Dal
romanzo allo spettacolo teatrale. “Il profumo del maestrale” il libro di
denuncia conto la criminalità organizzata, scritto da Alessandra Sala, va in
scena a Buccinasco domenica 21 maggio all’Auditorium Fagnana di via Tiziano.
Lo
spettacolo è l’ultimo appuntamento della rassegna Buccinasco contro le mafie, un festival culturale nato cinque anni
fa per volontà dell’Amministrazione comunale per affermare l’impegno di questo comune in favore della legalità e in
contrasto alle mafie. Ma soprattutto per non dimenticare e fare memoria
delle vittime della criminalità organizzata e della storia stessa della
cittadina del Sud ovest milanese definita la Platì del Nord. Una rassegna dal
titolo chiaro e diretto che ha visto protagonisti, insieme all’Amministrazione
comunale, scuole, associazioni, parrocchie, biblioteca, magistrati, artisti,
giornalisti, scrittori e il mondo dello sport.
Come è noto, Buccinasco è sotto la
lente di ingrandimento di media e magistratura per la presenza massiccia della
‘ndrangheta. La nostra città non può e non vuole dimenticare la propria storia
ma non deve rinunciare all’idea di un futuro diverso: è necessario parlarne per
evitare l’oblio e l’omertà che impediscono quella necessaria reazione civile
per rendere il territorio inospitale per la criminalità organizzata.
Ogni anno si propongono agli
studenti e alla cittadinanza momenti di riflessione attraverso linguaggi
diversi. Incontri, laboratori e spettacoli per bambini e ragazzi – in 5 anni
coinvolti oltre 3 mila studenti – mostre, concerti, percorsi tra i beni
confiscati, confronti con magistrati, autori e giornalisti, reading letterari e naturalmente la
lettura dei nomi delle 900 vittime innocenti di tutte le mafie.
«Ogni libro nasce dal desiderio di raccontare qualcosa
di sé o delle persone care. Questa storia è nata per narrare ai bambini una
storia di giustizia e legalità perché, come ha dichiarato anni fa Antonino Caponnetto
padre del pool antimafia: “La mafia teme la scuola più della giustizia.
L’istruzione taglia l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa” – spiega
Alessandra Sala – Parlarne, ma come? Mi sono chiesta, così ho pensato che
potevo affrontare l’argomento attraverso un ragazzino a cui vengono uccisi i
genitori sotto gli occhi. La tragedia scatena nel cuore del ragazzo
innumerevoli domande: perché è successo? Chi erano i miei genitori?
Avevano stretto un accordo con la ‘ndrangheta o erano solo delle vittime? Accanto
al protagonista ho fatto ruotare diversi personaggi, tra cui Rino: il sindaco
ecologista. Per questa figura mi sono ispirata all’attuale vicesindaco di
Buccinasco. Un uomo perbene, che svolge il suo lavoro con rigore e passione. La
stessa passione che mi ha portato a finire la mia storia, iniziata in Calabria,
proprio a Buccinasco città dove abito. Una città sotto la lente di
ingrandimento di media e magistratura per la presenza massiccia della
‘ndrangheta. Una città dove vivono tante persone speciali che lottano per
creare un futuro diverso per i propri figli e per togliere da Wikipedia
l’etichetta di Buccinasco “culla della ‘ndrangheta.”.»
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Il profumo del maestrale |
La
trasposizione del libro è stata curata da Messinscena Teatro e sarà
rappresentata domenica 21 maggio alle 16.
Lo
spettacolo, come nel libro, racconta la storia di un ragazzino che perde
all’improvviso i genitori, uccisi davanti ai suoi occhi sotto i colpi della
‘ndrangheta. L’orfano sarà allontanato dalla sua città per entrare nel
programma di protezione testimoni e affidato a una famiglia che lo aiuterà a
sciogliere il dolore e a scoprire la verità sulla morte dei suoi genitori.
Alessandra
Sala risiede
a Milano. È scrittrice, giornalista professionista, copywriter pubblicitaria, autrice di testi radiofonici e
televisivi. Ha pubblicato numerosi libri per bambini e ragazzi: Con Edizioni il
Ciliegio ha pubblicato Cacciatrice di calzini (2014), Quattro ali per
volare, che si è rivelato il libro più venduto da questa casa
editrice, nel 2014, e Cotton Blu, orsetto dal codino blu (2016).
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