24/06/16

Il palazzo della Bentivoglio

Prosegue il viaggio nella Roma di Paola Rocco e del suo romanzo La carezza del ragno




Il palazzo aristocratico dove vivono Francesca e la nonna, coi suoi soffitti affrescati e il cortile di ciottoli scuri, è allo stesso tempo uno dei moltissimi palazzi storici della capitale e un palazzo, o meglio, il cortile d'un palazzo, ben definito: quello della Chiesa dei SS. Quattro, nel quartiere romano del Celio. A quest'ultimo si deve l'indefinibile atmosfera di separazione dal mondo che avvolge Leoncavallo appena varcata la soglia del portone di Palazzo Bentivoglio.
Io ci sono capitata per caso un paio d'anni fa, fuggendo dal frastuono e dalla luce d'una qualunque mattina di giugno nella mia città. Le mura, se ricordo bene, erano decorate con stemmi e stucchi e pezzi di sarcofagi romani; dall'interno della chiesa giungevano, limpide, le voci di un coro di suore. Non sembrava d'essere a Roma, d'estate, ma in uno degli imprevedibili universi paralleli dove approdano le navicelle spaziali di Star Wars.
Tra parentesi, è a questo punto del romanzo che per la prima volta si accenna a quella che è una caratteristica fisica del commissario destinata a giocare un ruolo, anche se piccolo, nel corso della storia: l'allergia alla luce, che lo costringe a portare gli occhiali scuri appena esce all'aperto e sempre, quand'è all'aperto, un po' lo opprime, lo rallenta, lo affatica. L'imbroglia, comunque.
Mi sembrava giusto parlarne a questo punto della storia: è un piccolo indizio, o falso indizio, nascosto tra le pieghe del libro.
Un discorso a parte merita invece la terrazza di Palazzo Bentivoglio: ve ne parlerò la prossima volta.
A presto e buone letture.

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