In questi giorni, così tormentati
e complicati, una delle cose più difficili è riuscire a raccontare ai bimbi in
età prescolare cosa sta succedendo e dare loro risposte chiare ma anche
rassicuranti, partendo dalla loro esperienza e dal loro vissuto. Così ho
pensato di scrivere questa fiaba, per aiutare mamme e papà a raccontare ai lori
bambini la realtà attraverso li linguaggio sempre magico e coinvolgente della
fiaba.
IL VIRUS
CORONA NON SA GIOCARE A NASCONDINO
di Gabriella
Arcobello
(Pedagogista
e scrittrice)
CARI
BAMBINI E BAMBINE, C’ERA UNA VOLTA E C’È ADESSO UN VIRUS, INVISIBILE COME LO
SONO TUTTI I VIRUS. GLI SCIENZIATI LO HANNO VISTO AL MICROSCOPIO E, GRAZIE A
LORO, SAPPIAMO CHE HA LA FORMA DI UNA CORONA, UN PO’ COME LA CORONA DELLE
REGINE E DEI RE.
C’ERA UNA VOLTA E STAVA NEL CORPO DEI PIPISTRELLI SENZA CREARE NESSUN PROBLEMA.
C’E’
ADESSO POICHÉ UN GIORNO DI QUESTI HA DECISO DI FARE IL MONELLO CON GLI UMANI:
LI FA TOSSIRE E PROVOCA LORO LA FEBBRE, COME CAPITA CON L’INFLUENZA.
MA SE C’E’ ADESSO, I PROTAGONISTI DELLA FIABA SIETE TUTTI VOI! INSIEME ALLE MAMME, AI PAPA’, AI FRATELLI E AI NONNI!
IL VIRUS CORONA È PIÙ MONELLO CON GLI
ADULTI E MENO CON I BIMBI, CHE HANNO UNA CAPACITÀ QUASI MAGICA DI RESISTERE AL
SUO ATTACCO. VOI BAMBINI SIETE PROPRIO FORTI COME GLI EROI E I SUPEREROI!
PER
COMBATTERLO, OLTRE ALLA VOSTRA FORZA MAGICA, AVETE ANCHE ALTRE ARMI.
LA PRIMA È QUELLA DI LAVARE BENE E SPESSO LE MANI, CONTANDO FINO A VENTI, OPPURE CANTANDO PER INTERO LA VOSTRA CANZONE PREFERITA, PERCHÉ IL VIRUS DAVANTI A SAPONI E DISINFETTANTI SCAPPA VIA A GAMBE LEVATE.
LA
SECONDA ARMA È QUELLA DI GIOCARE A NASCONDINO. SÌ! PROPRIO COSÌ! DOVETE SAPERE,
INFATTI, CHE IL VIRUS NON È PER NIENTE BRAVO IN QUESTO GIOCO. ECCO PERCHÉ IN
QUESTI GIORNI SIETE A CASA DA SCUOLA: VOI VI NASCONDETE AL SICURO NELLE VOSTRE
CASE E LUI NON VI TROVERÀ.
INTANTO, NEGLI OSPEDALI, DOTTORI E INFERMIERI CURANO LE PERSONE CHE SI AMMALANO E TANTI SCIENZIATI SONO AL LAVORO PER TROVARE UNA MEDICINA CHIAMATA VACCINO, CHE LO SCONFIGGERÀ UNA VOLTA PER TUTTE.
COSÌ TORNERETE A RIEMPIRE LE SCUOLE, I PARCOGIOCHI, LE GELATERIE, URLANDO AL CIELO IL VIRUS CORONA C’ERA UNA VOLTA E ADESSO NON C’È PIÙ!
Gabriella Arcobello è
pedagogista, psicometrista, consigliere di orientamento scolastico e
professionale, esperta di problematiche psicopedagogiche. Si occupa di
prevenzione in età evolutiva e conduce corsi di formazione. Ha
scritto Nove possibilità di donna (Effatà, 2012), Ti
dono una fiaba (Monti, 2012), Storie di cose così (Monti,
2013) e il romanzo Come fiocchi di neve (Lettere animante,
2015). Per Edizioni il Ciliegio ha pubblicato Stella Piccina va
all’asilo. La scimmietta Arianna e il dottor Talpone (2018) e La Bacca
Rossa e Babbo Natale (2018).
Protagonista del
racconto è una piccola bacca rossa che non si piace e non si accetta così
com'è, ma che scoprirà di essere invece speciale e di poter dare una mano,
grazie a una sua particolare risorsa, niente meno che a Babbo Natale.
Stella Piccina ha paura di andare
all'asilo, così, quando arriva per la prima volta in quello del cielo, non
riesce a interagire con le altre piccole stelle e rimane in disparte, finché
viene raggiunta dalla Fata delle Stelle che gliele presenta. Stella Piccina
comincia giocare con loro e se le fa amiche, così, da quel momento, tutti
giorni aspetta impaziente che si faccia buio per divertirsi con loro.
La scimmietta Arianna invece ha paura di andare
dal dottore. Un giorno, però, sua zia Emma le regala un gioco meraviglioso: una
valigetta che contiene tutti gli strumenti che stanno nello studio medico.
Arianna ne rimani affascinata e così, dopo aver visitato tutta la sua famiglia,
non vede l'ora di andare anche dal dottore per comunicargli che da grande farà
la dottoressa.
Grazie dottoressa! questa fiaba ci aiuta tanto a far capire ai nostri figli il perchè di questo brutto momento che stiamo vivendo...
RispondiEliminagrazie ancora
mamma martina speltoni
Bellissima!!!, Breve per raccontare e semplice da capire. Brava, mille volte brava! Dottoressa
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