Un racconto ironico e scanzonato, ma in grado di far riflettere chi lo legge. Valentina è una bimba molto determinata che desidera avere un animale. Non un animale qualsiasi, però, bensì... un cavallo. I genitori cercano di dissuaderla, nonostante la sua insistenza, contrapponendo al punto di vista sognante della figlia il loro modo di vedere le cose, ben più pratico e concreto. Il finale rivelerà una maniera diversa di prendersi cura gli uni degli altri.
Quando siamo piccoli siamo mossi da tanti desideri. Realizzabili, bizzarri, delicati o irruenti. Nella mia esperienza di insegnante della scuola primaria ho parlato tanto di desideri e sogni con i bambini e le bambine delle mie classi, e sono sempre rimasta affascinata da ciò che matura e si muove nel loro mondo fantastico. Da piccolo capire quale sarà il tuo cammino non è difficile.
Piuttosto è un misto di suggestioni e passioni che accompagnano a definire, chi si vuole diventare e che lavoro fare “da grandi”. I desideri, se non sono troppo incanalati, sono liberi e spesso non lineari. Si muovono tra le strade del possibile: sarò un astronauta che riesce a volare senza casco, un subacqueo delle profondità marine, una cantante di bolle di sapone…avrò i capelli lunghissimi e rosa, le ali variopinte e un unicorno colorato…
Tutto è possibile nel mondo dei desideri. Costruendo una strada fatta di un passo dopo l’altro. Come nella realtà. Poi ci sono i desideri più realizzabili e “piccoli” che ricorrono spesso, come, avere accanto a sé un animale. Credo che nonostante l’immaginario dei bambini e delle bambine oggi sia molto influenzato dalle proposte commerciali e provenienti da film e videogiochi, il rapporto con gli animali rimanga tutt’oggi, profondo.
Anche per i bambini di città o cresciuti nella tecnologia, il rapporto con la natura e gli animali rimane un archetipo intatto. Ecco perché ancora le storie per l’infanzia parlano loro di volpi gentili, di conigli coraggiosi, di gattini generosi ma anche orsi arrabbiati, cani dispettosi… permettono loro di affrontare le avventure quotidiane ed emotive con la presenza rassicurante e sincera degli animali accanto a sé. Aiutanti reali o immaginari che permettono loro di capire come funzionano il mondo e le relazioni.
Sono stata una bambina di città. Incontravo la natura durante le estati dai nonni; la natura mi ha sempre parlato e scandito la mia meraviglia. Ho incontrato amici e animali all’aria aperta. Una bella fortuna. Ma non ho mai avuto un animale accanto, fino all’età adulta. Non ho mai avuto un pesce rosso, un cagnolino, un gatto. Io volevo un cavallo. Forse per questo non sono stata accontentata, è decisamente un desiderio “fuori misura.” Li ho desiderati tanto. Li ho disegnati tanto. Ho scritto avventure con loro. Quel desiderio e quei disegni mi hanno nutrito.
Volevo diventare una scrittrice. E ora, finalmente, scrivo storie dove i miei personaggi parlano e vivono tutte queste cose insieme. Da questi pensieri nasce la storia Io voglio un cavallo, una storia ironica ma riflessiva. Volevo scrivere dei desideri dei bambini e delle bambine, per questo ho cominciato a pensare a una storia in cui la determinazione della protagonista avrebbe superato gli ostacoli che le si sarebbero proposti. E quale miglior modo di trovare degli ostacoli, se non desiderare una cosa impossibile?
Se scrivo è perché credo che questi pensieri siano universali e che possano incontrare la sensibilità di chi legge e sfoglia un albo illustrato, riconoscendo in quella storia, un pezzetto della propria. Io voglio un cavallo, ripete la protagonista. Con tanto convincimento e tenacia da mettere in difficoltà i propri genitori. Non voglio un gioco, non voglio una decorazione sul pigiamino, non uno sfizio… voglio proprio un cavallo.
Perché saprò prendermene cura, e lui di me. Con lui sarò forte e sicura. Le illustrazioni di Luisa Scopigno, mia compagna di avventure letterarie e amica, accompagnano la protagonista in questa sua ricerca. Luisa ha saputo dare immagine alle mie parole con delicatezza e il suo tratto allegro. Anche le immagini ci conducono a un finale della storia non banale e scontato.
Ma non voglio svelare il finale della storia… cosa potrà nascere da questo desiderio fuori misura?... forse un sogno smisurato.
Tiziana Tosi insegnante di italiano e arte nella scuola primaria, unisce la passione per i disegni, le parole e la didattica, nei libri che scrive. Disegna le sue storie con una “penna bambina”, indirizzandole ai piccoli che stanno muovendo i passi nel percorso della crescita. Ha illustrato Orso Palloncino (Indomiti pensieri differenti) e pubblicato Nalin e le cinque saggezze (La strada per Babilonia), Un mostro piccolo, piccolo (Voglino), Il pescatore di nuvole (La strada per Babilonia), La mamma è mia (La fabbrica dei segni), Ti abbraccio Teheran (Le pecore nere).
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