31/05/25

Parlami

 

Ecco cosa ci ha raccontato di "Parlami" la sua autrice, Alessia Gillia Dell’Uomo D’Arme:

"La voce non mente, se sai ascoltare. Sentiamo ma non ascoltiamo, guardiamo ma non osserviamo; corriamo, spesso ormai per abitudine. Non abbiamo tempo per soffermarci su un dettaglio, per un dialogo non sbrigativo, una lettura lenta, un saluto, un sorriso.

Comunicare veramente, oggi, nella società dell’immagine esasperata e della velocità imposta dai social e dai messaggi via app, è sempre più difficile. Viviamo in un costante dualismo, costretti a dover scegliere tra posizioni e opinioni opposte. Si parla ormai per affermarsi, non per un confronto costruttivo. Abbiamo ancora la possibilità di essere noi stessi, senza maschere, senza finzione?

Un casuale errore telefonico dà il via alla connessione tra Adele e Paolo. Un banale contrattempo in un giorno uguale a tanti altri, che diventa diversivo, gioco, attraverso quel mezzo ormai irrinunciabile che è il cellulare. La voce è per loro l’unico mezzo per conoscersi, incuriositi dalle sfumature che cambiano secondo i giorni, l’umore, i pensieri.

Un viaggio a due voci, che si alternano nel raccontarsi; un incontro casuale, tra due persone immerse in una routine quotidiana fatta di appuntamenti, traffico, lavoro, con poco spazio per ascoltare le proprie emozioni. Le diverse sfumature di un femminile e un maschile si accolgono e si ascoltano con attenzione, si insinuano nelle relative vite con discrezione e con la volontà di scardinare le sovrastrutture che la vita, con i suoi ostacoli e condizionamenti, ci costringe a costruire.

Adele, architetto, madre, separata da un uomo narcisista che l’ha sedotta per poi annientarla emotivamente, conduce una vita in equilibrio tra lavoro e l’amore per il figlio Riccardo. Il suo obiettivo principale è la stabilità di quest’ultimo, anch’egli vittima dell’umiliazione emotiva del padre. Paolo, grafico, a sua volta padre di due adolescenti, è sposato con una donna affascinante ma trasformata, dopo la maternità, dalle aspettative altrui e dalla paura del fallimento; si divide tra lavoro, amici e la sua passione per la chitarra. Una vita apparentemente appagante, ma in equilibrio costantemente precario.

Lo sfondo è Roma, la mia città, con i suoi contrasti: sontuosa e stracciona allo stesso tempo, contraddittoria come le emozioni dei due protagonisti.

Quello che inizia come un diversivo, con il passare dei giorni diventa una consuetudine dapprima piacevole, fino a diventare necessaria; la curiosità di conoscersi ogni giorno un po’ di più, l’emozione dell’attesa di una chiamata, la pazienza nel rispettare la routine e le dinamiche dell’altro avvierà  un percorso di confronto, di cambiamento profondo per entrambi, rassicurati dalla distanza. Arriva però il momento in cui la voce non basta più e il desiderio di incontrarsi e dar corpo alle sensazioni provate diventa un’urgenza.

Sapranno superare il timore del giudizio, della delusione, la paura di uscire dalla reciproca zona di comfort?

Su di me: come Adele e Paolo e in fondo come molti altri, anche io ero ferma nella mia zona di comfort. Una serie piuttosto lunga e gravosa di circostanze mi aveva bloccata, la mia vita scorreva ma senza consapevolezza.  

“Parlami” nasce da qui, da una lunga serie di domande alle quali cercavo di dare una risposta e da pensieri sparsi sul maschile e il femminile, sulla difficoltà che avevo riscontrato nel cercare una via di comunicazione. Non ho avuto da subito in mente una storia compiuta, con un inizio e una fine; è stata una decisione maturata nel tempo, inizialmente senza molta convinzione. Man mano che prendeva corpo simpatizzavo sempre più con i personaggi, li vedevo come me in cerca di una bussola, combattere tra la paura dell’ignoto e il desiderio di emozionarsi, incastrati in una routine da un lato rassicurante, senza imprevisti, dall’altro mortificante, priva di creatività. Il cambiamento che affrontano Adele e Paolo, la loro rinascita, è stata di fatto anche la mia; un cambio pagina, un nuovo capitolo ancora tutto da scrivere.

Grazie e buona lettura!"

Alessia Gillia Dell’Uomo D’Arme

Nasce a Roma nel 1971. Diplomata in Architettura d’interni allo IED, coltiva la sua grande passione per la scrittura. Ha cominciato a scrivere Parlami all’inizio di un percorso di conoscenza di sé stessa e di quanto la circonda.

30/05/25

Il Gatto e la Luna


Dolcezza e malinconia si fondono in questa favola scritta da mamma Monica pensando al figlio Gabriele, scomparso improvvisamente nel 2017 all’età di 12 anni a causa di una malattia fulminante. Il libro racconta la storia di un gatto che, nella notte, si avventura tra i tetti e incontra la Luna, desiderosa di aiutarlo a comprendere l’amore profondo che lo legherà per sempre alla sua famiglia. Il testo è scritto in italiano e in inglese.

Ecco cosa ci ha raccontato la sua autrice Monica Magliola: 

"Il racconto non lo dice, ma è il 10 di ottobre (lo sapete solo voi!) quando Gatto si sveglia da un sonno profondo e va sul solito tetto a fare la sua escursione notturna .

Inizia così un momento magico, rischiarato dalla luce di quella Luna dolce e  rassicurante. Ma che succede a Gatto? Come mai si sente così diverso dal solito?
E il cambiamento, andare verso l'ignoto, sarà davvero così terribile?
Possiamo farci accompagnare da Gatto a giocare con la Luna e scoprirlo insieme..."

Monica Magliola

Da molti anni delizia gli abitanti del suo paese in provincia di Biella con le squisitezze della sua panetteria. È alla guida dell’associazione no profit “In Viaggio con Gabri”, che si occupa di attività sociali e che ha fondato insieme alla sua famiglia nel 2021 in ricordo del figlio Gabriele, scomparso nel 2017 all’età di soli dodici anni.



29/05/25

I doveri della matriarca

 

Articolo a cura di Lucio G. Lazzarino De Lorenzo, autore del libro 

Il romanzo è un thriller psicologico, un groviglio di sentimenti, affetti, condivisioni e debolezze che la protagonista, la matriarca, vorrà e dovrà sciogliere. Inizia su un treno da Trieste a Roma, dove Cristina racconta a uno scrittore la trama di un suo ipotetico romanzo ambientato in Sicilia. Protagonisti sono quattro amici, tre uomini e una donna, chiamata “la matriarca” per il ruolo dominante che la contraddistingue. Dopo un’amicizia ventennale i fraterni sentimenti dei quattro vengono scossi dal suicidio dalle tinte di omicidio di uno di loro, che innesca dubbi e accuse. Le cose peggiorano quando un altro del gruppo ha uno strano incidente. La resa dei conti avverrà sul mare di Favignana, a Cala Rossa, in una tiepida giornata di primavera.

La matriarca è Cristina, il collante, ma non solo. Lei programma, decide, gestisce il gruppo. L’ultima parola è sempre la sua. “Boss”, “u capuvastuni”, “Giuditta”, “matriarca” sono i nomignoli con cui gli altri compagni del liceo la chiamano. Ma “matriarca” finisce per prevalere su tutti gli altri, anche su quello di Giuditta, frutto della somiglianza di Cristina con la Giuditta del dipinto del Caravaggio.

L’idea del romanzo “ i doveri della matriarca” mi è nata dalla fortuita lettura sulla cronaca locale di un quotidiano di un articolo dal titolo “hanno suicidato l’ingegnere…”, dove in un qualche modo il giornalista tenta di definire i confini tra suicidio e un suicidio dalle tinte di omicidio. Questa è stata  la scintilla che ha scatenato la mia fantasia.

L’autore. Lucio Giuseppe Lazzarino De Lorenzo, nato a Orvieto vive a Gorizia, dove svolge l’attività di medico neurologo. Grazie alla esperienza di primario neurologo è autore di una ottantina di pubblicazioni a tema neurologico su riviste scientifiche nazionali e internazionali.                                     Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo “la logica delle passioni” un giallo alla Agatha Christie come lui stesso lo definisce. Il lettore ha infatti tutti gli elementi per arrivare a individuare l’assassino e le modalità delle sue azioni delittuose.

Neurologo come un investigatore? Alla stessa stregua di un investigatore che da circostanze e dettagli risale all’assassino, un bravo neurologo individua da sintomi e segni clinici del paziente natura e sede della patologia responsabile. Per entrambi più che strumenti di indagini, intercettazioni, impronte digitali, esami radiologici, è fondamentale la disamina degli eventi e il ruolo che svolgono. In fondo, in entrambi i casi l’obiettivo è la diagnosi, per il primo finalizzata all’arresto, per il secondo alla cura. Nei “i doveri della matriarca” mi è venuto quindi naturale lo stesso approccio analitico usato nel mio primo romanzo.

 

Lucio G. Lazzarino De Lorenzo

 


28/05/25

Chi ha rubato la Stelle?

 

Articolo a cura di Cinzia Praticelli, autrice del libro. 

"Dopo aver scritto e illustrato "Rosellino e il tulipano", pensato anche come omaggio a tutte le mamme, non potevo non dedicare una storia a tutti i papà!

Pensa che ti ripensa... mi sono ricordata di un episodio in particolare della mia infanzia che mi porto nel cuore e che lì rimarrà per sempre. 

In un momento di estrema difficoltà, in piena e profonda crisi di laringospasmo, dove la fuga in pronto soccorso era scontata, il mio papà per me ha fatto di tutto! E credo che, se avesse potuto, avrebbe acchiappato anche una stella per donarmela e vedermi sorridere (e soprattutto respirare).

Dopo aver ripercorso con gli occhi da adulta, quell'episodio infelice, la storia si è scritta praticamente da sola e mi sono immaginata un "ladro" dagli occhi blu (indovinate chi potrebbe essere? SÌ, lui, il mio papà!) che si aggira nella notte per catturare le stelle... ma che dico un ladro!? Un eroe! Perché le cattura per un nobile motivo: pulirle dall'inquinamento dei fumi che escono dai camini delle fabbriche.

Le lava, le rende nuovamente splendenti e le restituisce al Cielo facendo rimanere di stucco tutte le persone del paese. E così anche il mio papà quel giorno mi fece rimanere di stucco! E siccome mi è  difficile trovare un finale per questo articolo, perché ora vi potrei scrivere un sacco di altri aneddoti sulla mia famiglia (anche buffi e divertenti sia chiaro, non tutti tragici!) finisco con un profondo GRAZIE di tutto cuore al mio super papà.


Cinzia Praticelli

Diplomata all’Accademia di belle Arti di Venezia. È stata guida didattica per la Fondazione Peggy Guggenheim e tiene corsi di pittura e disegno. Per Edizioni il Ciliegio ha illustrato diversi testi tra cui: I Tre Pasticcioni, La mia Supernonna, Aròmia e le saponette magiche e Ohibò! Prima o poi ce la farò, Segnale, via libera! Di Batti le mani e gioca con me è anche autrice. Ha ideato e disegnato per CreativaMente il gioco di carte Poop Poop.


 


23/05/25

Avventura tra i ghiacci

Avventura tra i ghiacci, una fiaba ecologica

Articolo a cura di Giorgia Cozza, autrice del libro

 

Ricky odia la cittadina artica “in cima al mondo” in cui è stato trascinato dai suoi genitori. La sua famiglia si è trasferita perché la sua mamma che è una ricercatrice universitaria, sta studiando le conseguenze dello scioglimento dei ghiacci per gli animali del Polo e in particolare per gli orsi bianchi, ma lui non ha ancora digerito il fatto di aver dovuto abbandonare tutti i suoi amici, i compagni di classe, gli insegnanti.

Ora la sua unica amica è Madd, una ragazzina che frequenta la sua scuola e abita nella stessa via. E sarà proprio Madd, accompagnata dal suo simpatico fratellino, a partire insieme a Ricky per una missione avventurosa in mezzo ai ghiacciC'è un'orsa da salvare!

Riusciranno i due amici ad arrivare in tempo con le medicine? E chi sarà stato a sabotare la motoslitta dell'anziano dottor Franchigi, il veterinario del Paese? Tra colpi di scena, prove di amicizia e paesaggi mozzafiato Ricky scoprirà che non è il luogo in cui ci troviamo a determinare la nostra felicità, ma è l'affetto di chi ci vuole bene.

L’autrice Giorgia Cozza ci racconta un aspetto importante di questo libro.

Avventura tra i ghiacci è nato in un periodo in cui si iniziava a parlare della sofferenza degli orsi bianchi, sempre più in difficoltà a causa del surriscaldamento globale. Avevo letto molto sul tema e l’argomento mi stava a cuore, così è arrivata questa storia, che racconta le avventure di tre amici, due ragazzini e un bimbo, che insieme agli adulti si danno da fare per aiutare un’orsa ferita.

Tra le pagine il rapporto tra genitori e figli, il rapporto tra fratelli e l’amicizia hanno un ruolo centrale, ma la lettura trasmette anche un messaggio di attenzione per l’ambiente, di rispetto e responsabilità nei confronti della Terra.

Per questo sono stata davvero felice, quando Mariagrazia Midulla che è la responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, ha accettato di scrivere la prefazione. Mariagrazia è un’autorità del settore: lavora nel team internazionale del WWF dal 2001, dove ha seguito i negoziati internazionali nel quadro dell’UNFCCC, il G7 e il G20, nonché le Conferenze sull’ambiente e lo sviluppo (Rio+), e ha una grandissima esperienza professionale nelle questioni climatiche ed energetiche.


Condivido una breve citazione tratta dalla sua prefazione: «L’autrice mormora ai genitori di dare ai propri figli l’opportunità di diventare protagonisti non in nome di un vuoto narcisismo, insomma, per farsi belli e farsi vedere, ma di una vita più ricca di relazioni (amici) e di sensoUna delle caratteristiche degli esseri umani è quella di “immedesimarsi” nell’altro, di provare sentimenti anche per persone, esseri, luoghi che non si conoscono direttamente: è una delle cose speciali che ci rendono umani e ci permettono di vivere insieme.


Spero che tanti di voi, giovani lettori, comincino a pensare agli orsi, agli animali e agli umani vicini e lontani che soffrono e rischiano, a causa di un modo insensato di produrre energia, spostarsi, coprire di asfalto e cemento il suolo... Non per rattristarsi, ma per aiutare chi è in difficoltà e, soprattutto, aiutare a costruire un mondo dove davvero si viva in armonia tra noi e con la natura».


Io vi saluto con la dedica che trovate nella prima pagina del libro e che si rivolge a tutti i lettori, piccoli e grandi: La Terra è malata e ha bisogno di aiuto. È la nostra casa. Tocca a noi volerle bene e prendercene cura. Mettiamocela tutta!”.


Giorgia Cozza



Biografia dell'autrice


Giorgia Cozza, nata a Como, è una mamma-giornalista che scrive saggi per genitori e fiabe per bambini. I suoi manuali (Bebè a costo zero, Benvenuto fratellino, I giochi più stimolanti e creativi e altri) sono diventati un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero. Con Il Ciliegio ha pubblicato Ruffo cambia casa, Un fratellino o una sorellina per Tommi, Avventura tra i ghiacci, Santamarta, Quando la mamma va al lavoro, Gino Capriccino e i calma-trucchi, La banda delle galline ovaiole, L’uomo nero a colori, La coperta di Natale e Il pane alle noci di Lupone.

Su giorgiacozza.blogspot.it sono presenti tutti i suoi titoli.