Hamelin ci porta a Baggio, piccolo borgo alla periferia di Milano. In un racconto dai tratti gotici, scopriamo che qualcosa sta accadendo: i ratti stanno iniziando a moltiplicarsi sempre più, invadendo non solo le strade e i campi, ma anche ogni casa e negozio.
Ecco cosa ci ha raccontato l'autore del libro, Angelo Basile: "Ho svolto volontariato per oltre dieci anni in Croce Bianca Milano sezione Vialba, dalla fine degli anni ottanta ai primi del duemila, in qualità di capo servizio istruttore, fino alla nascita del mio primo bambino, quando ho preferito passare le notti con mia moglie e mio figlio anziché in strada.
In quegli anni le ambulanze sostavano agli angoli delle vie o delle piazze per garantire la maggior copertura del territorio, diventando dei forni roventi in estate o delle celle frigorifere in inverno. Per tutto il tempo trascorso in Vialba, l’associazione è stata sul punto di chiudere i battenti per mancanza di fondi, nonostante gli sforzi dei volontari.
Essere volontario non significava solo passare fino a dodici ore in un turno su un’ambulanza al servizio del prossimo senza essere pagato, ma contribuire anche economicamente al sostentamento dell'associazione acquistando per proprio conto per esempio le divise, le scarpe antinfortunistiche, le giacche a vento per l’inverno, provvedendo tramite raccolte fondi all’acquisto di guanti in lattice e garze, senza avere neppure un rimborso spese per i panini consumati frettolosamente sui sedili delle ambulanze, tra un “servizio”, così chiamavamo i soccorsi, e l’altro.
L’ho sempre fatto con gioia, abbondantemente ricompensato dalle manifestazioni d’affetto e di gratitudine delle persone che aiutavo, pur consapevole della miopia delle istituzioni che nulla hanno fatto per mantenere in vita questa sezione, se non venire a bere un bicchiere di prosecco, in veste di assessori, ora di uno schieramento, ora dell’altro, offerto dai volontari durante le feste che l’associazione teneva a beneficio degli abitanti.
Ho sentito pronunciare innumerevoli promesse di aiuto a favore dell’unica associazione di volontariato presente allora nel quartiere, mai realizzatesi. Alla fine ha chiuso, lasciando un vuoto sociale in un'altra estrema periferia urbana, il Gallaratese, in quegli anni enorme quartiere dormitorio, assediato dal degrado derivante dall’assenza di punti di aggregazione. Il mio disincanto nei confronti di certa politica che del sociale dovrebbe occuparsi e di tutt’altro invece si interessa, nasce anche da queste situazioni che ho conosciuto.
Nel mio romanzo Hamelin stigmatizzo, esasperandone i contorni letterari, le figure di certi politicanti che dovrebbero essere i più vicini ai propri concittadini, quelli che siedono nei consigli di zona, che dovrebbero avere il polso dei quartieri dove anch’essi vivono, ma sono incapaci di vederne le esigenze o, peggio ancora, interpretano i loro ruoli per un tornaconto personale.
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