21/02/24

Kara Elizabeth Walker Silhouette

 Cosa vuol dire essere liberi?

Kara Elizabeth Walker è un’artista afroamericana, nata in California nel 1969. Le opere di Kara affrontano temi politici e sociali come il razzismo, la schiavitù e le discriminazioni con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico in merito alle ingiustizie subite dalle popolazioni di colore nel corso della loro storia. Kara crea figure bidimensionali ritagliando sagome di carta che utilizza per creare collage, ombre cinesi, lanterne e marionette. L’artista realizza inoltre installazioni, sculture e video.

Ecco cosa racconta del libro la sua autrice Lucia Cannone: «Silhouette è il titolo del quattordicesimo volume della collana bilingue stART. La collana nasce dal desiderio di diffondere il linguaggio dell’arte attraverso il racconto della vita e delle opere più rappresentative di artisti contemporanei. 

L’arte contemporanea intesa come lingua universale non conosce confini culturali e geografici ed è un mezzo attraverso il quale diffondere concetti quali il rispetto della diversità, l’uguaglianza e l’armonia. Ho già affrontato questi temi in altri volumi della collana e desideravo, in particolare,  dedicare un volume ai temi del razzismo. 

Kara è un’artista africana che ha sperimentato in prima persona la discriminazione. Kara racconta, attraverso le sue opere, le violenze e le cattiverie subite dalle popolazioni africane, soprattutto dalle donne.  Le opere di Kara stimolano i più piccoli a riflettere sulla storia e sul concetto di libertà intesa in un senso ampio. Attraverso il racconto della schiavitù l’artista affronta il più ampio tema della sottomissione. Essere sottomessi significa non essere liberi di pensare e agire per come si vorrebbe. 

Nei rapporti umani possono crearsi situazioni di potere, quando una persona prevale sull’altra. La persona più debole non è dunque più libera di agire. La possibilità di fare ciò che ci fa star bene, nel rispetto degli altri, è un diritto a cui nessuno dovrebbe rinunciare. 

Un altro motivo che mi ha spinto a scrivere un libro su Kara Walker è il fatto che l’artista, attraverso le sue opere, porta alla luce aspetti della storia che i libri, i film e le opere d’arte del passato hanno tenuto volutamente nascosto. Tra le opere realizzate da Kara con questo obiettivo c’è FONS AMERICANUS del 2019. Quest’opera è la riproduzione del Victoria Memorial che si trova a Londra difronte alla residenza reale di Buckingham Palace. 

Il monumento è un omaggio al regno della Regina Vittoria. Kara ha riprodotto il Victoria Memorial all’interno della Turbine Hall della TATE Gallery a Londra. L’opera di Kara, diversamente dal memorial, non è un omaggio al Regno della Regina Vittoria; ha l’obiettivo di far riflettere sui soprusi subiti dalle popolazioni africane durante il regno della Regina Vittoria. La storia raccontata da un altro punto di vista, attraverso un’opera d’arte, non si può dimenticare. 

Qualche mese fa a Londra ho rivisto il Victoria Memorial e non ho potuto fare a meno di pensare a Kara. L’arte contemporanea non è arte fine a sé stessa. L’arte contemporanea offre la possibilità di guardare le cose da più punti di vista per comprendere in profondità il passato e vivere il futuro con più consapevolezza.»

https://www.luciacannone.com/  

Lucia Cannone è nata a Canosa di Puglia ed è laureata in ingegneria. Vive a Torino e lavora per una multinazionale. Realizza installazioni e partecipa a fiere di arte internazionali. Illustra e scrive libri per bambini. Con Edizioni Il Ciliegio, per la collana stART, ha già pubblicato dieci volumi dedicati all’arte contemporanea. Conduce laboratori per bambini e adulti e attraverso l’arte contemporanea favorisce lo sviluppo delle competenze sociali ed emotive.



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