Ispirato ad una storia vera, il romanzo presenta una saga familiare in cui le protagoniste sono essenzialmente donne, veri fulcri dei nuclei familiari, che lottano nella quotidianità della loro vita, affrontando duro lavoro, miseria, gioie, sofferenze e guerre. Ognuna, con uno sguardo rivolto al futuro, cerca di mantenere unito l’affetto della famiglia e migliorare le condizioni delle successive generazioni. Uno spaccato di storia italiana vissuta da gente comune che attraversa quasi due secoli.
Ecco cosa ci ha raccontato la sua autrice Simona Zanetti:
"Ringrazio mia nonna per avermi raccontato tante volte la storia della nostra famiglia.
I suoi preziosi ricordi mi hanno restituito immagini vive di un passato attraversato dal dolore e dal coraggio: la Prima Guerra Mondiale, l’influenza spagnola, la parentesi del Ventennio Fascista, la devastazione delle bombe nel Secondo Conflitto; ma anche i ritmi ancestrali della cultura contadina, con i suoi riti, le gioie e i dolori di una vita semplice, dedita al lavoro e alla famiglia.
L’idea di scrivere questo libro è nata in piena pandemia, quando ho avuto modo di fermarmi a riflettere su come, in passato, uomini e donne con risorse ben più limitate delle nostre fossero riusciti a superare drammi epocali.
Ho voluto così riportare alla luce le vicende della mia famiglia, che ha le sue radici in Lomellina. Il filo conduttore è un’antica cassapanca che viene tramandata di generazione in generazione: una sorta di testimone silenziosa, custode di memorie personali che si intrecciano ai fatti della Storia.
Fin da giovanissima ho coltivato il desiderio di dare voce a quelle persone umili che, pur restando sullo sfondo dei grandi eventi, hanno contribuito — giorno dopo giorno — a costruire le basi dell’Italia di oggi, da cui hanno potuto svilupparsi e prosperare le generazioni attuali. Le quali, spesso, lo ignorano.
Perché credo profondamente che, per capire dove vogliamo andare, dobbiamo prima ricordarci da dove veniamo. Questa è la loro storia..."
Simona Zanetti nata nel 1965 a Vigevano, dove vive in una casa in campagna insieme al marito, ai figli e agli amati cani. La sua formazione umanistica l’ha portata a coltivare la passione per la letteratura e per la scrittura, fino all’esordio con i primi racconti per bambini. Nel 2024 al Salone del libro di Torino ha vinto il primo premio con il racconto sulla auto-reclusione “Come un fiore tra le spine”, per il concorso “Adotta l’Orso”. È stato però il forte legame con la sua terra d’origine, la Lomellina, a ispirarle il desiderio di raccontare le storie di vita ascoltate dalla voce della nonna centenaria. È a questi racconti ricchi di umanità che attinge il suo primo romanzo, “La vecchia cassapanca”, edito da Il Ciliegio Edizioni.
Nessun commento:
Posta un commento