di Lucia Cannone
Sono
trascorsi quasi tre mesi dall’uscita del primo volume della nuova
collana editoriale stART
edita da Edizioni il Ciliegio e dedicata all’arte contemporanea
raccontata ai bambini. Voglio provare a trasferirvi l’incredibile
esperienza di raccontare a bambini l’affascinante mondo dell’arte
e le sue numerose sfaccettature. All’uscita del libro in molti mi
hanno chiesto, soprattutto mamme, come fosse possibile raccontare ai
bambini piccoli l’opera di Marina Abramovic. Marina è infatti nota
per le sue performance estreme e apparentemente molto distanti dalla
sfera emotiva di un bambino. È vero, le performance di Marina sono
estreme ma parlano di emozioni. La nostra vita è fatta di emozioni:
belle o brutte che siano fanno parte della nostra vita. Fermarci ad
ascoltare il nostro corpo, che si modifica perché siamo felici o
perché abbiamo paura è un modo per imparare a conoscerci in
maniera più profonda e per comprendere ciò che ci fa star bene e
ciò che non ci piace.
Prima
dell’uscita del libro avevo avuto modo di sperimentare alcune delle
performance più note di Marina con un pubblico di bambini dai tre ai
dieci anni e nei mesi successivi all’uscita del libro ho avuto la
possibilità di sperimentare ancora con diversi gruppi di bambini, ma
anche con molti genitori alcune performance. Ho riproposto la
performance L’artista è presente,
nota soprattutto per l’episodio al
Moma di New York, dove nel 2010, durante l'importante retrospettiva
dedicata a Marina Abramovic, l'artista è rimasta seduta immobile su
una sedia per sette ore ogni giorno, dal 14 marzo al 31 maggio,
guardando negli occhi senza parlare chiunque volesse sedersi davanti
a lei. Il primo giorno ha ricevuto una visita inaspettata quella di
Ulay. Ulay e Marina dopo una relazione sentimentale durata dodici
anni non avevano mai più lavorato insieme. Ulay si siede
inaspettatamente davanti a lei, e Marina tende le braccia verso di
lui.
La
forza di questa performance è emersa ogni volta che l’ho proposta
ad i bambini, lasciando a loro la facoltà di scegliere con chi
trascorrere alcuni minuti di silenzio guardandosi solo negli occhi. A
volte ho cambiando io stessa l’ordine dei presenti. Mamme con
mamme, bimbi con i loro amici , bimbi con le proprie mamme, io stessa
con persone mai viste prima. Ogni volta si è creato un intenso
silenzio ricco di emozione.
Ho
riproposto anche un'altra famosa Performance di Marina
Imponderabilia,
1977 . Ho mostrato ai bambini ed ai genitori l’illustrazione del
libro e ho poi provato a riprodurla con degli elastici. Giocando
sull’equilibrio e sulla capacità di fidarsi dell’altro. È stato
interessante osservare i più piccoli mentre conversano sulla maniera
migliore per cercare l’equilibrio. È stato molto bello vedere i
più grandi che trovando più facilmente l’equilibrio si sono poi
guardati a lungo negli occhi in silenzio.
A
fine laboratorio i bambini hanno disegnato le loro emozioni….
Il
progetto nasce dalla convinzione che alcuni concetti complessi
possano essere compresi anche dai più piccoli e che l’arte con il
suo forte potere di comunicazione possa essere un mezzo per aiutare a
far comprendere ai bambini il complesso mondo degli adulti e ad
avvicinarli alla vita. Come riportato nell’introduzione del Libro:
«Questo
libro è quindi un progetto dinamico ed è da leggere e da utilizzare
per costruire ogni volta qualcosa di nuovo con noi stessi e con i
nostri figli, quando sono molto piccoli aiutandoli a cogliere le
situazioni più vicine alla loro sfera emotiva, quando sono più
grandi lasciando che siano loro stessi a leggerlo cogliendo
direttamente e in maniera più profonda sfumature sempre nuove».
A
Luglio 2017 uscirà il prossimo volume della collana dedicato alla
Street Art e a Banksy e il progetto di un nuovo laboratorio
attraverso il quale raccontarlo ai piccoli lettori ed ai loro
genitori.
![]() |
The Abramovic MethodFOR KIDS |
Nessun commento:
Posta un commento