01/06/16

Il gioco dei giochi: ascoltare racconti e fiabe

Valentina Gandini, nata a Monza nel 1977, è laureata in filosofia e, dopo un periodo di insegnamento, lavora nell'ambito della comunicazione e del sociale. Crede nell'importanza delle favole come mezzo per scoprire la realtà con la fantasia e per esplorare emozioni e sentimenti. Nel 2012 ha pubblicato con Edizioni Il Ciliegio il racconto Il cannocchiale magico. Nel 2015 è uscito sempre per Edizioni Il Ciliegio Lo strano inverno di Rosita
Nell'articolo che proponiamo, l’autrice affronta da un punto di vista educativo l’importanza della lettura durante l’infanzia.  

Numerose ricerche scientifiche dimostrano che leggere con continuità ad alta voce ai bambini, ancor prima che vadano a scuola, abbia un’influenza positiva sia dal punto di vista relazionale che cognitivo. Leggere crea infatti momenti privilegiati di interazione tra genitori e figli e aiuta a  sviluppare più precocemente la comprensione del linguaggio. Inoltre arricchisce la memoria, stimola la fantasia, promuove la capacità di comprendere e le capacità organizzative ed espressive del pensiero. A questo riguardo un recente studio ha dimostrato che i libri per l’infanzia contengono un numero di vocaboli ricercati del 50% superiore alla media delle trasmissioni televisive.
Le storie e le spiegazioni date dal genitore aiutano poi il bambino a riconoscere e a concettualizzare le emozioni proprie e altrui. La lettura ad alta voce crea infatti un’occasione unica di condivisione di emozioni e sentimenti, incluse le paure e i “sentimenti brutti” che attraverso il libro possono essere affrontati nel mondo della fantasia e con la vicinanza di un adulto.

Leggere apre la mente, nel senso che il pensiero diventa più ampio e più ricettivo. Questo avviene perché siamo noi a trasformare le parole, i caratteri in immagini e in scene che saranno sempre differenti l’una dall’altra. Se ad esempio sto leggendo un racconto che descrive una casa con un grande giardino, un bambino che ascolta immagina la casa con le pareti bianche e le finestre verdi, un giardino con lo scivolo e l’altalena e alti alberi. Un altro bambino, invece, può immaginare le pareti rosse, le finestre gialle e un giardino pieno di fiori. E’ proprio questo il bello della lettura, quello che abbiamo letto è esattamente lo stesso identico libro, la stessa identica descrizione, la stessa casa e lo stesso giardino. Ognuno di noi però immagina la casa come vuole, perché quella scena non è uguale in nessuna delle nostre menti. Nei film la nostra fantasia e la nostra immaginazione sono messe un po’ da parte, non ci servono perché abbiamo già l’immagine pronta solo per essere vista, perché se la principessa è bionda con il vestito blu rimarrà per sempre così. Quando si legge un libro, la cosa più bella è creare le scene nella propria mente, mentre le parole scorrono noi immaginiamo quello che succede, il narratore racconta, noi ascoltiamo e sogniamo. Pensiamo a come potrà essere un personaggio o un altro, a come potrà andare a finire, se finirà realmente così o se ci sarà qualche sorpresa e mentre noi facciamo queste azioni alleniamo la nostra mente. Leggere è immedesimarsi, vivere le storie come se fossero un po' nostre, leggere è cercare di capire, interpretare, prevedere, andare oltre.
Leggere dovrebbe essere per ogni bambino un piacere, una fonte di idee, riflessioni e pensieri, uno svago al quale ricorrere quasi giornalmente. Anche per i piccoli, come per i grandicelli e per gli adolescenti, il libro è vita vissuta, storia, morale, ispirazione. Quante cose s'imparano dalle fiabe prima e dai romanzi poi… Quante paure si ridimensionano se spiegate dalla voce rassicurante di mamma e papà.
Inoltre si costituisce e si rafforza nel bambino l’abitudine a leggere che verosimilmente manterrà nelle età successive. 
Leggere ai nostri bambini prima e incoraggiarli poi a leggere da soli, significa regalare loro tante possibilità in più e una varietà di colori con cui dipingere le sfumature del loro mondo, presente e futuro.



1 commento:

  1. che bell'articolo, sono molto d'accordo: io ho iniziato a leggere storie e filastrocche alla mia bambina quando aveva poco più di un anno e le piaceva tantissimo. Oggi è una lettrice accanita e velocissima e un'amante delle storie in generale... le belle storie, lette, ascoltate o viste su uno schermo, rendono l'infanzia un luogo ancor più meraviglioso da abitare

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