04/07/16

Dal fantasy all'urban-fantasy, l'incontro della magia con la tecnologia

«Lo sapevate?» esclamò Harry. «Voi sapevate che io sono un mago?»
 Harry Potter e la Pietra Filosofale


Antonio Carmine Napolitano
E se nella tua squadra di nuoto si nascondesse un ragazzo con le branchie o la tua scuola fosse presa d’assalto dai goblin o il tuo cantante preferito fosse in realtà un mutaforma? Insomma, e se nel nostro mondo entrasse la magia? Saremmo di sicuro finiti tutti quanti in un romanzo urban-fantasy! Un sotto-genere del fantasy che ha conquistato sempre più spazio nel cuore dei lettori, grandi e piccini, che assistono entusiasti allo stravolgimento della realtà moderna invasa dal fantastico.
La peculiarità di questo genere risiede proprio nella sua ambientazione: l’epoca contemporanea, il mondo reale, la società urbana. Oggigiorno questo filone è uno dei più amati e sfogliati, nonché uno dei più tradotti in lungometraggi e serie televisive di successo. Molti di noi, infatti, vi sono entrati in contatto anche inconsapevolmente. Chi non sorride a sentir nominare Harry Potter? A quale adolescente non batte il cuore a ricordare l’amore tormentato di Bella ed Edward? Quale accanito lettore non conosce Mo Lingua di Fata? Chi ha dimenticato Buffy l’ammazzavampiri?
Numerosissime sono, però, le sfumature che rendono questo sottogenere ancora più affascinante e variegato. Oltre l’ambientazione e l’epoca di narrazione, influiscono sulla sua catalogazione la segretezza o meno del mondo magico, la sua pregressa esistenza o il suo allontanamento dal genere umano; e ancora il tipo di magia o di tecnologia, la presenza di determinate razze fantastiche, la contaminazione mitologica o soprannaturale. Così tanti colori che è impossibile non restare intrappolati tra le pagine di un romanzo del genere.
Ed è proprio quello che è successo a me! Prima come lettore e poi come scrittore con il mio primo romanzo edito da il Ciliegio, il Mutafavole e l’Ombra del Primo Buio, che ben rappresenta un esempio di urban-fantasy nel quale è possibile trovare diverse caratteristiche del filone.
Come accennato prima, il cardine di un romanzo urban-fantasy resta l’ambientazione: nella saga del Mutafavole, per esempio, la realtà quotidiana del giovane protagonista, viene completamente scombussolata da creature immaginarie di ogni sorta mantenendo, però, una stretta correlazione con la società circostante, le sue regole e il flusso del tempo naturale. Ed è così, che Dante, muovendosi tra le strade di città come Torino, Praga, Lione, Londra e Bruxelles, entra in contatto con lo “straordinario” saltato fuori dai libri di scrittori particolarmente talentuosi che lo trascinano in situazioni bizzarre attraverso un’avventura ricca di colpi di scena ed emozioni.

Allora? Che cosa ci fai ancora qui? Corri a scegliere un titolo in libreria! Lascia che la magia invada le strade della tua città, la tua cameretta, la tua fantasia!


Antonio Carmine Napolitano


Antonio Carmine Napolitano è nato a San Paolo Bel Sito (NA) il 2 Giugno 1988. Si è laureato presso la Sapienza di Roma in Scienze della Moda e del Costume, un’innovativa interfacoltà tra Lettere e Filosofia ed Economia. Terminati gli studi, nel 2011, è stato selezionato per un Master in Styling e Comunicazione presso il prestigioso Istituto Marangoni di Milano. Ha iniziato la sua carriera professionale come Stylist e Digital Image Coordinator prima per la Dolce&Gabbana e in seguito per la DSQUARED2, per giungere a un’esperienza nel settore Digital Marketing e Comunicazione presso la Frankie Morello Milan. “Il Mutafavole e l’ombra del primo buio” è la sua prima opera letteraria.




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