Grande, nero, con il pelo ispido. Lupone fa così tanta paura che gli animali del bosco non vogliono nemmeno conoscerlo. Eppure lui, buono e gentile, mangia solo frutta, verdura e… pane alle noci. Adora il pane alle noci!
Manca poco a Natale e il pensiero di trascorrere le feste da solo lo rende triste. Ma il giorno della vigilia...
L’autrice Giorgia Cozza e l’illustratrice Romina Scarpanti, ci parlano di questa fiaba natalizia che racconta come la gentilezza e l’ascolto dell’altro possono aiutarci a superare paure e pregiudizi.
Giorgia, come è nata l’idea di un libro ambientato nel periodo natalizio? E tu Romina cosa hai pensato quando Giorgia ti ha proposto questo progetto?
GIORGIA: Io amo tantissimo il Natale. Le sue atmosfere, i suoi simboli e... le sue storie. Per questo sono stata davvero felice di raccontare una fiaba ambientata in questo periodo. Prima di Lupone, era uscito un altro libro natalizio, La coperta di Natale, ma avevo ancora qualcosina da raccontare legato al periodo più magico dell’anno...
ROMINA: Ovviamente ero entusiasta dell’idea di Giorgia! E poi, da fan numero uno del Natale, non vedevo l’ora di iniziare a disegnare le tavole!
Un lupo grande e nero, con denti aguzzi e pelo ispido. Perché è stato scelto un protagonista che fa paura? Romina, è stato difficile creare un lupo che corrispondesse alla descrizione ma non corresse il rischio di spaventare i bambini?
GIORGIA: Era necessario. Lupone è proprio così, sin da quando era un cucciolo, ha un aspetto temibile. Il pelo, gli occhi gialli, i denti, tutte le sue caratteristiche esteriori fanno paura. Ma è proprio questo il punto, non fermarsi alle apparenze. Fuori Lupone è fatto così, ma dentro…. Dentro com’è? Chi è Lupone? I piccoli lettori capiscono subito che è buono e gentile. Sono pronti ad andare oltre, a conoscere l’altro per come è veramente. Ed è bellissimo, durante le letture ad alta voce, quando intervengono in difesa di Lupone e si lamentano nel vederlo escluso e solo.
ROMINA: La mia innata capacità di rendere “puccioso” l’impossibile, mi è tornata utile anche stavolta. Ho proprio questa inclinazione a disegnare i personaggi in uno stile “carino e coccoloso”. Quindi dare a Lupone un aspetto non troppo minaccioso è stato piuttosto semplice. :)
Punti di forza del libro Il pane alle noci di Lupone
GIORGIA: Il messaggio. L’atmosfera natalizia. L’originalità.
ROMINA: Sicuramente la tematica dell’accoglienza e dell’accettazione di ciò che è diverso.
La volpe, il riccio, la cinciarella, il castoro… sono cattivi gli animali del bosco?
GIORGIA: No, non sono cattivi. Hanno paura. Si fanno influenzare da luoghi comuni e pregiudizi. È un rischio che corriamo tutti di fronte a qualcuno che a prima vista sembra molto diverso da noi. Si comportano male, questo sì. E quando si leggono quei passaggi della storia, ai bambini dispiace molto. Ma poi gli animali capiscono di aver sbagliato e lo riconoscono. Questo è molto importante. E cercano di rimediare all’errore fatto.
ROMINA: A mio avviso, sono semplicemente diffidenti. Condizionati dal pregiudizio e dall’aspetto minaccioso del lupo, purtroppo non riescono ad andare oltre le apparenze. Ma alla fine si ricrederanno sulle loro convinzioni.
Un aneddoto legato al testo/alle illustrazioni.
GIORGIA: Per me è stato divertente creare un personaggio così diverso dal solito. Ed è stato molto interessante scoprire come Romina lo avrebbe sviluppato. Come sempre, è riuscita a interpretare al meglio i miei pensieri.
Ah, segnalo anche una particolarità del libro: in fondo al volume trovate la ricetta per preparare il pane alle noci di Lupone: un’opportunità per trascorrere del tempo in cucina, divertendosi con i propri bambini.
ROMINA: Ho nascosto alcuni dettagli, soprattutto nelle prime tavole. Lupone da cucciolo ha una giostrina con tre pupazzi che rappresentano tre favole classiche con protagonisti “lupi cattivi”: Cappuccetto Rosso, il Porcellino (dei Tre Porcellini) e il Capretto (dei Sette Capretti). Tuttavia, Lupone, avendo un’indole buona, osserva dubbioso quel giocattolo che gli è stato messo a disposizione.
La tua illustrazione preferita.
GIORGIA: Ancor prima che inizi la storia, sotto al titolo interno c’è una fotografia di Lupone che osserva una farfalla. È un’immagine rivelatrice, racconta la gentilezza d’animo di questo grande lupo nero. Ma l’illustrazione preferita in assoluto credo sia quella di Lupone in cucina mentre prepara l’impasto delle pagnottelle da regalare agli animali del bosco. Adoro la cucina di Lupone, accetterei volentieri un invito per il tè :)
ROMINA: La scena finale che mostra Lupone felice a tavola con gli animali del bosco. Si respira gioia, amicizia e un’autentica aria di festa!
Il tuo momento preferito della storia.
GIORGIA: Dato che Lupone si meritava proprio il lieto fine, mi piace tanto il momento in cui mentre è triste e solo, gli animali del bosco bussano alla sua porta e lo invitano al grande pranzo di Natale. Ma credo che un momento molto “forte” della storia sia quello in cui nonostante i rifiuti e l’esclusione, Lupone pensa di preparare un piccolo dono per tutti i suoi vicini. Avrebbe potuto rispondere al trattamento ricevuto con la rabbia, avrebbe potuto diventare cattivo o maleducato e invece… è rimasto sé stesso. Gentile e generoso.
ROMINA: Quello dove il buon Lupone si prodiga a interpretare il Babbo Natale della situazione. Mi fa davvero tanta tenerezza!
Consiglia questo libro ai genitori/insegnanti.
GIORGIA: Questo libro tocca tematiche importanti per i bambini di ogni età. La paura del diverso, i pregiudizi, l’esclusione, la solitudine. Racconta tutto questo senza giudizio, non c’è condanna per gli animali del bosco, non ce n’è bisogno, perché appare subito chiaro (anche per i lettori più piccini) che stanno sbagliando. L’assenza di giudizio favorisce l’immedesimazione. I bambini che hanno già esperienza di contesti scolastici e rapporto tra pari forse qualche volta hanno indossato i panni degli animali del bosco, forse sono stati Lupone, o forse hanno assistito a situazioni simili. La storia offre l’occasione per riflettere ed eventualmente confrontarsi con l’adulto che legge e con i compagni.
ROMINA: Perfetto come lettura natalizia, Il pane alle noci di Lupone è un libro tenero e significativo, che trasmette un messaggio prezioso: imparare ad andare oltre le apparenze. Attraverso la figura di Lupone si scopre quanto sia importante conoscere davvero qualcuno prima di giudicarlo.
E per concludere in dolcezza, alla fine del libro c’è anche una deliziosa ricetta per preparare il pane alle noci… proprio come Lupone! Un’occasione perfetta per unire lettura, dialogo e attività pratica.
Consiglia questo libro ai bambini e alle bambine.
GIORGIA: La neve, le decorazioni natalizie, la tavola imbandita… la magia di Natale vi aspetta nel bosco dove abitano Lupone e gli altri animali. Venite a conoscere questo lupo gentile, vi svelerà anche la ricetta per cucinare le sue pagnotelle alle noci!
ROMINA: Questo libro aiuta i più piccoli a comprendere che non bisogna avere paura di chi è diverso e che, dietro un aspetto che può sembrare spaventoso, può nascondersi un cuore buono e gentile. Il messaggio viene trasmesso con tanta delicatezza, grazie a anche a illustrazioni simpatiche e coinvolgenti.
Giorgia Cozza nata a Como, è una mamma-giornalista che scrive saggi per genitori e fiabe per bambini. I suoi manuali (Bebè a costo zero, Benvenuto fratellino, I giochi più stimolanti e creativi e altri) sono diventati un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero. Con Il Ciliegio ha pubblicato Ruffo cambia casa, Un fratellino o una sorellina per Tommi, Avventura tra i ghiacci, Santamarta, Quando la mamma va al lavoro, Gino Capriccino e i calma-trucchi, La banda delle galline ovaiole, L’uomo nero a colori, La coperta di Natale, Il pane alle noci di Lupone e Gino e il suo vasino.
Su giorgiacozza.blogspot.it sono presenti tutti i suoi titoli.

Nessun commento:
Posta un commento