30/05/24

Marino, hai pulito tu il mare?

 

Marino, un simpatico e temerario ippocampo, lascerà la sua famiglia per andare alla ricerca di un mondo nuovo dove crescere i numerosissimi figli. Nel suo viaggio riuscirà ad aiutare tanti altri abitanti del mare in difficoltà, proprio come lui, a causa dell’inquinamento. 

Farà nuove amicizie e capirà quanto sia importante rendere pulito il luogo in cui si vive, collaborando e facendo squadra in ogni occasione. 

Ecco il racconto della sua autrice Cristiana Iannotta, su come è nato Marino e una divertente curiosità a riguardo: "Da sempre amante del mare non perdo mai occasione per rilassarmi difronte alla distesa blu luccicante. Mi incuriosisce vedere cosa il mare lascia sulla battigia e proprio in una delle mie tante passeggiate ho notato che c’erano più rifiuti e plastica che conchiglie.

Così ho iniziato a riflettere su quanto questa situazione fosse deleteria per la vita degli abitanti marini e mi sono immaginata dialoghi e pensieri delle varie specie nei confronti di chi inquina la sconfinata distesa blu. La mia immaginazione mi ha portata spesso a scrivere di spiagge pulite, ecologia, diritti e amicizia.

Marino è un tenero e impavido ippocampo che decide di avventurarsi in un lungo viaggio alla ricerca di un posto più pulito dove poter vivere con la sua numerosissima famiglia. Spaventato dall’idea che i suoi figli possano crescere in mezzo alla plastica e ai rifiuti di ogni genere che gli esseri umani scaricano nel mare, inizia la sua avventura.

Parte da solo, spinto dal desiderio di trovare un posto più bello in cui vivere e ritorna pieno di simpatici amici incontrati nel percorso. Sì, perché il viaggio è uno degli elementi importanti della storia. Serve a scoprire qualcosa in più su sé stessi e qualcosa in più sugli altri e il mondo che ci circonda.

Marino questo lo capisce solo aiutando gli altri, in difficoltà proprio come lui. Nasceranno nuove amicizie e il sentimento che accomuna le varie specie farà di loro una squadra vincente. Ecologia e diritti sono elementi fondamentali per vivere bene in un mondo che non è solo nostro, ma di tutti.

Curiosità: sono una grande amante dei documentari sugli animali e spesso mi ritrovo anche a sfogliare con enorme interesse le riviste del settore e anni fa, leggendo il National Geographic sono stata catturata da una foto emblematica: un cavalluccio marino agganciato a un cotton fioc

Un’immagine che mi è sempre tornata in mente fino a quando, dopo la pandemia, un altro fotografo ha catturato l’immagine di un ippocampo con la coda attorcigliata a una mascherina chirurgica. Nonostante il trascorrere del tempo, i rifiuti non hanno mai smesso di inquinare i mari. È stato questo lo spunto per scrivere la storia di Marino. La realtà!".


Cristiana Iannotta

È nata e vive a Roma. Ha partecipato a vari corsi di scrittura, sperimentando stili molto diversi. Scrive saltuariamente sul magazine online Convincere.eu e ha una sua rubrica, Donne a tutto tondo, sul blog di Curvy Pride, Associazione di promozione sociale contro bullismo, discriminazione e stereotipi. Ha diverse pubblicazioni all’attivo tra cui, per Edizioni il Ciliegio, La spiaggia dell’amicizia. È socia di ICWA, associazione italiana di scrittori per ragazzi.



28/05/24

La mini fattoria

 

Ecco cosa ci ha raccontato l'autrice del libro, Franca Monticello, su come è nata questa deliziosa storia: "La mini fattoria è tratto da una raccolta di racconti che ho scritto nel tempo e che ho chiamato “Storie dal mondo piccino” perché hanno per protagonisti piccole creature, in particolare insetti.

Non so perché questi minuscoli esseri, nella realtà spesso fastidiosi, si trasformino davanti a un foglio bianco in tenere creature e diventino per me fonte d’ispirazione, ma così è. Alcune delle loro storie sono diventate libri e stavolta, con mia grande gioia, è toccato alla Mini Fattoria.

Qui per la verità, la protagonista è una bimba che ama talmente gli animali da desiderare averne tanti in casa ma, per mancanza di spazio, deve ripiegare proprio sugli abitanti del mondo piccino. Eccola allora approfittare di ogni occasione per cercarli, raccoglierli di nascosto e sistemarli il più comodamente possibile in casa, senza considerare quello che la sua mamma le farà poi notare, cioè che nessuno può essere felice se lo si toglie dal suo ambiente e gli si nega la libertà.

La simpatica storiella si trasforma allora in una preziosa lezione di vita. Scriverla in rima non è stata una scelta, bensì un istinto: le parole sono scaturite dalla penna, fluenti come una musica, e mi hanno dato gioia. Spero divertiranno anche i piccoli lettori."


Franca Monticello





Vive in provincia di Vicenza. Ha svolto la professione di insegnante e la maggior parte dei suoi scritti è destinata ai bambini. Ha al suo attivo varie pubblicazioni tra cui, per Il Ciliegio: La strana malattia di Emmalia, Petrus la pietra, Le avventure di Oreste gatto peste, Le ciliegie di Babbo Natale, La forza dei sogni, La lunga notte di Afra, Giada, la rana che amava le fiabe e il romanzo per adulti Neve e piume.




27/05/24

Quello in più

 

Avere un fratellino disabile può essere un dono, soprattutto se ciò che lo rende tale viene accolto con coraggio e amore da tutta la famiglia. Lo sa bene il piccolo protagonista di questa storia che con delicatezza stringe in un abbraccio la diversità facendosi ponte verso il mondo. 

Un libro per accogliere con gentilezza la disabilità, perché la diversità equivale a unicità e non va allontanata mai. Il titolo “Quello in più” fa riferimento al fatto che la sindrome di Down è dovuta alla presenza di un cromosoma supplementare.

Ecco cosa ci ha raccontato l'autrice del libro Barbara Heart, sulla nascita della sua opera: "Qualche estate fa mi ritrovai a condividere un viaggio verso la Valle di Fiemme con un gruppo di amici. Uno di loro aveva un fratello con Quello in più. 

Scimmia! Scimmia! È così che quella creatura con un cromosoma 21 in sovrannumero mi ha chiamata per tutti i dieci giorni trascorsi insieme. E per dieci giorni sono stata ritratta con matite colorate, baciata, annusata, accarezzata e ho capito quanto i suoi gesti così semplici in realtà fossero per tutti noi fonte di grandissima ispirazione. 

Al rientro mi sono ritrovata con un grande dono: senza che me ne rendessi conto le sue buffe parole e gli automatismi che lo caratterizzavano avevano coltivato molti semi nella mia mente e da quella cascata di emozioni è germogliata una piccola storia il cui protagonista è e rimarrà per sempre un gigante".


Barbara Heart


È nata a Reggio Emilia dove vive e lavora. Dopo gli studi universitari, ha frequentato la Scuola di illustrazione Ars in Fabula e la Scuola Internazionale di Illustrazione Stepan Zavrèl. Ha frequentato corsi di scrittura per bambini e ragazzi. Selezionata in diversi concorsi di illustrazione e fotografici, collabora come illustratrice e come autrice con riviste e case editrici italiane. Nel 2019 ho pubblicato il mio primo racconto breve e nel 2021 il mio primo albo illustrato.





23/05/24

I gatti del dottor Panner

 

Ecco cosa ci ha raccontato la sua autrice Adriana Lanz, sul suo libro: «I gatti del dottor Panner è il primo libro di una trilogia dark-fantasy che verrà pubblicata nella sua interezza dalla casa editrice Il Ciliegio. È stato un progetto ambizioso e penso di aver davvero azzardato a presentarmi, da esordiente, con un manoscritto trasformatosi in un romanzo di 608 pagine (il secondo e il terzo libro non sono da meno). Per fortuna la storia è piaciuta al comitato di lettura che non smetterò mai di ringraziare! 

L’idea è nata in maniera bizzarra. Stavo giocando con degli amici a Dixit, un gioco da tavola, e, nella distribuzione delle carte, me n’è capitata una rappresentante sette gatti che sbucano da una porta. Non so per quanto tempo l’ho fissata e, mentre lo facevo, ho iniziato a pormi diverse domande: "Perché proprio sette? Sono da soli? Stanno cercando qualcuno?". Ho trascorso poi le successive settimane a ripensare al disegno e, pian piano, nella mia testa ha cominciato a crearsi una storia sempre più articolata. 

All’inizio erano come macchie di colore su una tavola bianca, poi ho iniziato a collegare tutto dando una motivazione e un senso ad ogni elemento. Ho impiegato tre anni per terminare il primo libro che, di base, lascia la porta aperta al romanzo successivo, ma ha comunque una sua conclusione. Tutta la narrazione avviene all’interno di Kamsburg, paese di mia invenzione disperso in una vallata tra le montagne dell’Austria

L’epoca è il 1880 e la protagonista principale è Anna Wagner, una locandiera rimasta vedova che cerca di mandare avanti la sua attività. Una notte, uno sconosciuto bussa alla sua porta presentandosi come il dottor Henry Panner, specializzato nello studio della mente umana e uomo di mondo, che viaggia in compagnia di sette gatti neri. Il dottore, però, non è ciò che appare e non è giunto in paese per puro caso. Insieme ai suoi gatti potrebbe occupare sia il ruolo di eroe, sia quello di antagonista. Questo dipenderà dal lettore e dalla sua sensibilità riguardo determinati argomenti come la violenza, il pregiudizio, l’arroganza, l’indifferenza e la possibilità di concedere seconde occasioni. 

Adriana Lanz


Adriana Lanz nasce a Catania, ove risiede, nel 1991. Amante della lettura, è appassionata per il genere paranormale e il fantasy. Dopo aver pubblicato un romanzo e alcuni racconti su Wattpad e aver partecipato attivamente in diversi gruppi di scrittura sui social, decide di dare una possibilità alle opere che attendono da troppo tempo nel cassetto. Il suo racconto horror Tenebre in Terra è pubblicato nell’antologia Terrorea (Horti di Giano, 2022).