29/03/24

Il Nusanaso

 Una "strana" scoperta di Pasqua...



La mattina di Pasqua Leo e Lia trovano un buffo cucciolo dentro a un uovo di cioccolato. Ha una grande proboscide, due alucce e ama “cibarsi” di… puzze. Calzini sporchi, croste di formaggio: nulla sfugge al suo olfatto infallibile.

Presto il Nusanaso impara a riconoscere anche le puzze speciali, quelle che nessun naso umano ha mai annusato: la puzza di ingiustizia, per esempio.

Ecco cosa ci ha raccontato l'autrice del libro, Sara Carpani, su come è nato questo buffo elefantino: «"Papà, giochiamo al Nusanaso? Sono le venti e trentacinque, e papà se ne sta ancora sbracato sul divano, con gli occhi fissi sul telegiornale.

Ma insomma, che affronto è mai questo? Siamo in ritardo per il nostro appuntamento delle otto e mezza! Per questo decido di tirarlo per i pantaloni. Ma lui non si muove, perciò gli salto in braccio e mi metto proprio di fronte a lui, così la smette di guardare quella robaccia in TV.

"Caspita, siamo in ritardo!", esclama finalmente. "È già l’ora del Nusanaso!". "Alleluja…", penso io. Sul lettone di mamma e papà è tutto pronto. Nel senso, cioè, che il letto è perfettamente in ordine, morbido al punto giusto, i cuscini sono belli gonfi, al loro posto come soldatini, e le lenzuola stiratissime. 

Perfetto! Così saltarci sopra è più divertente! Ci tuffiamo nel modo più scomposto possibile e in un attimo i cuscini volano da tutte le parti. E io sono già su di giri. Sono agitatissima e, a dirla tutta, ho anche un po’ di fifa… perché lo so benissimo che in questa enorme, sterminata landa morbidosa si nasconde lui: il Nusanaso!

Mi nascondo sotto le coperte, così non può vedermi; però, a pensarci, in questo modo io non posso vedere lui… anzi, per dirla tutta, non ci vedo proprio niente! Così riemergo quel tanto che basta per tirare fuori il naso. Mi guardo intorno circospetta e dietro a una delle grandi montagne morbidose intuisco qualcosa… 

Oh no! È proprio lui! Il Nusanaso salta fuori dalla montagna e inizia a fiutare forsennatamente l’aria, col suo caratteristico verso, che suona come un concitato e spaventosissimo Sniff! Sniff!

Io me la faccio sotto dalla paura, mi faccio piccolissima, ma lui mi vede lo stesso… a questo punto non posso che passare al contrattacco: non avrà i miei piedini! Così mi lancio verso l'animaletto, cercando di acchiapparlo. Ma lui è più veloce e sguscia da tutte le parti, come un piccolo ninja! Schiva un paio di attacchi, e solo troppo tardi mi accorgo che ho lasciato i piedi scoperti… e lui, ovviamente, ne approfitta! 

Si tuffa proprio in direzione delle piante, e inizia ad annusarle tutte! Il solletico che ne deriva è… semplicemente terribile! Io scalcio come un’indemoniata, ma lui è più furbo e non perde il contatto con l’oggetto dei suoi desideri.

Perché - non ve l’ho detto - il Nusanaso adora tutte le puzze: se le mangia, addirittura! Va matto per quella dei miei piedi, per esempio. Ma non disdegna quella delle ascelle, e di altro che non vi dico, che devo continuamente tenere al riparo.

È da questo ricordo d’infanzia che nasce il Nusanaso. E, a questo punto devo proprio ammetterlo, da ciò ne deriva che: IL SUO VERO, UNICO, INIMITABILE CREATORE È IL MIO PAPÀ.

Lui chiudeva la mano unendo tutte le dita, come a formare una sorta di becco, o di muso; e io, in quelle dita, ci vedevo un musetto dolce, una specie di proboscide, qualcosa così. Certe volte, quel briccone di Nusanaso, faceva di tutto per farmi tenerezza, così lo coccolavo, aggrappandomi al braccio di papà. Ma non serviva ad altro che a fargli smettere di annusare in giro per qualche secondo…

Perciò, quando ho  deciso di scrivere una storia su di lui, non ho fatto altro che dargli un verso verbale (Puzza…?, e che altro?) e costruirgli attorno una piccola storia, con un’evoluzione divertente. Tutto qui. Il resto è merito di mio papà, e di quel lungo ricordo di infanzia che mi ha regalato.»


Sara Carpani, dopo un esordio da fumettista, come autrice e illustratrice ha pubblicato libri con diversi editori. Nel 2020, con L’amore a 126 cm da terra, ha vinto il Premio Rodari nella sezione “Fiabe e filastrocche”. I suoi albi sono stati tradotti in spagnolo, catalano, basco e portoghese. Tiene laboratori per biblioteche, librerie e scuole; ha presentato i suoi libri e letto le sue filastrocche in tutta Italia. Nel 2020 ha fondato Studio Mizar, una scuola di disegno, fumetto, tecniche pittoriche e scrittura.

Sara Carpani



28/03/24

Simeone, cuor di leone

 Dove risiede la bontà?


Simeone è un leoncino coraggioso e forte. Un giorno gli balza in mente una strana domanda: dove si trova la bontà? Spinto da questo interrogativo, si mette in viaggio per cercarla e, durante il suo cammino, deve affrontare un temporale che mette in pericolo la vita di un uccellino nel nido.

Simeone non esita a offrire il suo aiuto e scopre così con grande soddisfazione che la bontà che andava cercando è già di casa nel suo cuore.

Ecco cosa ci ha raccontato di questo bel libro in rima, il suo autore Alberto Praticelli: "L’idea di un racconto in rima con protagonista il leoncino Simeone è nata quasi automaticamente dopo che, nell’agosto del 2016, sotto il segno zodiacale del Leone, è venuto alla luce Lorenzo Mattia, figlio di mia figlia Cinzia, l’illustratrice del libro. 

L'idea si è poi consolidata in me, quando il nipotino ha cominciato a mostrare il suo temperamento, volitivo, ma fragile nello stesso tempo, come è naturale in tenera età. La figura di Simeone è nata proprio per infondere nel bimbo una sorta di carica di coraggio, di forza, di fiducia in sé stesso, in particolare nei momenti di fragilità, con un messaggio che ovviamente non deve essere filosofico o scientifico, ma trasmesso a livello intuitivo, sensoriale, oserei dire primordiale. 

La figura del leoncino e il suo atteggiamento devono entrare nel bimbo attraverso una vibrazione, non attraverso un’elaborazione mnemonica. In tal modo si stabilisce una specie di simpatia ed empatia tra il bambino e l’animale, quasi come se fossero due soggetti in uno solo. Empatia, simpatia che portano ad una visione più leggiadra dei problemi da affrontare.  Nello stesso tempo il coraggio, la forza, possono essere usati per lo scopo più nobile, ovvero per atti di bontà.  

Ricordo qualche decennio addietro, su una spiaggia del mare Adriatico, una bambina di due anni che procedeva sulla sabbia carponi, mostrando la ferocia della tigre, e una certa felicità nel vedere il viso terrorizzato dei suoi genitori. L’incedere minaccioso della “belva” finiva poi con un abbraccio e tanti baci. Chi era quella bimba? Lascio a voi indovinare.  

Sentirsi un leone è come avere il potere di dominare, di vincere. L’importante è saper usare questa energia per uno scopo nobile: la bontà. Ovviamente la vita ha tanti momenti difficili, ma sapere che la tua energia può salvare qualcun altro ti fa sentire importante e partecipe." 

Alberto Praticelli si interessa, fin dal Liceo classico, alla scrittura di vario genere. Quando si ritrova padre di due vivaci figliolette, ha finalmente l’occasione di dare libero sfogo a tutta la sua fantasia. Nascono così diversi racconti, in prosa e in rima, per bambini di tutte le età. Ha partecipato con successo ad alcuni concorsi letterari e pubblicato con Edizioni il Ciliegio I Tre Pasticcioni.



27/03/24

Mara dal Mare e i Fiori di Fuoco

 Una storia sull'autodeterminazione e sul coraggio delle proprie scelte

Ecco quanto ci hanno raccontato gli autori del libro, Giordana Molin e  Andrea Bertini, sulla storia di Mara...

«"Può una ragazzina cambiare il destino di tre regni?". È quello che si chiede Mara quando, durante il tradizionale anno di Servizio alla corte del re della Terra, si trova ad affrontare una terribile minaccia: la distruzione di una delle capitali dei Popoli. 

Mentre il re della Terra, il re dell’Aria e quello dell’Acqua non si risparmiano i colpi bassi, i loro figli cercano di salvare la propria città, lottando anche contro i pregiudizi che dividono i Popoli. Una strada già tracciata si apre davanti a loro e sembra condurli alla catastrofe “ma la via non è mai una soltanto…”

“Mara dal mare e i Fiori di Fuoco” è una storia sull’autodeterminazione e sul coraggio di fare le proprie scelte senza condizionamenti, anche quando tutto e tutti, attorno, spingono verso una direzione che non vorremmo mai prendere. È una storia di amicizia e inclusività; racconta il viaggio di una ragazza alla scoperta di sé e del mondo, in compagnia di guide favolose e di amici che riuscirà a spronare a essere la migliore versione di sé stessi. 

Le avventure narrate sono il primo capitolo di una serie di romanzi autoconclusivi ma allo stesso tempo tasselli di un racconto più ampio. A ogni tappa di questo viaggio, Marà dovrà superare nuove sfide e risolvere misteri. Ogni tappa le farà incontrare nuovi amici e persone che le sapranno dare preziosi insegnamenti. Ogni passo andrà anche ad aggiungere nuove tessere al puzzle della storia più ampia a cui le sue avventure s’intrecceranno sempre di più.» 


Giordana Molin e Andrea Bertini sono amici da quando hanno ricordi e hanno da sempre condiviso la passione per la lettura e la scrittura. Scrivere a quattro mani è diventato per loro tanto naturale che non sanno nemmeno bene dire quale sia l’esatto schema che usano. Anche perché, come dicono, alla fine non sono nemmeno loro a decidere: sono i personaggi che, una volta che hanno preso vita, guidano le danze e regalano sorprese ed emozioni a loro per primi. Emozioni di cui, garantiscono, non possono più fare a meno.






26/03/24

Infinito Presente

Una mostra dedicata a Yayoi Kusama

Articolo a cura di Lucia Cannone



Il Palazzo della Ragione di Bergamo, in occasione di Bergamo Brescia Capitale della cultura Italiana, ospiterà fino al 21 aprile, la mostra Infinito Presente dedicata all’opera dell’artista giapponese Yayoi Kusama. L’iniziativa è promossa da the Blank Contemporary Art e Comune di Bergamo. La mostra è curata da Stefano Raimondi e l’allestimento è ideato da Maria Marzia Minelli. 

I biglietti venduti, ad oggi, sono 85.000. Questo dato è il segno tangibile di quanto abbiamo tutti bisogno di bellezza e di come l’arte può davvero salvare il mondo e l’umanità.

L’opera di Yayoi Kusama racchiude proprio questo messaggio: la bellezza come mezzo per salvare il mondo. Siamo tutti piccoli pois. Ognuno di noi, seppur di forma e colore diverso, è un unico fondamentale pezzetto dell’umanità e può contribuire a creare armonia e pace. Il nostro compito è quello di vivere nella bellezza e di creare bellezza. 



Lucia Cannone in Fireflies on the Water,
2024 Palazzo della Ragione (BG)
Ho avuto modo di visitare la mostra Infinito Presente e l’esperienza immersiva di Fireflies on the Water è unica. Un solo minuto scorre veloce in apparente solitudine. In realtà non si è soli; si è parte dell’opera stessa. La sensazione è quella di lasciare il proprio corpo fuori dalla stanza e di trasformarsi in uno dei tanti puntini luminosi che si riflettono sull’acqua e sugli specchi dell’installazione. 

Un intenso minuto capace di cancellare qualunque pensiero e di donare pace, bellezza e armonia. Fireflies on the Water proviene dalla collezione del Whitney Museum of American Art di New York, una delle Infinity Mirror Room dell’artista.  







Uno dei volumi della Collana Editoriale bilingue stART, da me scritta ed illustrata, edita nel 2018 da il Ciliegio Edizioni, è dedicata all’opera di Yayoi Kusama. Il volume è presente nel 
Bookstore della mostra. La collana nasce dal desiderio di diffondere il linguaggio dell’arte attraverso il racconto della vita e
delle opere più rappresentative di artisti contemporanei. L’arte contemporanea intesa come lingua universale non conosce confini culturali e geografici. 

É il mezzo attraverso il quale diffondere concetti quali il rispetto della diversità, l’uguaglianza e l’armonia. L’arte contemporanea come mezzo per comprendere più in profondità ciò che accade ogni giorno senza essere distratti dal pensiero comune. L’arte contemporanea come mezzo per andare a fondo nella realtà delle
cose. L’arte contemporanea per stimolare il senso civico e di appartenenza al mondo.




Fireflies on the Water,
The wonderland of Yayoi Kusama,
Edizioni il Ciliegio, 2018
LUCCIOLE SULL’ACQUA, NEW YORK, 2002

"UN’ALTRA CAMERA DEGLI SPECCHI FAMOSA, CHE PROIETTA GLI SPETTATORI IN UN MONDO PARALLELO E INFINITO, È LUCCIOLE SULL’ACQUA. L’INSTALLAZIONE È COSTITUITA DA UN CUBO. ATTRAVERSO UNA PORTA SI ACCEDE AL SUO INTERNO ENTRANDO IN UNA STANZA INTERAMENTE RICOPERTA DI SPECCHI, CON UNA PICCOLA PISCINA DAL FONDO NERO SUL PAVIMENTO. L’ILLUMINAZIONE È FIEVOLE E CREATA DA DECINE DI MINUSCOLE LUCI GIALLE E BLU SOSPESE AL SOFFITTO CHE SI RIFLETTONO ALL’INFINITO. YAYOI AMA IL BUIO E LA LUCE BASSA CHE CREA UN AFFASCINANTE SPAZIO INFINITO E SERENO NEL QUALE PERDERSI, MENTRE LE LAMPADE SOSPESE AL SOFFITTO SI MUOVONO COME LA FIAMMA DI UNA CANDELA. L’INSTALLAZIONE PUÒ ESSERE VISITATA DA UNA PERSONA PER VOLTA, ENTRANDO NEL CUBO E ATTRAVERSANDO LA STANZA SU UNA PEDANA POSATA SULL’ACQUA. IL VISITATORE NON RIESCE A TOCCARE NESSUNA SUPERFICIE E SI SENTE PARTE DI UNO SPAZIO INFINITO DOVE TUTTO È LONTANO E NULLA SI PUÒ RAGGIUNGERE."

Cit. Il Paese delle meraviglie di Yayoi Kusama The wonderland of Yahoo Kusama, Edizioni il Ciliegio, 2018.


Al termine della mostra è possibile lasciare un messaggio scrivendolo con un pennarello su adesivi colorati consegnati all’ingresso. Ho lasciato il mio messaggio ed ho letto molti di essi. Sarebbe bello vederli tutti raccolti in un volume. Il volume dell’armonia, quella generata dall’opera di Yayoi Kusama, prezioso motore dell'umanità. La mostra si conclude con un messaggio di Yayoi Kusama. 




Messaggio scritto da Lucia Cannone









 

UN MESSAGGIO DI YAYOI KUSAMA PER IL MONDO INTERO


Benché essa scintilli appena fuori dalla mia portata, continuo a pregare affinché la speranza risplenda.
Il suo chiarore illumina la nostra strada
Un grandioso bagliore cosmico a lungo atteso
Ora che ci troviamo sul lato oscuro del mondo
Gli dei verranno a rafforzare la fede che abbiamo diffuso in tutto l’universo
Per chi è stato dimenticato, la storia di ogni persona e quella dei suoi cari
È ora di ricerca e un inno di amore per le nostre anime
Nel contesto di questa storica minaccia, una breve esplosione di luce indica il futuro
Intoniamo con gioia questo canto per un futuro splendido

Andiamo!

Avvolti da un profondo amore e dagli sforzi di persone di ogni luogo
Ora è tempo di oltrepassare, di portarci la pace.
Ci raduniamo per amore e spero di appagare quel desiderio
È giunto il momento di combattere e di superare la nostra infelicità
A COVID-19 che ostacola il nostro cammino
Io dico “Sparisci da questa Terra”.
Combatteremo.
Combatteremo questo terribile mostro.
Che le persone di tutto il mondo si alzino in piedi.
La mia profonda riconoscenza a tutti coloro che stanno combattendo.
Rivoluzionari del mondo per opera dell’Arte.



Lucia Cannone nasce a Canosa di Puglia. Laureata in Ingegneria, vive a Torino dove lavora per una multinazionale. La sua carriera artistica comincia con il disegno a china su carta. Realizza adesso installazioni e partecipa a fiere internazionali. Con Edizioni il Ciliegio ha pubblicato, per la collana stART: Il metodo Abramović per i bambini (2017), Trovami: il mio nome è Banksy (2017), Il paese delle meraviglie di Yayoi Kusama (2018), Il mondo al contrario di Anish Kapoor (2018), La storia del tempo di Fiona Tan (2019), Perino & Vele. Un morbido cappotto di cartapesta (2019), I giochi di parole di Jenny Holzer (2019), Ai Weiwei. Cento milioni di semi di girasole in porcellana (2020) e Rebecca Horn. Immersioni spaziali (2021).

www.luciacannone.com





18/03/24

E così sono

Non è mai troppo tardi per ritrovare la propria identità e averne cura...


Carla ha trecento anni e inizia una nuova vita. Finora ha vissuto sospesa, incapace di venire a capo di un’esistenza sofferta.

Durante l’ennesimo ricovero in ospedale, ripercorre le cadute e i fallimenti che hanno fatto a pezzi la sua identità condannandola a un senso di inadeguatezza. Divisa tra la resa e il rifiuto di cedere alla rassegnazione, ripensa ai fardelli che pesano sulle spalle e condizionano il percorso di tante figlie, mogli, madri, lavoratrici, donne come lei.

La lotta contro la malattia e una serie di incontri inaspettati la portano a tentare di fare pace con se stessa e riconoscersi quel valore come persona che a lungo le è stato negato.

Ecco cosa ci ha raccontato il suo autore su come è nato questo libro così particolare: «"Ti va una pizza?". Accettando questa semplice proposta, mi sono ritrovato a scrivere un libro in prima persona nei panni di una donna. Niente male direi. Del resto con la mia amica Carla è sempre andata così: la sua naturalezza disarmante è riuscita a farmi digerire le idee più folli.

Fortunatamente dopo quella pizza mi è sempre stata vicino in tutte le fasi del lavoro, dalla progettazione della storia alla stesura, fino alla rilettura e alle modifiche. Nottate indimenticabili trascorse a raccontarci di qualsiasi cosa, discutere, ragionare e ridere di noi e degli accidenti che la vita riserva.

E così è nata la protagonista di questo libro. Naturalmente non poteva che chiamarsi Carla e raccontare la sua incredibile storia dall’alto dei suoi trecento anni. No, non si tratta di un'aliena o di un essere soprannaturale. Carla è una donna più che mai terrena, più che mai umana, e lo sono anche le altre donne che incontra e con le quali si confronta, a volte addirittura a loro insaputa. 

Donne che apparentemente non hanno niente in comune con lei, per differenza d’età (nessun’altra ha trecento anni!), di provenienza, di progetti. Eppure, che se ne rendano conto o meno, aiutano Carla a fare ciò che in trecento anni non è mai riuscita a fare: guardarsi nel profondo, ripercorrere i fallimenti, riconoscere il proprio valore, fare pace con se stessa, rinascere ancora una volta.

Ironia, leggerezza, temerarietà, paura, dolore, coraggio, sfrontatezza, follia, forza, resilienza, condivisione… quante vite bisogna vivere prima di riuscire a miscelare al meglio gli ingredienti di un’esistenza senza rimpianti, sensi di colpa e timore di inadeguatezza?

La risposta ce la dà lei ed è utile a tutti coloro che, violati nella dignità di persona e caduti nel baratro, siano stanchi di autocommiserarsi e non vogliano mai più perdere di vista il buono della vita. La ricetta è più semplice di quanto si possa pensare, ed è alla portata di tutti. Di chi, come Carla, è un uragano di entusiasmo, un groviglio di emozioni, un desiderio instancabile di vita e di amore da dare e ricevere. Di chi, come Carla, scopre di amare la vita e per questo motivo ne vive infinite.

Ma siccome una fine deve sempre esserci, specie in un libro, e allora che sia un finale a sorpresa, inaspettato e aperto a diverse possibilità. Grazie Carla per avermi "incastrato" in questo nostro ennesimo folle progetto: proseguirò il lavoro sapendoti al mio fianco, come sempre.

Grazie lettrici e lettori: ora Carla e io abbiamo bisogno di voi per completare un sogno nato per caso una sera in pizzeria.»



Tomaso Bortolami

Detto Tommy, padovano classe ’68, musicista e laureato, insegna italiano nelle scuole secondarie. Per il teatro scrive e dirige numerosi spettacoli vincitori di premi nazionali. Ha pubblicato il romanzo Onesti fino a prova contraria (Diogene Multimedia, 2020); la commedia Polli migratori (tradotta in spagnolo) nel testo scolastico Todos a la meta (Zanichelli, 2021). Nel 2022, sempre per Zanichelli, scrive la sceneggiatura di sedici video-storie per il corso di lingua spagnola per la scuola secondaria di secondo grado. Inserito tra i 100 migliori docenti d’Italia (MasterProf.it), Tommy non è diventato una rockstar ma un po’ di tutto, compreso uno scrittore.






14/03/24

Cittadini anche noi!

Educazione alla cittadinanza e al benessere per le bambine e i bambini


Sull'albero del Ciliegio è nato "Educazione civica", il primo volume di una collana rivolta alle bambine e ai bambini della scuola primaria e dedicata all’educazione alla cittadinanza!

Una delle due autrici, Laura Romano, ci racconta come è nato questo meraviglioso progetto: «Ed ecco finalmente il primo volume della collana “Cittadini anche noi!”, dedicata all’educazione alla cittadinanza per le bambine e i bambini da tre a sei anni!

Questo volume - “Educazione civica” - desidera proporre ai più piccoli i valori, i diritti e i doveri che fondano la cittadinanza, dunque non soltanto norme e leggi, tutele e prescrizioni, ma anche atteggiamenti e comportamenti che ciascuno di noi può mettere in gioco nella vita di ogni giorno per il bene comune.

La giovanissima età delle bambine e dei bambini della scuola dell’infanzia, infatti, non implica l’incapacità di conoscere e comprendere i valori e i principi di convivenza, rispetto, legalità su cui si fonda la nostra democrazia, i suoi simboli, le sue figure rappresentative, quel testo -  prezioso, fondamentale e fondante - che è la Costituzione della Repubblica Italiana.

Ai bambini, si sa, piacciono le belle storie e le belle illustrazioni; è la combinazione di questi due elementi che suscita il loro interesse, che cattura la loro attenzione e che li spinge a porre domande per conoscere di più e capire meglio. Non solo. Ai bambini piace potersi immedesimare nei protagonisti, andare alla scoperta del mondo accompagnati da personaggi che fanno esperienze stimolanti, proprio come loro.

Ciascun volume dedicato all’Educazione alla Cittadinanza per i più piccoli è stato creato proprio a partire da questi elementi: storie quotidiane, semplici ma non banali, corredate da illustrazioni curate e fantasiose, vissute da due amici – Ada e Leo – che accompagnano i bambini a scoprire in modo divertente come poter essere, già alla loro età, cittadine e cittadini del loro paese, della loro nazione, del mondo.

Clarissa Mazzoni, autrice dei testi, ha saputo ideare narrazioni piacevoli, ricche di esempi e di esperienze, adatte al pubblico dei più piccoli, che - nel fare e nel giocare - trovano la via maestra per ogni tipo di apprendimento. 

Marzia Di Scianni, autrice delle illustrazioni, ha creato un mondo di forme e di colori capaci di suscitare meraviglia e interesse, emozioni e riflessioni.

Mentre io, Laura Romano, essendo pedagogista e formatrice, ho curato il progetto educativo della collana e, nelle prefazioni, ha sottolineato il valore e l’importanza dei vari contenuti proposti. L’obiettivo comune è stato quello di accompagnare le bambine e i bambini ad avere cura di sé stessi e degli altri, della collettività e del mondo; di aiutarli a proteggere le persone, gli animali, l’ambiente; a riconoscersi nella comunità umana; a sentirsi e ad essere, autenticamente, cittadine e cittadini pronti a fare, ogni giorno, la propria (piccola) parte».

Laura Romano




Clarissa Mazzoni
                                    








Marzia Di Scianni