2018); Il mondo al contrario di Anish Kapoor (2018).

2 commenti:

  1. Ho letto i libri di Lucia Cannone con molta curiosità, visto che conosco poco (o niente) l'arte contemporanea.Il suo modo semplice e chiaro di raccontare permette di apprezzare i messaggi che si celano dietro quest'arte non sempre facile da comprendere.I suoi libri non solo introducono i bambini e le bambine nel mondo dell'arte del loro tempo, ma guidano i piccoli lettori a conoscere e considerare tematiche profonde: la guerra, la pace, l'accettazione delle diversità, il rispetto per la natura... spingendoli a riflettere sui rischi della nostra società: l'omologazione,l'indifferenza,la superficialità.
    L'autrice non dà mai giudizi, resta sempre a distanza per lasciare loro "il ritmo di un libero respirare". Viene data molta importanza alle emozioni e raccontarle aiuta i piccoli a riflettere, a mettersi nei panni degli altri, a decentrarsi. Apprezzabile la chiarezza con cui viene spiegato ogni concetto nuovo e l'uso, nel contempo, di un lessico preciso e specifico.

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