Quando la mamma va al lavoro
di
Giorgia Cozza
Da quando scopre
che c'è un bimbo in arrivo, il pensiero della mamma è rivolto a lui. Per nove
mesi sono un tutt'uno, corpo e anima, due cuori che battono l'uno accanto
all'altro. Poi il bimbo nasce, viene accolto in questo mondo nuovo e
sconosciuto ed è tra le braccia di sua madre che si "ritrova", che si
sente al sicuro, che si sente bene.
Per molte
settimane, mamma e bambino continuano a vivere in simbiosi. Nel primo periodo
successivo alla nascita, le energie, i pensieri, le preoccupazioni della mamma
sono tutte per lui. Vicini, ancora una volta, anima e corpo. Di giorno e di
notte.
Perché piange?
Mangerà abbastanza? Starò sbagliando? Sarà normale? Quanti dubbi, ma anche
quante emozioni. Il suo primo sorriso. Un sorriso che arriva diritto al cuore,
lo conquista e lo fa suo, ancora più suo. Le sue manine... La sua voce...
E dopo la fatica
dei primi tempi, in cui la donna impara a muovere i suoi primi passi da mamma,
quando la neofamiglia ha trovato i suoi ritmi, ecco che arriva un cambiamento.
Un cambiamento
importante. Di quelli che separano in modo netto il prima e il dopo.
La mamma e il
suo bambino dovranno separarsi. Solo per un poco, certo. Ma quella del distacco
è un'esperienza forte per entrambi. È la prima volta in tanto tempo che la
mamma si troverà senza il suo bambino accanto, ed è la prima volta nella vita
del bambino che la mamma non sarà lì, presenza costante, rassicurante certezza.
Che la mamma si
senta pronta per rientrare nel mondo del lavoro o che si trovi ad affrontare
questo passo quando vorrebbe ancora del tempo da dedicare in esclusiva al suo
bambino, la prima separazione può essere molto faticosa. Spesso porta con sé
dubbi, incertezze, timori.
È qualcosa che
merita... una storia.
Perché le storie
hanno potere, le storie possono aiutare. Possono consolare. Dare forza.
L'albo
illustrato “Quando la mamma va al lavoro” parla proprio di una mamma che torna
al lavoro e del suo bambino.
Questa è la storia di una mamma che lavora e di
Chicco, il suo bambino.
È anche la storia di due nastrini speciali che servono
per sentirsi vicini quando si è lontani.
È una storia che
nasce da lontano, dall'esperienza delle tante, tantissime mamme (un centinaio!)
che ho intervistato scrivendo per La Leche League il saggio "Allattare e
lavorare si può", e dai messaggi delle mamme che mi hanno scritto in
questi anni, per chiedere un suggerimento, per confidarsi, per sentirsi dire
che andrà tutto bene.
“Quando la mamma
va al lavoro” si può leggere anche con bimbi molto piccoli, perché la storia è
semplice (eventualmente la mamma, leggendo, può semplificare ulteriormente il
testo) e le belle illustrazioni dai colori allegri di Cinzia Praticelli sono
immediatamente comprensibili.
Il libro è
adatto sia per i bambini che sono affidati ai nonni o alla baby sitter, sia per
i bambini che frequentano l'asilo nido (o che iniziano la scuola
dell'infanzia), perché non viene specificato questo aspetto: abbiamo una mamma
e un bambino che durante il giorno sono lontani. Una mamma che va, e poi torna.
E quando torna... si fa il pieno di vicinanza e di coccole! Un messaggio rassicurante, utile anche per i
bambini più grandicelli.
Titolo: Quando la mamma va
al lavoro
Autrice Giorgia
Cozza
Illustratrice Cinzia
Praticelli
ISBN: 978-88-6771-698-2
Pagine: 28
Prezzo:
€ 12,00
Edizione:
2020
Formato: 22x22
Giorgia Cozza è una mamma-giornalista che scrive saggi per genitori e
fiabe per bambini. I suoi manuali (Bebè a costo zero, Benvenuto
fratellino, Me lo leggi? e tanti altri) sono diventati un importante
punto di riferimento per numerose famiglie in Italia e all’estero. Con Il
Ciliegio ha pubblicato Ruffo cambia casa, Un fratellino o una
sorellina per Tommi, Santamarta. Gli eredi della Terra di Altrove e Avventura tra i ghiacci.
Cinzia Praticelli diplomata all’Accademia di belle Arti di Venezia,
ha frequentato vari corsi di specializzazione. È stata guida didattica per la
Fondazione Peggy Guggenheim e tiene corsi di pittura e disegno. Per Edizioni il
Ciliegio ha illustrato diversi testi tra cui: I Tre Pasticcioni, La mia
Supernonna, Aròmia e le saponette
magiche, Ohibò! Prima o poi ce la
farò. Di Batti le mani e gioca con me
è anche autrice.
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