Valentina Gandini, nata a Monza nel 1977, è laureata in filosofia e, dopo
un periodo di insegnamento, lavora nell'ambito della comunicazione e del
sociale. Crede nell'importanza delle favole come mezzo per scoprire la realtà
con la fantasia e per esplorare emozioni e sentimenti. Nel 2012 ha pubblicato
con Edizioni Il Ciliegio il racconto Il cannocchiale magico. Nel 2015 è uscito sempre per Edizioni Il
Ciliegio Lo strano inverno di Rosita.
Nell'articolo che proponiamo, l’autrice affronta da un punto di vista educativo
l’importanza della lettura durante l’infanzia.
Numerose ricerche scientifiche dimostrano che
leggere con continuità ad alta voce ai bambini, ancor prima che vadano a
scuola, abbia un’influenza positiva sia dal punto di vista relazionale che
cognitivo. Leggere crea infatti momenti privilegiati di interazione tra
genitori e figli e aiuta a sviluppare
più precocemente la comprensione del linguaggio. Inoltre arricchisce la
memoria, stimola la fantasia, promuove la capacità di comprendere e le capacità
organizzative ed espressive del pensiero. A questo riguardo un recente studio ha
dimostrato che i libri per l’infanzia contengono un numero di vocaboli
ricercati del 50% superiore alla media delle trasmissioni televisive.
Le
storie e le spiegazioni date dal genitore aiutano poi il bambino a riconoscere
e a concettualizzare le emozioni proprie e altrui. La lettura ad alta voce crea
infatti un’occasione unica di condivisione di emozioni e sentimenti, incluse le
paure e i “sentimenti brutti” che attraverso il libro possono essere affrontati
nel mondo della fantasia e con la vicinanza di un adulto.
Leggere apre la mente, nel senso che il
pensiero diventa più ampio e più ricettivo. Questo avviene perché siamo noi a
trasformare le parole, i caratteri in immagini e in scene che saranno sempre
differenti l’una dall’altra. Se ad esempio sto leggendo un racconto che
descrive una casa con un grande giardino, un bambino che ascolta immagina la
casa con le pareti bianche e le finestre verdi, un giardino con lo scivolo e
l’altalena e alti alberi. Un altro bambino, invece, può immaginare le pareti
rosse, le finestre gialle e un giardino pieno di fiori. E’ proprio questo il
bello della lettura, quello che abbiamo letto è esattamente lo stesso identico libro, la stessa
identica descrizione, la stessa casa e lo stesso giardino. Ognuno di noi però immagina
la casa come vuole, perché quella scena non è uguale in nessuna delle nostre
menti. Nei film la nostra fantasia e la nostra immaginazione sono messe un po’
da parte, non ci servono perché abbiamo già l’immagine pronta solo per essere
vista, perché se la principessa è bionda con il vestito blu rimarrà per sempre così.
Quando si legge un libro, la cosa più
bella è creare le scene nella propria mente, mentre le parole scorrono
noi immaginiamo quello che succede, il
narratore racconta, noi
ascoltiamo e sogniamo. Pensiamo a come potrà essere un personaggio o un
altro, a come potrà andare a finire, se finirà realmente così o se ci sarà
qualche sorpresa e mentre noi facciamo queste azioni alleniamo la nostra mente.
Leggere è immedesimarsi, vivere le storie come se fossero un po'
nostre, leggere è cercare di capire, interpretare, prevedere, andare oltre.
Leggere dovrebbe essere per ogni bambino un piacere,
una fonte di idee, riflessioni e pensieri, uno svago
al quale ricorrere quasi giornalmente. Anche per i piccoli, come per i
grandicelli e per gli adolescenti, il libro è vita vissuta, storia, morale, ispirazione.
Quante cose s'imparano dalle fiabe prima e dai romanzi poi… Quante paure si
ridimensionano se spiegate dalla voce rassicurante di mamma e papà.
Inoltre si costituisce e si rafforza nel bambino
l’abitudine a leggere che verosimilmente manterrà nelle età successive.
Leggere ai
nostri bambini prima e incoraggiarli poi a leggere da soli, significa regalare
loro tante possibilità in più e una varietà di colori con cui dipingere le
sfumature del loro mondo, presente e futuro.
che bell'articolo, sono molto d'accordo: io ho iniziato a leggere storie e filastrocche alla mia bambina quando aveva poco più di un anno e le piaceva tantissimo. Oggi è una lettrice accanita e velocissima e un'amante delle storie in generale... le belle storie, lette, ascoltate o viste su uno schermo, rendono l'infanzia un luogo ancor più meraviglioso da abitare
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