Protagonisti di questa divertente storia sono un setter irlandese di nome Oliver Tweed e un komondor bianco di nome Mocho. Oliver è un ispettore di polizia un po’ strampalato: i suoi interrogatori lunghi e improbabili non portano mai alla soluzione dei casi. Mocho, suo fedele assistente dalla folta pelliccia rasta, ha invece fiuto infallibile e grande astuzia. I due sono chiamati a risolvere un caso ad alta quota e l’ispettore nota delle orme nella neve: è sicuro che si tratti delle impronte di un cucciolo di Yeti…
Ma com'è nata la storia, o meglio, una delle tante storie che hanno per protagonisti l'ispettore di polizia Oliver Tweed e la sua fedele zampa destra Mocho? A raccontarcelo l'autrice del libro, Raffaella Belardi:
"L'idea di scrivere una serie di racconti divertenti con protagonisti un setter irlandese e un komondor o pastore ungherese, è nata un po' per caso osservando due foto.
Un giorno, mentre scorrevo i post su fb, la signora che ha adottato uno dei figli della mia Alaska, ha postato una bellissima foto di Oliver seduto, con a fianco la madre anziana che lo accarezzava. Questa foto mi ha fatto talmente tenerezza, che ho deciso che Oliver meritava un posto d'onore sulla carta stampata.
Non ricordo se in quello stesso giorno o nei giorni seguenti, sempre su fb, mi è capitata sott'occhio la foto di un komondor o pastore ungherese grosso come una montagna.
A quel punto, mi si sono subito schiarite le idee: Oliver avrebbe vestito i panni di un ispettore di polizia buffo e un po' fuori di testa, mentre Mocho sarebbe stato la sua timida e assennata zampa destra.
In quest'episodio, l'ispettore Tweed viene chiamato a risolvere un caso ad alta quota ma, come al solito, si perde nei meandri della sua fantasia e dei suoi strambi ragionamenti. In sostanza, travisa completamente il nocciolo della questione e, anziché preoccuparsi di trovare il colpevole di un atto vandalico, crede dapprima di aver scoperto una preziosa incisione rupestre, e poco dopo di aver trovato la grotta del leggendario Yeti.
Va da sé che verrà riportato alla dura realtà da circostanze concrete e inconfutabili, ma pieno di risorse com'è, si rimette subito in gioco, pronto a scovare nuovi "assurdi" casi da risolvere.
In questa serie, oltre all'ironia che pervade e alleggerisce ogni testo, e ai difetti che vengono messi alla berlina, ci sono dei messaggi che da sempre mi preme trasmettere ai bambini: la tutela della natura e delle creature che la abitano, il rispetto delle regole del vivere civile, la solidarietà e la cura degli altri, soprattutto dei più bisognosi e meno fortunati.
Raffaella Belardi
Vive in un paesino della provincia abruzzese, fra distese di ulivi e coloratissime vigne. Dopo aver terminato gli studi ed essersi laureata in Lingue e Letterature Straniere, ha cominciato a dedicare il suo tempo libero alla stesura di fiabe e racconti per bambini. Per alcuni anni ha pubblicato le sue storie sul G. Baby delle Edizioni San Paolo. Nel 2022 ha partecipato alla ventesima edizione del premio letterario “Il Battello a Vapore” e si è classificata al terzo posto con Kele e Songan, cuccioli coraggiosi.
Dorilys Giacchetto
Illustratrice e fumettista, vive in provincia di Venezia. Si è diplomata in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Padova. Nel 2017 ha realizzato disegni e colori per l’albo autoprodotto "Quell’istante sotto la pioggia" all’interno del collettivo di autori Pangolino Press. Nel 2021 ha pubblicato Blind date per Tora Edizioni e, nello stesso anno, ha lavorato alle illustrazioni del libro "Storie di vittime innocenti di mafia" edito da BeccoGiallo Editore.