29/01/25

Giulia e l'anno memorabile

 

Giulia frequenta la quinta elementare e tiene un diario per esercitarsi nella scrittura. Inizia a compilare il diario solo per obbedienza, ma poi scopre di poter narrare volentieri la vita quotidiana sua, di Fatima, l’amica del cuore, e della sua famiglia. 

Scrivendo, si sofferma su alcune parole che la colpiscono particolarmente e riferisce i fatti che le accadono. Una prima svolta importante che cambierà le sue giornate è l’arrivo del nonno, la seconda memorabile svolta arriverà invece verso la metà dell’anno scolastico con il Covid-19: le giornate sempre in casa, la chiusura delle scuole e la didattica a distanza. Quanto può crescere una bambina in soli sei mesi?

Ecco cosa ci ha raccontato su questo libro dolcissimo la sua autrice Eleonora Bellini: 

"Le vicende che Giulia ci racconta nel suo diario sono insieme normali ed eccezionali. Normali perché appartengono alla vita quotidiana di ogni bambina o bambino di dieci anni (o poco meno, o poco più). Eccezionali perché Giulia nutre una la profonda amicizia per i suoi coetanei di altra etnia e cultura, ma soprattutto per la presenza nella sua vita di persone che le offrono l'esempio di esperienze indirizzate a costruire un cammino di bellezza, di solidarietà e di pace: dal papà, giornalista inviato di guerra, al nonno, benevolo, premuroso e valente artista. 

Tutto questo genera stupore ed entusiasmo nella mente della bambina che ascolta, osserva, riflette e trascrive nelle pagine del suo diario i sentimenti, le emozioni, i ragionamenti che il mondo che la circonda suscita in lei. Il tutto senza noia e senza pedanteria, ma con la misura, l'apertura e l'istintiva fiducia che soltanto le bambine e i bambini sono capaci di provare. E anche con qualche risata. Viviamo insieme a Giulia diversi mesi di un "anno memorabile" per diversi motivi: è l'ultimo anno della scuola primaria in cui ogni scoperta fa sentire già grandi, pronti per il salto verso una nuova realtà: è l'anno in cui Giulia può coltivare liberamente la sua passione per il disegno; è l'anno in cui scoprire che nemmeno le maestre sono perfette; è l'anno in cui un virus inatteso costringe tutti a chiudersi in casa. 

Le giornate di Giulia, che non sono mai tristi, scorrono e si colorano - narra la mia appendice al suo diario - "nel quartiere medievale di una città in cui i palazzi sono fatti di peperino, una pietra dal nome che fa sorridere. In cui le fontane cantano notte e giorno, i leoni di pietra si affacciano un po' dappertutto, molte strade sono in salita e alcune si arrampicano come scalinate. Su quelle strade non circolano automobili, così i bambini possono andare a scuola da soli". Quella città è Viterbo, nella Tuscia. Per un certo periodo della mia vita l'ho frequentata spesso, con gioia e piacere, e talvolta la frequento ancora, anche se meno di quanto vorrei. Lì, fra strade senza automobili, placidi gatti a passeggio per le antiche vie, muri ricoperti di verdi capperi è nata la storia di Giulia: un tributo all'idea, forse ormai all'utopia, di paesi e città a misura dei bambini."


Eleonora Bellini

Vive in provincia di Novara, non lontano dal Lago Maggiore sulle cui rive è nata. Ha diretto per molti anni un’importante biblioteca pubblica e scritto diversi libri per adulti e ragazzi. La sua storia in rima Ninna nanna per una pecorella (Topipittori, 2009 / Uovonero, 2019), inserita nella bibliografia nazionale di Nati Per Leggere, è tradotta in spagnolo, francese, còrso e in simboli WLS. Con Edizioni il Ciliegio ha pubblicato Casa di Luna (2019), Non dire il tuo nome - Don’t say your name (2021), Il ritorno di Sara – Sara’s return (2022) e Rachel Carson (2023).

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