Marino, un simpatico e temerario ippocampo, lascerà la sua famiglia per andare alla ricerca di un mondo nuovo dove crescere i numerosissimi figli. Nel suo viaggio riuscirà ad aiutare tanti altri abitanti del mare in difficoltà, proprio come lui, a causa dell’inquinamento.
Farà nuove amicizie e capirà quanto sia importante rendere pulito il luogo in cui si vive, collaborando e facendo squadra in ogni occasione.
Ecco il racconto della sua autrice Cristiana Iannotta, su come è nato Marino e una divertente curiosità a riguardo: "Da sempre amante del mare non perdo mai occasione per rilassarmi difronte alla distesa blu luccicante. Mi incuriosisce vedere cosa il mare lascia sulla battigia e proprio in una delle mie tante passeggiate ho notato che c’erano più rifiuti e plastica che conchiglie.
Così ho iniziato a riflettere su quanto questa situazione fosse deleteria per la vita degli abitanti marini e mi sono immaginata dialoghi e pensieri delle varie specie nei confronti di chi inquina la sconfinata distesa blu. La mia immaginazione mi ha portata spesso a scrivere di spiagge pulite, ecologia, diritti e amicizia.
Marino è un tenero e impavido ippocampo che decide di avventurarsi in un lungo viaggio alla ricerca di un posto più pulito dove poter vivere con la sua numerosissima famiglia. Spaventato dall’idea che i suoi figli possano crescere in mezzo alla plastica e ai rifiuti di ogni genere che gli esseri umani scaricano nel mare, inizia la sua avventura.
Parte da solo, spinto dal desiderio di trovare un posto più bello in cui vivere e ritorna pieno di simpatici amici incontrati nel percorso. Sì, perché il viaggio è uno degli elementi importanti della storia. Serve a scoprire qualcosa in più su sé stessi e qualcosa in più sugli altri e il mondo che ci circonda.
Marino questo lo capisce solo aiutando gli altri, in difficoltà proprio come lui. Nasceranno nuove amicizie e il sentimento che accomuna le varie specie farà di loro una squadra vincente. Ecologia e diritti sono elementi fondamentali per vivere bene in un mondo che non è solo nostro, ma di tutti.
Curiosità: sono una grande amante dei documentari sugli animali e spesso mi ritrovo anche a sfogliare con enorme interesse le riviste del settore e anni fa, leggendo il National Geographic sono stata catturata da una foto emblematica: un cavalluccio marino agganciato a un cotton fioc.
Un’immagine che mi è sempre tornata in mente fino a quando, dopo la pandemia, un altro fotografo ha catturato l’immagine di un ippocampo con la coda attorcigliata a una mascherina chirurgica. Nonostante il trascorrere del tempo, i rifiuti non hanno mai smesso di inquinare i mari. È stato questo lo spunto per scrivere la storia di Marino. La realtà!".
Cristiana Iannotta |
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