10/04/25

Oliver Tweed e le orme dello Yeti


Protagonisti di questa divertente storia sono un setter irlandese di nome Oliver Tweed e un komondor bianco di nome Mocho. Oliver è un ispettore di polizia un po’ strampalato: i suoi interrogatori lunghi e improbabili non portano mai alla soluzione dei casi. Mocho, suo fedele assistente dalla folta pelliccia rasta, ha invece fiuto infallibile e grande astuzia. I due sono chiamati a risolvere un caso ad alta quota e l’ispettore nota delle orme nella neve: è sicuro che si tratti delle impronte di un cucciolo di Yeti…

Ma com'è nata la storia, o meglio, una delle tante storie che hanno per protagonisti l'ispettore di polizia Oliver Tweed e la sua fedele zampa destra Mocho? A raccontarcelo l'autrice del libro, Raffaella Belardi: 

"L'idea di scrivere una serie di racconti divertenti con protagonisti un setter irlandese e un komondor o pastore ungherese, è nata un po' per caso osservando due foto.

Un giorno, mentre scorrevo i post su fb, la signora che ha adottato uno dei figli della mia Alaska, ha postato una bellissima foto di Oliver seduto, con a fianco la madre anziana che lo accarezzava. Questa foto mi ha fatto talmente tenerezza, che ho deciso che Oliver meritava un posto d'onore sulla carta stampata.

Non ricordo se in quello stesso giorno o nei giorni seguenti, sempre su fb, mi è capitata sott'occhio la foto di un komondor o pastore ungherese grosso come una montagna.

A quel punto, mi si sono subito schiarite le idee: Oliver avrebbe vestito i panni di un ispettore di polizia buffo e un po' fuori di testa, mentre Mocho sarebbe stato la sua timida e assennata zampa destra.

In quest'episodio, l'ispettore Tweed viene chiamato a risolvere un caso ad alta quota ma, come al solito, si perde nei meandri della sua fantasia e dei suoi strambi ragionamenti. In sostanza, travisa completamente il nocciolo della questione e, anziché preoccuparsi di trovare il colpevole di un atto vandalico, crede dapprima di aver scoperto una preziosa incisione rupestre, e poco dopo di aver trovato la grotta del leggendario Yeti.

Va da sé che verrà riportato alla dura realtà da circostanze concrete e inconfutabili, ma pieno di risorse com'è, si rimette subito in gioco, pronto a scovare nuovi "assurdi" casi da risolvere.

In questa serie, oltre all'ironia che pervade e alleggerisce ogni testo, e ai difetti che vengono messi alla berlina, ci sono dei messaggi che da sempre mi preme trasmettere ai bambini: la tutela della natura e delle creature che la abitano, il rispetto delle regole del vivere civile, la solidarietà e la cura degli altri, soprattutto dei più bisognosi e meno fortunati.

Raffaella Belardi

Vive in un paesino della provincia abruzzese, fra distese di ulivi e coloratissime vigne. Dopo aver terminato gli studi ed essersi laureata in Lingue e Letterature Straniere, ha cominciato a dedicare il suo tempo libero alla stesura di fiabe e racconti per bambini. Per alcuni anni ha pubblicato le sue storie sul G. Baby delle Edizioni San Paolo. Nel 2022 ha partecipato alla ventesima edizione del premio letterario “Il Battello a Vapore” e si è classificata al terzo posto con Kele e Songan, cuccioli coraggiosi.

Dorilys Giacchetto

Illustratrice e fumettista, vive in provincia di Venezia. Si è diplomata in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Padova. Nel 2017 ha realizzato disegni e colori per l’albo autoprodotto "Quell’istante sotto la pioggia" all’interno del collettivo di autori Pangolino Press. Nel 2021 ha pubblicato Blind date per Tora Edizioni e, nello stesso anno, ha lavorato alle illustrazioni del libro "Storie di vittime innocenti di mafia" edito da BeccoGiallo Editore.



09/04/25

Il viaggio di Piccolo Silenzio e Piccolo Buio

 

Articolo a cura di Marina Sceffer, autrice del libro

Piccolo Silenzio e Piccolo Buio tornano con una nuova avventura…

Dopo aver trovato un posto sulla Terra, provando l’emozione di essere accettati e compresi, uno in una biblioteca, l’altro nella cameretta dei bambini coraggiosi, decidono di intraprendere un viaggio in mongolfiera, alla scoperta del mondo che ha affascinato Piccolo Silenzio attraverso la lettura dei libri.

Da subito dovranno misurarsi con le loro paure: per primo, un improvviso temporale che li sorprenderà e spaventerà… e poi, mentre tutto sembrava svanire e precipitare nel nulla, è un’aquila a salvarli e a portarli nel bosco, dove flora e fauna li accoglieranno amorevolmente e dimostreranno la loro ammirazione.

La storia di Piccolo Silenzio e Piccolo Buio è rivolta ai bambini di 3/6 anni e racconta del buio e del silenzio in una prospettiva del tutto speciale e particolare. Qui buio e silenzio diventano due buffi e simpatici personaggi, “piccoli “come i loro lettori, con le loro stesse emozioni che li accompagneranno nel “viaggio” della vita.

Rimanere al buio e restare in silenzio non è mai facile per un bambino/a, perché evocano emozioni forti come la paura e il disagio.

Ho voluto perciò utilizzare la fiaba, con il suo linguaggio magico (quello della fantasia), per far vivere questi due stati emotivi da un diverso punto di vista, trasformando queste due entità in due fratellini, con le stesse caratteristiche dei bambini. Sono due protagonisti fantastici, da cui traspare anche purezza e dolcezza, ciò che meglio contraddistingue tutti i bimbi;  arrivano sulla terra in cerca di nuovi amici, ma non tutto è come si aspettano perché li attende una realtà che li spaventa e dalla quale fuggono.
Alla fine troveranno la loro giusta dimensione, e il bambino che ascolta questa favola riuscirà a cambiare l’ atteggiamento verso il buio, che ha sempre temuto, e verso il silenzio che ha sempre rifiutato imparando a rispettarlo.

Come è nata la storia?

L' idea di scrivere una storia, che avesse come protagonista il buio, è nata durante un laboratorio sulle emozioni che stavo svolgendo nella mia scuola dell’infanzia: i bambini hanno espresso il disagio nel gestire alcune emozioni, in particolar modo la paura, soprattutto del buio, ho così pensato di raccontarlo cercando di renderlo più vicino e amico dei più piccoli. Ho poi affiancato al personaggio di Piccolo Buio un altro protagonista, il suo fratellino, Piccolo Silenzio, che rappresenta un’altra situazione che mette in difficoltà non solo i bambini ma anche gli adulti.

Ho trasformato queste due entità in qualcosa di visibile, in due personaggi che provano le stesse emozioni che sente il bambino (paura, tristezza, gioia), che può così indentificarsi nel loro vissuto emotivo. Ho dato loro la connotazione di “piccolo”, perché la parola “piccolo” richiama la tenerezza, suscita atteggiamenti di protezione (pensavo ai bambini nei confronti dei cuccioli).

Nella storia, Piccolo Buio e Piccolo Silenzio hanno le loro paure, gli imprevisti li mettono alla prova, Piccolo Silenzio, in particolare, si dimostra molto protettivo nei confronti del suo fratellino e introduce strategie per tranquillizzarlo proprio come farebbe un fratello maggiore.

Anche il personaggio dell’aquila, inquietante e minacciosa, nonostante l'apparenza, si rivela accogliente e insegna ai più piccini che non sempre dietro un aspetto particolare o diverso dal nostro si nasconde un pericolo.

Marina Sceffer

Marina Sceffer 

Insegnante nella scuola dell’infanzia per più di quarant’anni, vive a Prata Camportaccio in provincia di Sondrio. Dotata di una vivace fantasia, fin da quando era bambina si diverte a inventare storie. Adora passeggiare in montagna immersa nella natura, ma soprattutto ama i libri, in particolare gli albi illustrati. Ora, in pensione, si dedica alla lettura animata per i bambini nelle scuole e nelle biblioteche. Per Il Ciliegio ha scritto Piccolo Silenzio e Piccolo Buio (2018) e Il viaggio di Piccolo Silenzio e Piccolo Buio.


Elena Tam, illustratrice del libro

Scenografa, grafica di professione, artista da sempre nell’anima e disegnatrice fin da bambina. Con la passione di creare, inventare e progettare, alimenta il suo spirito attraverso mondi immaginari nell’arte e nell’illustrazione. Dopo il Liceo artistico si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera. Lavora con dedizione nell’ambito dello spettacolo, degli eventi e del teatro. Ama le sue montagne e la sua città, Chiavenna (Sondrio), in cui vive e opera. Per Il Ciliegio ha illustrato Piccolo Silenzio e Piccolo Buio (2018) Il viaggio di Piccolo Silenzio e Piccolo Buio.

 

 


04/04/25

I Custodi del Cipresso

 

Roma 2027. Due giovani sacerdoti, addetti allo studio dei testi antichi della Biblioteca Vaticana, si trovano di fronte a probabili indizi presenti in un antico manoscritto. Scegliendo di ascoltare il proprio istinto, intraprendono un viaggio che li porterà in un'isoletta dispersa nel Mediterraneo in compagnia di uno skipper, alla ricerca di qualcosa che si rivelerà assai sorprendente. Non sarà però tutto semplice per i due protagonisti che dovranno affrontare diverse sfide per riuscire nel loro intento.

Ecco cosa ci ha raccontato l'autore del libro, Massimo Tomasoni:


"Come nasce un romanzo? A volte per semplice voglia di raccontare qualcosa (magari più a se stessi che ad altri), altre per mettersi alla prova, altre ancora perché spinti da qualcuno… e via così . Ecco, nel mio caso è stato tutto questo un po'. Mi sono sempre piaciuti i romanzi storici che prendono spunto da fatti realmente accaduti o periodi interessanti e che da lì partono per raccontare storie accattivanti, misteriose, intriganti

E quindi, quando un amico mi incitò a scrivere qualcosa di più di qualche breve racconto per capire se ne sarei stato in grado, mi trovai a pensare: perché no? In fondo, il bello dell'inventarsi una storia, e scriverla, è quello che sarai tu - e solo tu - a decidere tutto: dal come siano i personaggi che ti escono dalla “penna", al cosa far succedere, al quando, al perché… il mio principale divertimento infatti, credetemi, è stato proprio lo scoprire io stesso, pagina dopo pagina, parola dopo parola, lo sviluppo degli eventi.

In pratica - lo confesso - me la sono spassata a inventare situazioni, dialoghi e connessioni, con l'unica attenzione di inserire ogni cosa in luoghi e contesti precisi; l'essere il più reale e accurato possibile nelle descrizioni, infatti, è stato un impegno che non ho voluto lasciare alla fantasia, anche agganciandomi ad esperienze da me realmente vissute facendo vela sui mari. 

Starà al lettore giudicare, una volta arrivato all'ultima pagina, se sarà stato piacevole seguire i miei personaggi nelle loro vicissitudini. Quindi, per finire, la mia storia “I custodi del cipresso" è il semplice frutto di una fantasia intrigante, che si sviluppa tra luoghi reali ed esperienze realmente vissute. Ma non si dice che a volte la realtà può superare la fantasia…?

Massimo Tomasoni 
Nato a Dolo nel 1958, vive con la sua famiglia a San Vito di Leguzzano in provincia di Vicenza. Amante della lettura, viaggiatore impenitente, esordisce nel mondo della letteratura con il romanzo I Custodi del Cipresso.

01/04/25

Mara dal Mare e la Grotta Proibita

 

Articolo a cura degli autori del libro: Giordana Molin e Andrea Bertini

Mara torna con una nuova avventura dalle vibes sea fantasy. È passato un anno dalla gara dei Fiori di Fuoco e Mara è stata ammessa a una prestigiosa scuola sotto il mare, dove fa la conoscenza di un’insegnate speciale, che aiuta i ragazzi degli Abissi a scoprire le proprie capacità magiche.

Mentre cerca di ambientarsi, tra nuovi amici e vecchie conoscenze, si troverà a indagare su un mistero che la porterà su isole verdeggianti, in acque popolate da incredibili creature marine e nella meravigliosa capitale degli Abissi.

“Mara dal mare e la grotta proibita” è una storia che parla di quella strada fatta di insuccessi e di vittorie, di delusione e di entusiasmo che è crescere. Un cammino per imparare a conoscersi, a individuare i propri limiti e i propri talenti, perché non è facile capire che ci sono doni diversi per ognuno di noi.

Ogni libro della saga di “Mara dal mare” è autoconclusivo, ma allo stesso tempo le sue storie sono tasselli di un racconto più ampio, in cui le sue avventure s’intrecciano sempre di più. In ogni storia avremo modo di scoprire con lei luoghi incantati e di incontrare personaggi affascinanti.

Io, Giordana, e Andrea, siamo amici da quando abbiamo ricordi. Da sempre condividiamo la passione per le storie, che da bambini inventavamo come scenari fatati per i nostri giochi e che ora scriviamo. Scrivere a quattro mani è diventato per noi talmente naturale che non sappiamo neppure raccontare quale sia l’esatto schema che usiamo. Anche perché, come spesso raccontiamo, alla fine non siamo nemmeno noi a decidere: sono i personaggi che, una volta che hanno preso vita, guidano le danze della scrittura e ci regalano sorprese ed emozioni a noi per primi. Emozioni di cui, garantiamo, non possiamo più farne a meno.

Curiosità e novità su www.maradalmare.it

Andrea Bertini è nato a Venezia nel cui mare si è cullato da ragazzo ma imbratta fogli a Milano, accanendosi sui tasti di una malandata macchina da scrivere. Amico da sempre di Giordana Molin, ha condiviso con lei sogni, libri e valigie. Con Il Ciliegio hanno pubblicato anche Mara dal mare e i Fiori di Fuoco, il primo romanzo della serie.

Giordana Molin è cresciuta tra mare e laguna e va pazza per gli abbinamenti insoliti, come la filologia medievale e la cyber security. Vive tra Venezia e Torino con il marito e i tre figli. Amica da sempre di Andrea Bertini, ha condiviso con lui sogni, libri e valigie. Con Il Ciliegio hanno pubblicato anche Mara dal mare e i Fiori di Fuoco, il primo romanzo della serie.