Nella zona 2, a nord-est di Milano, avviene uno strano omicidio. Sulla pista ciclo-pedonale della Martesana, un uomo che passeggia barcolla e cade a terra. Un giovane lo soccorre ma tastandogli la giugulare si accorge che non respira più, è morto. Controllando il corpo, si accorge che sul collo vi è una specie di colpo di cerbottana. Non è che l’avvio di una serie di omicidi per avvelenamento a prima vista insolubili, ma la squadra di polizia capitanata dal commissario Costa inizia subito le indagini. Dopo un lavoro a ritmo serrato si troverà di fronte a qualcosa di assolutamente imprevisto.
Ecco cosa ci ha raccontato l'autore del libro, Giuseppe Carfagno, sulla sua opera:
"Lungo il naviglio della Martesana gira sempre più una voce, interessante e preoccupante al tempo stesso. Pare che una maga venda una sostanza misteriosa prodotta da una rana di color rosso e chiunque la utilizzi acquista forza e vitalità, e gli passano dolori e malattie. Al tempo stesso iniziano a verificarsi strani e inspiegabili omicidi. E naturalmente la squadra mobile di viale Monza, capitanata dal commissario Costa, avvia le indagini su questi casi a prima vista insolubili.
Questo romanzo parte proprio da questi fatti, che non potevano non colpire un giallista. Anzi. Aneddoti e curiosità sull'argomento ce ne sarebbero tanti, ma rischierei di spoilerare troppo. Posso solo svelare che, conoscendo molta gente del posto, ho iniziato io stesso a indagare, se pur con molta prudenza e discrezione. E a mano a mano scrivevo quello che andavo scoprendo, a cominciare dalla maga, che abita a circa venti minuti a piedi da casa mia. Potevo mai non continuare questa storia, intrigante e inquietante al tempo stesso?"
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| Giuseppe Carfagno |

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