27/06/24

Il sangue della Tellaria

 

Gilberto, giornalista, trascorre una settimana di ferie in Piemonte, a Pont Canavese. Stringe amicizia con l’affascinante proprietaria e conosce la Castellana, una donna carismatica, così chiamata in paese perché vive con la famiglia nella torre della Tellaria. 

Incuriosito dall’aura di leggenda e mistero che avvolge la donna e la sua residenza, scopre i suoi legami con una spaventosa storia d’amore e morte determinata da un destino tanto passionale quanto beffardo.

Ecco cosa ci ha raccontato il suo autore Luciano Parzani, sulla nascita del suo libro: " Il sangue della Tellaria è nato per caso o per mano del destino, decidete voi cosa preferite. Ricordo che era un sabato pomeriggio piovoso ed ero seduto davanti al computer e, navigando nel web, è apparsa l’immagine di un castello (a volte ho la sensazione che internet legga i miei pensieri), una bellissima rocca francese con i tetti azzurri, accompagnata  da una didascalia che ne raccontava la storia. 

Proseguendo la navigazione è apparsa anche la fotografia di una torre dell’alto Piemonte a me sconosciuta: la Tellaria e. leggendone la storia, scopro che la torre di epoca medioevale era stata fatta costruire per volere di Re Arduino, la cui ascesa al trono di dubbia legittimità, e grazie alla complicità di una mistica figura femminile: Madama Rua, un’affascinante donna dalla bellezza sconvolgente che, dopo averne causato anche la caduta, sparì in circostanze misteriose non lasciando traccia di sé. 

La donna era sempre vestita di nero, con ampie gonne lunghe fino a terra, mentre sul capo un grosso cappello dal velo nero le copriva il volto; quando lo sollevava, i suoi occhi grigi, cristallini e freddi come il ghiaccio, gelavano lo sguardo di chiunque la fissasse e forse, le servivano per controllare le persone.

Queste assurde credenze medioevali hanno attirato la mia attenzione e sta di fatto che, alla sera, a letto, prima di addormentarmi, quella mistica figura femminile è apparsa nella mia mente ed ho cominciato a fantasticare su come vivevano ai tempi di Re Arduino i suoi cortigiani e questa misteriosa donna vestita sempre di nero. Chi era? Cosa faceva? Che ruolo aveva nella corte? Poi mi sono addormentato.

Al mattino durante la colazione, all’improvviso, mi arriva un flash, come una scarica elettrica dritta nel cervello che mi catalizza i neuroni e la storia si crea da sola, quasi per magia: inizio, fine e alcuni pensieri nel mezzo. C’erano parecchi buchi da riempire, ma l’intelaiatura era fatta. 

Finita la colazione accendo il pc, ed inizio a scrivere: Gilberto è un giornalista che si reca in vacanza a Pont Canavese e, nell’albergo in cui alloggia s’innamora della proprietaria, ma è una storia che spaventa entrambi per il sentimento in cui potrebbe sfociare, cioè l’amore. Li unisce questa ricerca da parte di Gilberto di un antico reperto storico, forse perduto nel tempo, ma Gilberto è convinto che in un modo o nell’altro, l’antica torre della Tellaria conservi molti segreti e l’oggetto che sta disperatamente cercando sia nascosto proprio dentro le sue mura..."

Luciano Parzani


Nato nel 1961 a Palazzolo sull’Oglio (BS) e risiede a Cologne, nella stessa provincia. Professionalmente si occupa di designer e progettazione in una grossa azienda bergamasca. Ha scritto alcune commedie e collaborato a opere teatrali. Gestisce una pagina Facebook di libri e lettura e canta come tenore nella Corale Montorfano di Cologne.



Nessun commento:

Posta un commento