Gino e il suo
vasino: intervista a due voci
Gino è un bambino con i capelli ricci e un bel sorriso.
Fin
da quando è piccino, Gino fa la pipì e la cacca nel pannolino.
Oggi,
però, c'è una sorpresa.
La
mamma e il papà gli hanno regalato... un vasino!
Inizia così l’avventura di Gino che
impara a non usare più il pannolino, accogliendo con pazienza le pipì che
finiscono nei calzoncini e facendo “il gioco delle cacche” per prendere
confidenza con questa grande novità.
Un libro che accompagna bimbi e genitori
in questo percorso con empatia, rispetto ed allegria.
L’autrice Giorgia Cozza e l’illustratrice Romina
Scarpanti, ci parlano di questo volume illustrato dedicato a tutti i bambini e
a tutti i genitori che stanno vivendo l’importante percorso dal pannolino al
vasino (o al water).
Questo
non è il primo libro con il piccolo Gino come protagonista. Come è stato
tornare a raccontare (con testo e immagini) di lui e della sua famiglia?
GIORGIA: È
stato molto bello! Un po’ come ritrovare un vecchio amico.
ROMINA: È stato un vero e proprio
“Amarcord” :) Sono affezionata al piccolo Gino, anche perché è il protagonista
di una delle primissime pubblicazioni realizzate insieme a Giorgia. È quindi
senz’altro un pezzetto di cuore.
Qual è il momento giusto per leggere questo libro?
GIORGIA:
Quando la famiglia sta per intraprendere il percorso dal pannolino al vasino è
una lettura che può aiutare a prendere confidenza con la novità. Ma è un libro
che può essere utile anche se questo percorso è già iniziato e il bimbo ha
incontrato delle difficoltà. E infine, è una storia che può essere letta anche
prima di proporre il vasino, per trasmettere il messaggio che un giorno il
pannolino non sarà più necessario.
ROMINA: Azzarderei SEMPRE: per
preparare il bimbo a questo importante passo, anche mesi prima dell’effettivo
cambiamento e per suscitare in lui curiosità, favorendo un approccio più
spensierato a questa importante tappa della crescita. Ma se dovessi scegliere
la stagione più adeguata sarebbe senza dubbio l’estate (o almeno così mi dicono
dalla regia).
Punti di forza di Gino e il suo vasino?
GIORGIA:
Racconta il vasino come una bella avventura da affrontare con serenità.
ROMINA: Ho potuto testare quanto i piccoli lettori si immedesimino in
Gino. Giorgia poi è straordinaria a raccontare con estrema precisione la
quotidianità, in cui i piccoli lettori ci si rivedono alla perfezione. E perciò
leggere le vicende di Gino, alle prese con l’abbandono del pannolino e l’arrivo
del vasino, è di grande aiuto per i bambini che stanno affrontando la medesima
sfida.
Tre aggettivi per
descrivere questo libro.
GIORGIA:
Allegro. Coloratissimo. Sereno.
ROMINA: Educativo, coinvolgente,
rassicurante.
GIORGIA: Mi
fa sempre sorridere quando ripenso alla pazienza con cui Romina ha accolto la
mia richiesta di disegnare cacche di forme e misure diverse. Devi essere
proprio un’illustratrice in gamba per riuscire a creare immagini allegre e
divertenti in cui l’unica protagonista è la cacca!
ROMINA: Mi ha fatto sorridere
dover disegnare diverse tipologie di cacche da cui i bambini sono estremamente affascinati (con elogio annesso
di Giorgia riguardo la mia “sbalorditiva” capacità nel riprodurre
artisticamente la pupù xD).
La tua illustrazione preferita?
GIORGIA:
Quella in cui la mamma e il papà leggono insieme a Gino. È una scena che
racconta vicinanza e tenerezza e che offre un bell’esempio di lettura in
famiglia.
ROMINA: Quella di mamma, papà e
Gino, seduti sul letto, sotto le coperte, coinvolti nella lettura di un albo
illustrato. È un momento davvero dolcissimo.
Il tuo momento preferito della storia?
GIORGIA:
Quando il papà e Gino fanno il gioco delle cacche. Tanti bimbi non incontrano
particolari difficoltà con la pipì ma si bloccano per la cacca. Bimbi che
vogliono comunque farla nel pannolino o che la trattengono. In questo libro si
parla di questo aspetto in modo allegro e giocoso, perché il gioco è spesso la
chiave per superare le difficoltà.
ROMINA: Adoro il messaggio che è
il cardine della storia: i genitori di Gino sostengono con pazienza e con tanti
sorrisi il passaggio dal pannolino al vasino, incoraggiandolo e coinvolgendolo
in tutte le significative fasi di questa novità.
La lettura può essere una valida alleata di genitori e bimbi...
GIORGIA:
Sempre. Sempre, perché la lettura in famiglia “fa bene”. Fa bene al linguaggio,
allo sviluppo cognitivo ed emotivo, alla relazione con mamma e papà. Ed è
un’alleata preziosa quando ci si prepara ad affrontare (o si sta vivendo) una
nuova tappa della crescita, un cambiamento, un periodo faticoso.
ROMINA: Sicuramente perché è in
grado di creare una grande sintonia tra le due figure, in un momento magico di
condivisione e poi perché nel libro stesso si possono scovare espedienti o nuovi spunti con cui affrontare determinate
tematiche, come lo spannolinamento in questo caso specifico.
Consiglia questo libro ai genitori
GIORGIA:
Questa storia si può leggere ancor prima di iniziare il percorso verso il
vasino, per raccontare al bambino che il pannolino non è per sempre, che ci
sarà qualcos’altro, qualcosa di diverso ed entusiasmante. E si può leggere a
percorso già iniziato per dare modo al bambino di immedesimarsi e sentirsi
compreso e accolto. Le rassicurazioni dei genitori di Gino, che normalizzano i
piccoli incidenti di percorso e le possibili fatiche, sono rassicuranti anche
per il piccolo lettore.
ROMINA: Per affrontare questo
momento chiave della primissima infanzia, una storia con disegni accattivanti e
ricca di messaggi positivi può senz’altro aiutare i piccoli lettori.
Il testo semplice e identificativo può spronare il bambino ad
avare un maggior entusiasmo nei confronti dello spannolinamento.
In questi anni il volume precedente, Gino capriccino e i calma-trucchi, è stato letto da tantissime famiglie. Tra i feedback ricevuti ne ricordi qualcuno in particolare?
GIORGIA:
Ricordo con affetto tante famiglie che mi hanno scritto per raccontarmi che il
libro di Gino è stato loro di aiuto. E in particolare una mamma che mi ha
inviato anche la foto del suo bambino: ricci biondi, occhi grandi, un
bellissimo sorriso… Giuro, era Gino in carne e ossa!
ROMINA: Sono talmente tanti (e
positivi) che non riesco a ricordare nessuno nello specifico. Ma senz’altro
nell’insieme mi rendono estremamente grata e orgogliosa di aver potuto
contribuire alla nascita “grafica” di Gino.