02/09/25

Gino e il suo vasino

 

Gino e il suo vasino: intervista a due voci

Gino è un bambino con i capelli ricci e un bel sorriso.

Fin da quando è piccino, Gino fa la pipì e la cacca nel pannolino.

Oggi, però, c'è una sorpresa.

La mamma e il papà gli hanno regalato... un vasino!

Inizia così l’avventura di Gino che impara a non usare più il pannolino, accogliendo con pazienza le pipì che finiscono nei calzoncini e facendo “il gioco delle cacche” per prendere confidenza con questa grande novità.

Un libro che accompagna bimbi e genitori in questo percorso con empatia, rispetto ed allegria.

L’autrice Giorgia Cozza e l’illustratrice Romina Scarpanti, ci parlano di questo volume illustrato dedicato a tutti i bambini e a tutti i genitori che stanno vivendo l’importante percorso dal pannolino al vasino (o al water).

Questo non è il primo libro con il piccolo Gino come protagonista. Come è stato tornare a raccontare (con testo e immagini) di lui e della sua famiglia?

GIORGIA: È stato molto bello! Un po’ come ritrovare un vecchio amico.

ROMINA: È stato un vero e proprio “Amarcord” :) Sono affezionata al piccolo Gino, anche perché è il protagonista di una delle primissime pubblicazioni realizzate insieme a Giorgia. È quindi senz’altro un pezzetto di cuore.

Qual è il momento giusto per leggere questo libro?

GIORGIA: Quando la famiglia sta per intraprendere il percorso dal pannolino al vasino è una lettura che può aiutare a prendere confidenza con la novità. Ma è un libro che può essere utile anche se questo percorso è già iniziato e il bimbo ha incontrato delle difficoltà. E infine, è una storia che può essere letta anche prima di proporre il vasino, per trasmettere il messaggio che un giorno il pannolino non sarà più necessario.

ROMINA: Azzarderei SEMPRE: per preparare il bimbo a questo importante passo, anche mesi prima dell’effettivo cambiamento e per suscitare in lui curiosità, favorendo un approccio più spensierato a questa importante tappa della crescita. Ma se dovessi scegliere la stagione più adeguata sarebbe senza dubbio l’estate (o almeno così mi dicono dalla regia).

Punti di forza di Gino e il suo vasino?

GIORGIA: Racconta il vasino come una bella avventura da affrontare con serenità.

ROMINA: Ho potuto testare quanto i piccoli lettori si immedesimino in Gino. Giorgia poi è straordinaria a raccontare con estrema precisione la quotidianità, in cui i piccoli lettori ci si rivedono alla perfezione. E perciò leggere le vicende di Gino, alle prese con l’abbandono del pannolino e l’arrivo del vasino, è di grande aiuto per i bambini che stanno affrontando la medesima sfida.

 

Tre aggettivi per descrivere questo libro.


GIORGIA: Allegro. Coloratissimo. Sereno.

ROMINA: Educativo, coinvolgente, rassicurante.

 Un aneddoto legato al testo/alle illustrazioni?

GIORGIA: Mi fa sempre sorridere quando ripenso alla pazienza con cui Romina ha accolto la mia richiesta di disegnare cacche di forme e misure diverse. Devi essere proprio un’illustratrice in gamba per riuscire a creare immagini allegre e divertenti in cui l’unica protagonista è la cacca!

ROMINA: Mi ha fatto sorridere dover disegnare diverse tipologie di cacche da cui i bambini sono  estremamente affascinati (con elogio annesso di Giorgia riguardo la mia “sbalorditiva” capacità nel riprodurre artisticamente la pupù xD).

La tua illustrazione preferita?

GIORGIA: Quella in cui la mamma e il papà leggono insieme a Gino. È una scena che racconta vicinanza e tenerezza e che offre un bell’esempio di lettura in famiglia.

ROMINA: Quella di mamma, papà e Gino, seduti sul letto, sotto le coperte, coinvolti nella lettura di un albo illustrato. È un momento davvero dolcissimo.

Il tuo momento preferito della storia?

GIORGIA: Quando il papà e Gino fanno il gioco delle cacche. Tanti bimbi non incontrano particolari difficoltà con la pipì ma si bloccano per la cacca. Bimbi che vogliono comunque farla nel pannolino o che la trattengono. In questo libro si parla di questo aspetto in modo allegro e giocoso, perché il gioco è spesso la chiave per superare le difficoltà.

ROMINA: Adoro il messaggio che è il cardine della storia: i genitori di Gino sostengono con pazienza e con tanti sorrisi il passaggio dal pannolino al vasino, incoraggiandolo e coinvolgendolo in tutte le significative fasi di questa novità.

La lettura può essere una valida alleata di genitori e bimbi...

GIORGIA: Sempre. Sempre, perché la lettura in famiglia “fa bene”. Fa bene al linguaggio, allo sviluppo cognitivo ed emotivo, alla relazione con mamma e papà. Ed è un’alleata preziosa quando ci si prepara ad affrontare (o si sta vivendo) una nuova tappa della crescita, un cambiamento, un periodo faticoso.

ROMINA: Sicuramente perché è in grado di creare una grande sintonia tra le due figure, in un momento magico di condivisione e poi perché nel libro stesso si possono scovare espedienti o  nuovi spunti con cui affrontare determinate tematiche, come lo spannolinamento in questo caso specifico.

Consiglia questo libro ai genitori

GIORGIA: Questa storia si può leggere ancor prima di iniziare il percorso verso il vasino, per raccontare al bambino che il pannolino non è per sempre, che ci sarà qualcos’altro, qualcosa di diverso ed entusiasmante. E si può leggere a percorso già iniziato per dare modo al bambino di immedesimarsi e sentirsi compreso e accolto. Le rassicurazioni dei genitori di Gino, che normalizzano i piccoli incidenti di percorso e le possibili fatiche, sono rassicuranti anche per il piccolo lettore.

ROMINA: Per affrontare questo momento chiave della primissima infanzia, una storia con disegni accattivanti e ricca di messaggi positivi può senz’altro aiutare i piccoli lettori.

Il testo semplice e identificativo può spronare il bambino ad avare un maggior entusiasmo nei confronti dello spannolinamento.

In questi anni il volume precedente, Gino capriccino e i calma-trucchi, è stato letto da tantissime famiglie. Tra i feedback ricevuti ne ricordi qualcuno in particolare?

GIORGIA: Ricordo con affetto tante famiglie che mi hanno scritto per raccontarmi che il libro di Gino è stato loro di aiuto. E in particolare una mamma che mi ha inviato anche la foto del suo bambino: ricci biondi, occhi grandi, un bellissimo sorriso… Giuro, era Gino in carne e ossa!

ROMINA: Sono talmente tanti (e positivi) che non riesco a ricordare nessuno nello specifico. Ma senz’altro nell’insieme mi rendono estremamente grata e orgogliosa di aver potuto contribuire alla nascita “grafica” di Gino.


01/09/25

Nonna Margherita e le gallette chicchirichì

 

Dopo Nonna Margherita e il minestrone MIO MIO e Nonna Margherita e i biscotti di stelle, in questa nuova avventura Nonna Margherita aiuterà il Galletto Gerry a trovare il coraggio di seguire i suoi desideri, senza paura di deludere le aspettative altrui. Le appetitose gallette chicchirichì saranno il piatto ideale per festeggiare insieme a tutti gli animali della simpatica fattoria. Con tanto di ricetta da sperimentare, con variante adatta anche a chi non può mangiare glutine.

Ma come è nata questa dolcissima storia? Ce lo racconta l'autrice del libro Fabiana Iacolucci: "Ogni libro della serie di Nonna Margherita nasce da un seme piccolo, come un ricordo o un’immagine, che cresce piano piano fino a trasformarsi in una storia. 

Questa volta il seme è stato il desiderio di raccontare ai bambini quanto sia importante ascoltare sé stessi, seguire i propri sogni e non vivere solo per soddisfare le aspettative degli altri.

Il personaggio del Galletto Gerry è nato quasi per caso: osservando un gallo in una fattoria, proprio come quella di Nonna Margherita, abbiamo pensato che dietro a quel canto orgoglioso potesse nascondersi anche un pizzico di timidezza, o il dubbio di non essere all’altezza. Così Gerry è diventato il simbolo di chi sente il peso delle aspettative, ma trova il coraggio di dire: “Io voglio provare a fare ciò che mi rende felice”.

Come sempre, Nonna Margherita è la guida affettuosa che, con dolcezza e un po’ di magia, incoraggia a scoprire che la forza più grande è dentro di noi. La cucina, ancora una volta, diventa il luogo in cui le emozioni si trasformano in sapori: le gallette chicchirichì non sono solo un piatto gustoso, ma il modo di celebrare la libertà di essere sé stessi, insieme agli amici della fattoria.

Con questa nuova avventura abbiamo voluto trasmettere ai lettori, grandi e piccoli, il messaggio che ognuno ha il diritto di seguire la propria strada, senza paura di deludere. Perché, proprio come il Galletto Gerry, tutti noi abbiamo un canto speciale che merita di essere ascoltato.

Fabiana Iacolucci si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Fumettista, illustratrice e pittrice attiva dagli inizi degli anni Novanta. Lavora per importanti realtà come Walt Disney Company Italia. Come pittrice ha esposto in mostre, personali e collettive, in Italia e all’estero. A Singen viene scelta come rappresentante dell’arte italiana. Docente di fumetto, illustrazione e pittura. Collabora come insegnante con la Scuola Romana dei Fumetti.


27/08/25

SCHEGGIA, IL PICCOLO IDROVOLANTE BLU

 

Ecco un insolito protagonista, un idrovolante piccolo e blu, diverso dagli altri idrovolanti, Scheggia!

Alessandra Cerretti scrive una storia di diversità ed inclusione prendendo spunto dai racconti delle missioni degli idrovolanti, apparecchi poco conosciuti ma molto importanti per la loro capacità di intervenire in luoghi impervi e soprattutto dove gli aerei non possono atterrare, sull’acqua, sulla neve. Ma è anche una storia che afferma la diversità come un valore aggiunto.

Perché proprio gli idrovolanti? Alessandra vive alla Spezia dove esiste un paesino Cadimare; nei primi del ‘900 in questa piccola borgata marinara esisteva un idroscalo che diede alla luce il primo idrovolante. La scrittrice ha voluto utilizzare l’ambientazione e i protagonisti “volanti”, con un linguaggio semplice e con le divertenti illustrazioni di Sabina Ficara, per tematiche così delicate.

Dopo il periodo covid, i bambini sono stati costretti ad un isolamento forzato ed hanno manifestato delle fragilità, quali insicurezze, aggressività e atteggiamenti da bullismo.

Scheggia subisce bullismo dai suoi coetanei, più grandi e bianchi per opera dei costruttori mentre lui viene inventato da un ingegnere fantasioso, piccolo e blu. Quindi Scheggia è diverso dagli altri.

Ma la sua determinazione a trovare la sua identità nel gruppo, lo porta a rafforzare la sua autostima.

NOVITÀ è l’uscita estiva del libro tradotto in CAA grazie a Daniela Pederzoli ad aver accolto con entusiasmo la proposta dell’autrice appoggiata dalla casa editrice per portare l’importante messaggio di inclusione e autostima ai bimbi speciali.  L’associazione di volontariato IL VOLO ha risposto positivamente a Daniela e l’ha tradotto in simboli. Scheggia sarà letto anche da tanti altri bimbi.

Alessandra Cerretti è una scrittrice spezzina di fiabe. Ama trattare tematiche quali la diversità e il rispetto per l’ambiente e gli animali. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni e riconoscimenti. Per Il Ciliegio ha pubblicato nel 2018 La banda degli occhialuti, nel 2019 La banda degli occhialuti 2 - Tutti per uno e uno per tutti e nel 2020 il libro in italiano e inglese Non mollare Mirtilla!